Capitolo 30

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Il mattino seguente mi sveglio troppo preoccupata di ciò che dovrò affrontare. Devo parlare con Erik di quello che é successo e di Nate.

Arrivata al laboratorio, dopo non aver nemmeno incrociato una volta Nate, cerco Erik, ma non lo vedo da nessuna parte. Continuo così ad occuparmi dei miei compiti e dei miei fiori. Verso l'ora di pranzo vedo arrivare Erik con un braccio attorno al collo di una ragazza del nostro gruppo... Come presupponevo voleva solo portarmi a letto. Sghignazzo tra me e me dandomi della stupida da sola per esserci quasi finita a letto.

Così uscendo non lo degno neanche di uno sguardo, ma lui mi segue.
<<Mia>> mi chiama, afferrandomi per una mano.

<<Si>> mi giro cercando di risultare il più impassibile.

<<Ciao>>

<<Ciao>> rispondo io perplessa.

<<Allora... Dovremmo parlare di ieri...>>

<<No, non c'è nulla da dire. Tu mi hai facilmente rimpiazzata>> dico rivolgendo una mano verso la ragazza bionda a cui era appoggiato poco tempo fa <<ed io sono in compagnia del mio ragazzo che mi ha raggiunto ieri sera. Perciò é tutto a posto. Una bella pietra sopra e amici come prima>> concludo sarcasticamente.

<<Sei sicura? Insomma non voglio che...>>

<<Che cosa? Che pensi che "il problema non sono io sei tu"? Che pensi che sei il solito?>>

Sospira annuendo con la testa accennando a parlare ma lo fermo subito <<Goditi il seminario Erik>> dico con un'espressione di disprezzo stampata in volto.

Tornando in camera trovo sul letto un biglietto con un cofanetto regalo. Lo apro e torvo un completo intimo veramente sexy ed audace. Il biglietto é scritto a mano.

Dopo aver fatto una passeggiata per lo shopping center qui vicino, alla fine l'ho visto e ti ho immaginata con quello addosso. Spero tanto tu lo indosserai per me, scaduti questi tre giorni interminabili.
Nate

Sorrido al pensiero di Nate, in giro per negozi, completamente da solo, a comprare lingerie per un ipotetica ragazza. Questo completo é davvero meraviglioso. In pizzo e raso rosso fuoco. É qualcosa di unico. Il punto é però, perché indossarlo tra tre giorni quando posso indossarlo ora. Senza saperlo mi ha facilitato il gioco, perché ora sara lui a supplicarmi in ginocchio.

Lo chiamo <<Grazie per il regalo>> dico con voce suadente, mentre decido di indossarlo subito.

<<Di nulla ragazzina>>

Quel nomignolo mi fa ancora arrabbiare <<Sai che più continuerai a chiamarmi ragazzina, più io allungherò la tua stenuante attesa?>> annuncio mentre armeggio con gli ultimi gancetti.

<<Tu ne sei convinta, ma tanto sappiamo entrambi che sarai tu a supplicarmi>>

Wow... Jessica Rabbit é nulla a confronto... Penso. So che qui dovrei osare con un po' di modestia, ma sono convinta che Nate in questo momento mi sarebbe già saltato addosso.

<<Ti sei scavato la fossa da solo>> vedermi con questo bustino addosso non ha fatto altro che aumentare la mia audacia e la mia sicurezza, e la mia voglia di giocare.

<<Ah si?>> fa una pausa poi sento un fruscio, come di coperte, credo si sia seduto sul letto <<Lo hai provato?>>

<<Si>> sospiro

<<E come ti sta?>>

<<Usa l'immaginazione playboy>>

<<Ho capito che giochino vuoi fare ragazzina>>

ROCK ME BABYWhere stories live. Discover now