6.

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La mattina seguente, Taehyung si svegliò nella sua camera da letto con un enorme segno dato dalle lenzuola che gli attraversava il viso come una cicatrice di guerra. La sua maledetta sveglia suonò proprio vicino al suo orecchio, scuotendo tutto il suo corpo e provocandogli un attacco di cuore nel processo. Erano quasi le nove del mattino e Taehyung ebbe un post sbornia assassino che gli fece girare la testa come una giostra.

Dannazione, si sarebbe dovuto fermare dopo la quarta birra.

Aveva accettato di incontrare sua cognata a casa del suo fidanzato tra un'ora, e prima aveva bisogno di rimettersi in sesto.

Taehyung raggiunse il bordo del letto con grande sforzo, aprendo gli occhi a poco a poco e gemendo forte con la sua voce roca del mattino. Il suo collo era rigido e aveva un disperato bisogno di allungare le braccia. Per fortuna aveva scelto delle tende scure e spesse per la sua camera da letto, altrimenti avrebbe già imprecato contro se stesso. La prima cosa di cui aveva bisogno era una doccia, se solo fosse riuscito a rimettere in ordine la stanza...

Non si era nemmeno cambiato i vestiti, si era a malapena tolto le scarpe e ora la sua camicia era tutta stropicciata insieme alla sua giacca. Il telefono era ancora da qualche parte dentro quest'ultima... Forse avrebbe dovuto inviare a Daeho un messaggio e... Cos'era quello che aveva in tasca?

«Ragazzo Pastello 2-729-7313»

Un tovagliolo con un numero di telefono scritto con inchiostro blu di penna.

La retrospettiva della notte precedente gli strisciò sulla schiena, gli si arrampicò sulle spalle e gli sussurrò una serie di ricordi grafici alle orecchie. Ebbe modo di ricordare.

"Oh, Dio...Quel fottuto incantatore..." Taehyung si coprì il viso con le dita.

Doveva averlo fatto scivolare in tasca proprio prima di lasciare il bar.

Improvvisamente i pezzi del puzzle finalmente si unirono. Date pure la colpa all'alcol se volete. Taehyung sapeva che non c'erano scuse e ora che i suoi pensieri erano chiarissimi, non poteva smettere di contare gli errori della notte precedente.

Lui e il Ragazzo Pastello stavano solo... passando del tempo insieme.

Era innocente. Un flirt innocente.

Poteva essere chiamato "flirt innocente" se solo una cosa del genere esistesse.

Taehyung era un critico d'arte, aveva addestrato i suoi occhi a vedere al di là di cose sottili e appena percettibili e indipendentemente dal punto di vista, non c'era nulla di così lontanamente innocente in nessuna parte della conversazione che aveva intrattenuto con lo sconosciuto in quel bar, le parole erano le chiavi di certe serrature se sapeva dove girarle. Nemmeno quando aveva condiviso la storia dei pastelli... per quanto ne sapeva, poteva essere solo un altro stratagemma per raggirare Taehyung.

Guardò il pezzo di carta spiegazzato e sospirò profondamente. Più tardi avrebbe dovuto gettarlo nella spazzatura.

Ah, cosa gli era successo?

Non era giusto; era sempre pronto a rifiutare ogni testa ubriaca che gli si avvicinava ogni volta che era ad un evento sociale. Era facile; il punto cruciale era rifiutarli con sufficiente classe e un sorriso sul viso, abbastanza sorprendente da lasciarli un po' intontiti e sconnessi.

Ad ogni modo... il tizio pastello non era uno che mollava facilmente e Taehyung non lo aveva respinto, tanto per cominciare. Aveva semplicemente lasciato che accadesse. Dopotutto, era solo un altro sconosciuto in un bar di un sabato sera, non lo avrebbe mai più rivisto.

𝒯𝒽𝑒 𝐵𝑜𝓀𝑒𝒽 𝐸𝒻𝒻𝑒𝒸𝓉 | VKOOK (Traduzione Italiana)Where stories live. Discover now