[COMPLETATA] "Un artista può innamorarsi della propria arte.
Uno spettatore può innamorarsi dell'arte.
Kim Taehyung si era innamorato dell'arte molto tempo fa, ma non avrebbe mai pensato di potersi innamorare allo stesso tempo dell'artista.
Non quan...
Dedico questo capitolo a Vex-xeV So quanto ami questa storia e voglio donarti la traduzione di questo capitolo perché mi piace pensare che in qualche maniera ti appartenga.
Goditelo tesoro, legalo a te. Tu che ami le cose belle e sei tu la prima cosa bella al mondo. Per te. Ros.
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Jungkook's painting
Accadde solo quando il club fu lontano, mentre l'auto si muoveva a una velocità normale che sembrava essere troppo veloce o troppo lenta, che finalmente respirarono. Il respiro di Jeongguk non era agitato come quello di Taehyung, tuttavia era nervoso e lo diventò ancor di più quando vide il modo in cui le mani del maggiore si strinsero attorno al volante, con l'intenzione di non tremare.
Nessuno dei due osò dire una parola in quel viaggio di ritorno all'appartamento di Taehyung, e momentaneamente non sembrava che nessuno dei due avesse intenzione di fare qualcosa al riguardo. Questo, fino a quando il maggiore non si fermò di fronte a un semaforo rosso, e Jeongguk deglutì prendendo parola per primo.
"Tae..."
Il maggiore chiuse gli occhi ed emise un lungo sospiro con molte delle emozioni che stava trattenendo da quando avevano lasciato quel locale. "So cosa stai per dire, e non è colpa tua."
"Non avrei dovuto chiederti di uscire." La sua voce spezzò a metà il bruno.
Taehyung si voltò. "Niente di tutto questo è colpa tua, ok? E' solo colpa mia."
La luce del semaforo illuminò il viso del giovane.
Taehyung affondò la faccia sul volante e singhiozzò.
"Mi dispiace, Jeongguk." Lo guardò di nuovo. "Non meriti niente di tutto questo... Non avrei mai dovuto metterti in questa situazione, è orribile per tutti quanti."
"Dimentichi che ero io a voler essere qui... lo voglio. So che è sbagliato, ma voglio ancora stare con te."
Il maggiore si morse il labbro inferiore cercando di reprimere i suoi sentimenti.
"Non voglio che tu perda le persone che ami a causa nostra e non posso fare a meno di pensare che tu sia la cosa migliore della mia vita in questo momento, ma sento comunque di essere il peggio per te."
Ancora trenta secondi e la luce avrebbe cambiato colore.
Una lacrima cristallina scese lungo la guancia di Taehyung e scomparve come una stella cadente. Obbligò il più giovane a guardarlo afferrandolo per un braccio.
"Non dirlo... non dirlo mai più. Non sei la cosa peggiore della mia vita, Jeongguk. Sei meraviglioso e non sei da incolpare ma ti prometto che risolverò tutto quanto. Parlerò con Jimin proprio come vuole Yoongi, dato che mi ha dato l'opportunità di sistemare le cose con lui."
