15.

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"Sei pronto per la cena?"

Taehyung aprì la porta lasciando entrare il fidanzato nel suo appartamento e non appena fece un passo, il più giovane si avventò contro di lui chiudendogli la porta alle spalle. Le loro labbra si unirono in un bacio violento e Daeho fu troppo scioccato per seguire il suo ritmo.

"Uhm...p-piccolo...Ciao anche a te." Disse, cercando di riprendere fiato.

Taehyung gli stava già sbottonando la camicia. Le sue camicie erano sempre perfettamente stirate e tutto ciò a cui il suo fidanzato riusciva a pensare era creare pieghe, un milione di pieghe e velocemente.

"Tesoro che stai facendo? La cena è tra quindici minuti."

"È più che sufficiente." Taehyung gli premette un bacio aperto sul collo.

Daeho lo afferrò per le spalle e il giovane fece il broncio.

"Mi sei mancato così tanto..." si lamentò. Le sue labbra erano lucide e mature come frutta estiva.

"Dopo cena ti prometto che possiamo tornare e fare tutto quello che vuoi..."

Taehyung simulò un sorriso secco. "Non posso convincerti? Sono molto bravo in questo... " Le sue mani si fecero strada attraverso l'interno coscia del suo fidanzato.

Daeho si morse le labbra e questo fece impazzire il più giovane.

"È solo che... ho dimenticato i miei gemelli... posso prenderne in prestito un paio dei tuoi?"

Taehyung sospirò e cercò di non sembrare poi così deluso. "Sì, sono in uno dei miei cassetti nell'armadio. Vai a prenderli. Nel frattempo mi lavo i denti."

"Quando torniamo..." Daeho gli posò un dolce bacio sulle labbra.

Nel momento in cui le loro labbra si staccarono, Taehyung ridacchiò. "Va bene... spero che tu sappia come arrivarci, giusto? Ti serve una mappa?"

"Non sarà necessario, conosco la strada."

Taehyung gli strinse la mano prima di dirigersi verso il bagno.

Aprì l'armadietto e prese lo spazzolino e il dentifricio alla menta. Era passato un minuto e già aveva sentito la voce del suo fidanzato provenire dall'altra stanza.

"Piccolo...?" Lo chiamò.

"Mmh?" Taehyung guardò fuori dalla porta del bagno.

"Tae, c'è qualcosa di strano qui."

"Che cosa?" Disse con la bocca piena di schiuma.

"Potresti venire qui un momento?"

Taehyung si sciacquò la bocca e si diresse verso l'armadio con l'asciugamano in mano. All'interno della stanza stretta, il suo fidanzato era inginocchiato accanto al cassetto dei gioielli, spalancato, con la chiave ancora appesa alla serratura.

"Che c'è, tesoro?" Taehyung si sedette accanto a lui.

Il suo fidanzato rimase immobile.

"Stavo cercando i gemelli tra i gioielli e... ho trovato questo."

Il cuore di Taehyung crollò.

La scatola di velluto era ricomparsa e Daeho la aprì, mostrando il suo anello di fidanzamento; bello e splendente come lo ricordava Taehyung.

"Sei così sdolcinato lo giuro... Innanzitutto, perché ho accettato di sposarti?" Il giovane sorrise vivacemente.

Daeho lo baciò brevemente e gli infilò con cura l'anello al dito.

Questa volta si adattava perfettamente.

Taehyung allungò la mano in aria e ammirò il gioiello ritrovato.

"Perché non mi hai detto che era pronto?"

"E rovinare così la sorpresa?" Si alzò e afferrò il più giovane per gli avambracci per sollevare anche lui.

Taehyung approfittò dell'impulso per rubare un altro bacio affamato. "A Mari dispiacerebbe se arrivassimo con qualche minuto di ritardo?"

"Qui?" Il giovane annuì. "Non sei tu quello che ha detto che fare sesso in un armadio è un cliché?"

"Questo è un armadio?" Strinse gli occhi.

"Cosa ti sta succedendo oggi? Sei così... impaziente."

"Ti voglio..." gli sussurrò all'orecchio, con la voce piena di lussuria e lo spinse verso la porta dell'armadio. "Voglio il mio futuro marito adesso." Questo aveva sicuramente avuto l'effetto che previsto.

E quando pensò di averlo convinto, il telefono del più grande squillò in tasca.

La sua adorabile cognata.

"È Mari... devo rispondere."

Taehyung sospirò. "Va bene. Prendo la mia giacca e andiamo."

"Quando torniamo..."

"Non vedo l'ora..."

Daeho sbloccò il telefono. "Mari... Chiami sempre nei momenti più opportuni."

Taehyung lo guardò con affetto e scosse la testa.

Poi andò direttamente in camera sua, prese la giacca e controllò il cellulare.

C'era un messaggio.

Non c'era bisogno di tovaglioli o carta stropicciata usa e getta, una volta che le informazioni erano state salvate all'interno di un dispositivo intelligente.

Messaggio da Jeongguk: Oggi...?

Taehyung si morse il pollice prima di rispondere.

Messaggio a Jeongguk: Domani.

Era deciso, la prossima volta che si sarebbero incontrati gli avrebbe detto la verità.

Il telefono sulla sua mano vibrò di nuovo.

"Tae, sei pronto?" Chiese Daeho.

"Sì, un momento."

Messaggio da Jeongguk: [immagine allegata]

Era una foto della scultura, la stava dipingendo e sembrava anche migliore, sempre se fosse stato possibile. Non vedeva l'ora di vederla di persona, vedere l'artista lavorare nel proprio ambiente era sempre spettacolare.

Messaggio a Jeongguk: Non dimenticare di dormire un po' per le foto.

La sua mano vibrò ancora una volta.

Messaggio da Jeongguk: Penso che starò sveglio tutta la notte in ogni caso.

"Domani." Ripeté come un mantra e spense il telefono prima che potesse cambiare idea.

𝒯𝒽𝑒 𝐵𝑜𝓀𝑒𝒽 𝐸𝒻𝒻𝑒𝒸𝓉 | VKOOK (Traduzione Italiana)Where stories live. Discover now