42.

1.9K 214 23
                                    



"Mi hai chiamato?" Chiese, sbirciando attraverso la porta a vetri semiaperta.

"Ah, Taehyung. Prego entra." disse Joohyun, senza sollevare lo sguardo dai fogli davanti a lei.

Ecco che arrivava, il meritato rimprovero per aver passato la sua ora di pranzo di quarantacinque minuti il giorno prima e per essere arrivato oggi con mezz'ora di ritardo al lavoro... Avrebbe dovuto imparare a prendere più seriamente le parole di Jeongguk. Aveva avuto giusto il tempo di lavarsi la faccia e bere qualcosa di ghiacciato per far passare il gonfiore rossastro delle sue labbra.

"Ti va di sederti? Devo inviare una cosa e sono subito da te."

Okay, aveva il tempo di preparare il suo alibi per quando lei avrebbe iniziato a sparare a zero.

"Fatto." Joohyun spense il computer e poi lo guardò.

Sorprendentemente, sorrise.

Si tolse persino gli occhiali e prese a giocare con i suoi capelli, una cosa che faceva solo quando era di buon umore.

"Avevo intenzione di discuterne con te, ma non ho potuto farlo perchè non avevo ancora ricevuto l'approvazione del capo."

"Sono... nei guai?" Osò chiedere.

"No, per niente. Abbiamo valutato le prestazioni lavorative dei nostri dipendenti negli ultimi due mesi e dopo tutto quello che hai fatto ultimamente, abbiamo notato un aumento positivo della tua produttività dall'ultimo anno in cui sei stato promosso. La tua predisposizione e i tuoi progetti innovativi hanno avuto una buona ripercussione, aggiunta al tuo stile di vita stabile, nessuna cattiva condotta e un buon profilo..."

"Mi stai nominando impiegato del mese? Abbiamo anche quello?"

"Non sto scherzando adesso." Il suo tono severo fece cambiare postura al giovane e tramutò rapidamente espressione.

"Scusa...per favore, continua."

"Sei coerente con il tuo lavoro e hai la fedina pulita, sei stato uno studente prolifico laureato in una buona università e sei fidanzato con il figlio di una buona famiglia. Sei un gran lavoratore e impari velocemente, non ristagni o hai paura di provare a percorrere nuovi percorsi che il più delle volte finiscono per essere una vittoria. Abbiamo bisogno di persone disposte a correre dei rischi, persone con una visione per mantenere questa rivista in primo piano."

Taehyung continuò ad annuire, sentendosi sopraffatto dall'elenco delle sue buone qualità che venivano elencate.

"Voglio che postuli per la mia posizione di caporedattore l'anno prossimo."

"C-Cosa?" Si soffocò con l'aria sentendosi completamente fulminato. "La tua posizione?"

"Dirigo questa rivista da quando avevo più o meno la tua età. Ho raggiunto questo posto in qualità di donna giovane con una certa esperienza, grazie ai consigli del mio precedente capo e una visione, e la cosa migliore che puoi fare è sapere quando è il momento di andare in pensione."

"Andare in pensione? Ma sei a malapena..."

"Non è questo che importa. Ho svolto il mio lavoro e ho dedicato gran parte della mia vita al Muse Cult, ora che sono pronta ad andare avanti penso che la mia eredità dovrebbe essere portata avanti da qualcuno con lo stesso livello di compromesso." Joohyun sorrise. "Cancella quell'espressione dal tuo viso, non mi hanno cacciata o qualcosa del genere, se è questo che ti preoccupa."

"Oh. Oh, grazie a Dio."

"In realtà ho ricevuto un'offerta da un mio cliente all'estero per continuare il mio lavoro di consulente d'arte, in Italia. Ho riflettuto attentamente sull'offerta e ne ho discusso con il signor Shin. Sai che ho lavorato da sola per diversi clienti e ho un affetto speciale per quello che faccio qui, quindi considero il meglio e quello che posso fare è scegliere il mio successore, e tu sei il mio candidato."

"Wow... Joohyun... questo è... sono onorato." Il cuore gli batteva così forte che lo sentiva più delle sue stesse parole.

"Puoi pensarci, non ti spingerò a fare qualcosa che non vuoi ma se decidi di considerare l'offerta...non ti sto solo assegnando la posizione di capo redattore, mi affido a te anche per portare i miei clienti qui a Seoul, il mercato, le aste, gli acquisti, le vendite, le transazioni, i movimenti di denaro... inizierò ad addestrarti e ti spingerò oltre."

"Questo è incoraggiante."

"Lo so. Pensaci, Taehyung. Non voglio una risposta ora, anche se ne avessi già una."

"Posso farti una domanda?"

"Certamente."

"Perché io? Quello che voglio dire è... ho sentito tutto quello che hai detto in precedenza, ma perché hai pensato a me?"

"Perché sei degno di fiducia; se posso contare su qualcuno che fa del suo meglio, quello sei tu."

Taehyung sorrise, eccitato come una delle metà delle maschere teatrali.

Affidabile.

Dall'altra parte invece, come seconda maschera della sua natura nascosta, era in qualche modo terrorizzato.

𝒯𝒽𝑒 𝐵𝑜𝓀𝑒𝒽 𝐸𝒻𝒻𝑒𝒸𝓉 | VKOOK (Traduzione Italiana)Where stories live. Discover now