65.

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Aspettavo l'arrivo di questo capitolo con ansia e siccome era già pronto e corretto da un pezzo, non ce l'ho fatta ad attendere oltre.
È devastante ma meraviglioso allo stesso tempo.

Non vedo l'ora di sapere cosa ne pensate, la canzone mi ha aiutata a superare questo capitolo e la trovo perfetta.

Altra cosa importante: Mi raccomando, d'ora in poi dovrete leggere i capitoli seguenti con ancora più attenzione del normale perché potreste rimanere confusi, tuttavia tutto ha un senso logico e lo capirete 💜

Buon viaggio.
Ci rivediamo martedì!

Ros.

Taehyung ebbe a malapena il tempo di asciugarsi gli occhi lucidi e acquosi, tutto il suo viso era gonfio e le mani stavano ancora tremando; non era la condizione migliore per guidare ma aveva bisogno di raggiungerlo. Aveva bisogno di andare da Jeongguk e dirgli che lo amava una volta per sempre prima che quell'occasione svanisse.

Guidò quel percorso familiare che aveva memorizzato mentre la sofferenza continuava a sgorgare dalla ferita nel suo petto, sapeva di essere una persona orribile perché aveva appena spezzato il cuore di un uomo e aveva pregato; non per il suo perdono ma per correre tra le braccia di qualcun altro e piangere una perdita che non era più una perdita ma una manciata di carte che volavano al vento, mentre venivano consumate dal fuoco finché solo le ceneri sarebbero state la prova che qualcosa del genere fosse mai esistito.

Era vero che non importava quanto mentiva; c'era una parte di lui che non poteva negare la verità.

Lo aveva promesso.

Aveva promesso di tornare.

Non sapeva quanto valore avessero avuto le sue promesse una volta che ne aveva infrante così tante. Ma non a lui.

Non a Jeongguk.

Siamo noi contro il mondo.

Bussò alla sua porta più volte non appena fece un passo di fronte all'ingresso.

"Jeongguk! Jeongguk!" Ripetè. "Sono io...Taehyung."

Nessuna risposta.

"Jeongguk...per favore. Devo dirtelo, devo vedere la tua faccia e sapere che sei ancora lì. Per favore, se ci sei, ti prego fammi entrare."

Profondo, silenzio assassino.

"Jeongguk, voglio dirtelo...per favore, non so cosa ti abbia detto Daeho ma...gli ho parlato. Gli ho detto la verità...tra noi è tutto finito...voglio solo te... io..."

No. Non poteva urlarlo al vuoto, aveva bisogno di vedere i suoi occhi.

Quei meravigliosi occhi luminosi che gli facevano battere il cuore e saltare mille battiti con un solo sguardo.

"Jeongguk ti scongiuro, mi metterò in ginocchio...per favore...apri la porta. Voglio tenerti la mano...voglio baciarti, vederti."

Il sole cominciava a scomparire all'orizzonte.

Taehyung premette la fronte contro la porta di legno e urlò finché i suoi polmoni non furono vuoti e la sua gola rossa e gonfia come i suoi occhi.

Si ricordò della chiave segreta che era destinata solo a lui, ma la visione di una casa vuota dove abitava l'amore spezzò in due il suo spirito. Tutte le luci erano spente e un'aura fantasmagorica impregnava le pareti rendendole fredde al tatto.

𝒯𝒽𝑒 𝐵𝑜𝓀𝑒𝒽 𝐸𝒻𝒻𝑒𝒸𝓉 | VKOOK (Traduzione Italiana)Where stories live. Discover now