30.

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"Basta che bussi alla mia porta." Jimin entrò nel suo ufficio. "Ciao raggio di sole. Come ti senti?"

"Jimin, te l'ho già detto cinque volte, non devi controllarmi tutti i giorni. Sto bene."

Il biondo roteò gli occhi mentre si sedeva sulla sedia davanti alla sua scrivania. "Tae, sei stato bene tutta la notte -lo so perché ero con te- e poi sei stato sul punto di svenire, completamente di punto in bianco, e non vuoi che mi preoccupi? Non credo proprio."

"Non posso convincerti, vero?"

Jimin scosse la testa. "Non puoi chiedermi di non preoccuparmi, sei il mio migliore amico. Potrebbe essere stato un attacco di panico o un attacco d'ansia... non ti vengono da quando eravamo al college."

"Lo so..." deglutì. "L'importante è che ora sto bene. Giuro."

"Questo non mi impedirà di farti visita in ufficio...ho portato del cibo."

Taehyung gli sorrise.

Vorrei poterti dire la verità su quella notte, ma qual è il punto? Pensò. Non è importante e io sono solo egoista e meschino.

Gli occhi di Jimin trovarono il vaso in cima alla sua scrivania. "Sono molto belli." Ammirò i fiori color sole. "Sono contento che Daeho ti abbia regalato qualcosa di diverso dalle sue solite rose rosse. Non fraintendermi; sono classiche, senza età, significative e appassionati, ma sono contento che abbia scelto un altro tipo di fiori."

Il bruno si irrigidì.

"Questi non sono da parte sua... È un regalo del signor Shin, il proprietario della rivista..."

La bugia scivolò troppo velocemente per riuscire a controllarla.

"Ah, li hai colpiti molto. Non dire a Daeho cosa penso delle sue rose però."

Taehyung rise, nervosamente sollevato dallo scherzo.

"Non lo farò...ho dei fazzoletti qui, aspetta."

Aprì il cassetto e trovò di nuovo il disegno di Jeongguk, così lo richiuse senza esitazione.

La sua mano si bloccò per un momento.

"Va tutto bene? Sembri un po' sciupato...pensavo che ti saresti riposato dopo la fine della mostra, io ho dormito per venti ore dopo, te lo giuro."

"No, l'ho fatto..."

"Tae, cosa c'è che non va?"

Aveva finito le scuse, e adesso?

"Sono...ho sentito commenti maligni dalla famiglia di Daeho durante la nostra festa di fidanzamento e da allora... non mi sono ricomposto del tutto."

"Che cosa?" Jimin aggrottò la fronte. "Che tipo di commenti? Se Mari-"

"Non era Mari... una cosa di cui non posso lamentarmi è che probabilmente è l'unica persona di supporto nella sua famiglia."

"Oh... il signore e la signora Lee?"

"Diciamo solo che, anche con l'anello al dito, stanno ancora aspettando che mi riveli solo una fase e che Daeho si svegli magicamente etero un giorno."

"Questo è... non riesco nemmeno ad esprimermi a parole. Perché non me l'hai detto prima?"

"Ero... immagino che con tutto il lavoro per la mostra e..."

Ora avrebbe dovuto continuare a tessere la sua rete di bugie in un enorme pasticcio.

"Mi dispiace, Tae. Non meriti di passare tutto questo... " Il biondo strinse un pugno.

𝒯𝒽𝑒 𝐵𝑜𝓀𝑒𝒽 𝐸𝒻𝒻𝑒𝒸𝓉 | VKOOK (Traduzione Italiana)Where stories live. Discover now