Capitolo 2

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Fuori casa mia trovo Benjamin e Lucas, i due perfetti idioti che completano il quadretto della nostra amicizia. Per l'occasione noto che Lucas si è presentato con la sua Cadillac old school rossa.

<<Wow ragazze, siete magnifiche>> dice Benjamin abbracciando prima Demy e poi me. <<Auguri festeggiata>> mi dice, prima di lasciare me e Demy agli ulteriori complimenti di Lucas.

<<Si, ha ragione Ben. Se non fossi al 101% gay probabilmente mi farei Mia stasera>>

<<Lucas!>> dico incredula e al contempo ridendo. So che quel Rosé stasera darà del filo da torcere al mio lato che va a braccetto con la morale. Lucas mi abbraccia, e a sua volta mi fa gli auguri.

Saliamo in auto e ci dirigiamo alla discoteca. Non dista molto dalla cittadina dove abitiamo, all'incirca saranno quindici, massimo venti, minuti di viaggio. La musica che ci accompagna è una musica totalmente diversa da quella che sentiremo stasera. Un misto tra Blues e Jazz, la adoro.

Arrivati all'ingresso, un uomo pelato, alto e muscoloso, ci viene incontro.

<<Tu devi essere Mia Brown>>

<<Si, e lei dev'essere John Graves>>

<<Si, sono io. Cavoli sei proprio uguale a tua madre>> sorrido, è un complimento che mi fanno tutti. <<Dunque, se tu e i tuoi amici volete seguirmi>> dice, indicandoci con il suo braccio e con galanteria la direzione. <<Avete i pass con voi?>>

<<Certo>> dice Demy, più entusiasta di tutti noi.

<<Bene, allora, questi li lasciate a me>> dice John prendendo i pass dalle mani di Demy, appoggiandoli poi su quello che sembra un leggio nero, all'ingresso. <<Ora datemi i polsi. Questi sono dei braccialetti led che vi permettono di uscire e di entrare dall'area Vip senza problemi, senza questi, siete fuori. Inoltre non tentate di passarli ad altri, come vedete>> dice mentre prende il mio polso, e mette l'ultimo dei nostri bracciali << sono chiusi con una chiavetta magnetica, un po' come degli anti taccheggio>>.

Sono dei bracciali bellissimi, sono di plastica rigida, e sopra c'è la scritta Glass C in led rosa e blu. <<Molto Vip>> mi sussurra Demy. Io rido.

<<Bene ragazzi, godetevi la serata migliore della vostra vita>> ci grida John sopra alla musica che sovrasta le voci già da fuori. <<Oh, un'ultima cosa, sarete scortati all'interno da Bailey, vi accompagnerà al vostro tavolo, ed ogni qualvolta vorrete bere basterà premere su Glass C del bracciale. In circa due minuti dovrebbe raggiungervi un cameriere che prenderà i vostri ordini>>

<<È fantastico, grazie>>

<<Buon compleanno>> mi sorride, ed io e i miei amici seguiamo Bailey. Accediamo a delle scale con un tappeto nero sopra. Le scale, come tutto l'edificio, comprese pareti e pavimenti, sono in vetro. Ai lati siamo circondati da palme e corde come corrimano, alle quali sono appese delle lanterne di ferro battuto che contengono delle candele. È tutto così magico.

<<Mi sembra di essere in un sogno Mia!>> urla Demy, che nonostante sia a due centimetri di distanza da me, è sovrastata dalla musica del club.

Benjamin di fronte a noi sta flirtando con Bailey, che nel frattempo, facendoci strada tra tutti i presenti, ci ha aiutati a raggiungere il tavolo. Non posso biasimare Ben, è bellissima. Rossa, con gli occhi azzurri, e la pelle tempestata di lentiggini, per non menzionare il fatto che è alta, veramente alta, ed ha perfino i tacchi.

Mentre Ben porta al termine la sua azione di marcamento di territorio, Lucas ci abbandona, dopo aver puntato, con il suo gay radar, un gruppo di ragazzi all'angolo della sala.

<<E rimasero in due>> dico io a Dee che ha già puntato un gruppo di ragazzi con cui fare amicizia.

