Capitolo 5

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All the single ladies, all the single ladies, all the single ladies, all the single ladies, all the single ladies, all the single ladies, all the single ladies ... Now put your hands up!... La mia sveglia irrompe tra i bellissimi sogni che stavo facendo, e con solo quattro ore di sonno cerco di mettermi in sesto per poter andare a lavoro ed allestire la location del ricevimento di nozze di oggi.

Salita sul mio furgoncino carico di rose bianche e rosa mi dirigo verso la Villa che mi è stata indicata, Villa Aurora.

Quando arrivo e scendo dal furgoncino, una donna sulla quarantina, bionda con il caschetto, con indosso un tailleur nero, viene verso di me.

<<Buongiorno, sono la wedding planner, Kate Duncan, lei è?>>

<<Buongiorno, io sono la fioraia, Mia Brown, di Mia's flowers>> ci stingiamo la mano.

<<Molto bene, le mostro i luoghi in cui abbiamo bisogno delle composizioni, mi segua prego>>.

Mentre seguo la wedding planner il mio sguardo si perde tra gli innumerevoli alberi e fiori che ci circondano. L'oceano é contornato da questa cornice vegetale ed io sto continuando ad ammirare come la natura sia capace di offrirci degli scenari spettacolari, tanto che non mi rendo conto che siamo già arrivate a destinazione e Kate deve schioccare le dita per avere di nuovo la mia attenzione.

<<Si, scusi, sono tutta orecchi. Sa questo posto é così stupefacente che mi é difficile concentrarmi>> dico sorridendo.

<<La capisco sa. Anche io appena sono arrivata qui con la coppia di sposi sono rimasta a bocca aperta. E aspetti di vedere la serra di vetro in cui si svolgeranno sia la cerimonia che il ricevimento, una FA-VO-LA>> squittisce Kate scandendo in sillabe l'ultima parola.

E aveva ragione, questa serra potrebbe fare invidia al Palazzo di Cristallo che venne costruito in Inghilterra da Packstone.

<<Molto bene, come può vedere di fronte a lei abbiamo la zona dedicata alla cerimonia, con l'arco di fiori già posizionato stamattina da sua madre.>> la zona della cerimonia é nell'ala nord della serra, completamente attraversata da molteplici fasci di luce, che infrangendosi contro il vetro e contro i cristalli dei vari ornamenti, creano dei bellissimi argobaleni in tutto l'ambiente, che dire, semplicemente sensazionale.

<<Perciò la zona per la cerimonia é già stata sistemata da sua madre, lei deve solo occuparsi delle ale est ed ovest, dedicate al ricevimento e al momento dei balli. L'ala sud, per decisione degli sposi, essendo solo l'ingresso, vuole essere lasciata spoglia, con solo il tappeto bianco a delimitare l'ingresso. Tutto chiaro? >>

<<Si, certo, tutto chiaro>>

<<Molto bene, nel caso può chiamarmi quando vuole sono qui nei paraggi, oggi é il gran giorno.>> dice Kate con un gridolino di eccitamento.

<<E per il bouquet?>> aggiungo prima che sparisca.

<<Ah giusto, il bouquet ci serve prima delle quattro del pomeriggio, orario in cui si svolgerà la cerimonia perciò avrà tutto il tempo di recuperarlo>>. Le sorrido. <<Allora buon lavoro>> mi dice saludandomi con un cenno della mano.

<<Anche a lei>> rispondo.

E con le cuffie nelle orecchie sono pronta ad iniziare a decorare due intere sale da sola. Avrei bisogno di mia mamma, ma papà ha avuto bisogno di nuovo, e così le ho detto che non c'era problema, e che mi sarei occupata da sola di tutto il resto. Sarà una bella sudata ma ce la posso fare.

Dopo 7 ore, durante le quali ogni mezz'ora passava la wedding planner ad assicurarsi che ogni cosa fosse all'esatto centimetro programmato con la sposa, in cui ho sistemato composizioni di fiori come centrotavola, come pendenti dalle pareti, e come qualunque altra cosa in cui si possa pensare possano avere una funzione dei semplici fiori, prendo le chiavi del furgoncino per andare a recuperare il bouquet della sposa.

ROCK ME BABYWhere stories live. Discover now