<<Allora? Ordiniamo qualcosa da bere?>> chiedo, fiduciosa che mi dica di si, ed eviti di farmi conoscere persone nuove senza avere almeno bevuto un cocktail.

<<Certo>> fa per chiamare un cameriere con il cenno di una mano ma la fermo.

<<No. John mi ha spiegato che basta premere sul braccialetto led>> premo sul nome del locale <<vedi? Appena un cameriere sarà disponibile ci raggiungerà>>

<<Ok, devo ammetterlo, siamo state fortunate che tua madre avesse un amico che lavora proprio qui, in questo posto meraviglioso>>.

Ridiamo insieme, mentre al nostro tavolo arriva il cameriere per gli ordini. Siccome Ben e Lucas sono spariti nella folla da più di cinque minuti, e non sappiamo dove siano finiti, ordiniamo solo per me e lei.

<<Buona sera meraviglie, cosa vi porto?>> La mise dei camerieri è singolare, e li rende al contempo mozzafiato, anche se, guardandolo meglio, lui starebbe bene anche con uno straccio addosso. Ho già capito che qui, per essere assunto, devi rispettare un certo standard, alto, muscoloso, sguardo affascinante e provocante. Semplicemente un <<Dio del sesso>>

<<Come prego?>> chiede il cameriere che sta aspettando.

<<Oh, emh...>>

<<Un Dio del sesso, grazie. Sa il cocktail che è scritto qui nella lista dei menù.>> interviene Dee.

<<Ottima scelta, la rivisitazione del sex on the beach in chiave Glass Castle. Ma la avverto, è forte>> dice facendomi l'occhiolino. <<E per lei, signorina?>>

<<Io un Moscow Mule, per favore>>

<<Un Moscow Mule e un Dio del sesso per le due bombe mozzafiato in arrivo>> conclude con uno sguardo ammiccante e sparisce tra la folla verso il bar per le nostre ordinazioni.

I cocktail arrivano quasi subito con una particolarità. Il vassoio non ha solo i nostri due cocktail, ma anche due bottiglie di Domperignon ai lati, e nei tappi di sughero sono state piantate le candele a fuoco d'artificio, che in mezzo alla sala hanno portato l'attenzione su di me. Lucas e Benjamin arrivano al tavolo proprio dietro al cameriere.

<<Tesoro festeggi ventiquattro anni, mettere le candeline sulla torta è un po' tardi, ma mai per metterle sull'alcool>> esclama Lucas, gridando a scuarciagola.

<<Ragazzi, anche se non la conosciamo tutti, un bell'applauso e pronti a cantare per Mia, che oggi festeggia ventiquattro anni>> sento dalle casse.

Automaticamente tutti si girano, mi cantano la canzone di buon compleanno, e applaudono. Non ho mai amato sentirmi al centro dell'attenzione, e l'unico modo per riuscire a superare la serata è con l'alcool.

Così alzo il mio cocktail verso il cielo e propongo un brindisi a tutti, poi lo scolo tutto di un sorso.

<<Forza festeggiata vai a ballare sul cubo>> Ben mi tende la mano per trascinarmi verso la console, davanti alla quale c'è il cubo. Non ho mai ballato in pubblico, ed in generale non ho mai ballato in una discoteca, ma non dev'essere tanto difficile.

Mi lascio così trasportare da Ben. In pochi secondi sono sul cubo, e muovo i miei fianchi a tempo di musica, ondeggiando da destra a sinistra. Poi i successivi avvenimenti scorrono veloci, perdo l'equilibrio e mi ritrovo tra le braccia di un ragazzo.

<<Ciao bellissima>>

Ma perché stasera tutti mi chiamano bellissima o meravigliosa, o qualunque altro aggettivo esoso?? Questo è quello che penso, ma quello che esce dalla mia bocca non è altro che vomito. Ho giusto fatto in tempo a girarmi con la faccia verso il pavimento per non sporcarmi. Il ragazzo dai bellissimi capelli e sguardo magnetico che mi ha afferrata, ora mi ha portata in una zona più appartata per poter finire di vomitare senza far scivolare nessuno sulla pista nel mio putridume.

ROCK ME BABYWhere stories live. Discover now