37.

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Dedico questo capitolo che io reputo la scena madre di TBE a staelights
Jade, sei una delle persone più importanti per me e nonostante io ti conosca da così poco, voglio comunque regalarti la mia traduzione di queste quasi 7000 parole.
Inoltre questo é uno dei miei capitoli preferiti e ci ho messo un po' più di anima per tradurlo.
Spero riusciate a percepire tutte le emozioni presenti qui dentro.
...
Preparatevi, sarà un capitolo piuttosto intenso e per correttezza nei confronti di chi non se la sentisse di leggerle, avviso che saranno presenti delle scene mature.
Buon viaggio, ci vediamo a fine capitolo.
Ros.


Gli occhi di Jeongguk furono pieni di sorpresa quando aprì la porta quella notte. Non si era ripreso dal tentativo del maggiore di respingerlo e gli occhi gonfi e l'espressione acida sul suo viso ne furono la prova. Erano così vicini eppure così lontani l'uno dall'altro. Come la luna e la Terra. Con riluttanza si permise di guardare Taehyung. Aveva la faccia bagnata ma non più per la pioggia e le sue parole avrebbero potuto trasformarsi in pugnali diretti al cuore in un attimo.

Ma non lo fecero, perché nel momento in cui vide l'espressione contrita del più grande, qualcosa nel suo cuore precipitò. Forse era l'ultimo tentativo del suo buon senso che gli diceva di chiudere la porta, ma non era stato in grado di percepire tanto neanche con una delle sue sculture, e in quel momento non riuscì a muovere nemmeno un centimetro del suo corpo.

Nessun uomo può servire due padroni: o odierà uno e amerà l'altro; oppure si affezionerà a uno e disprezzerà l'altro. O segui la ragione o il cuore.

Cosa ci fai qui? Avrebbe voluto chiedere, ma le parole gli si erano bloccate in gola, incapaci di raggiungere la superficie, annegate nel suo stesso stato di shock.

"Non ho imparato niente."

"Neanche io." L'aveva detto a Taehyung. Con gli occhi arrossati e inchiodati su quelli del maggiore.

Rimasero così per un secondo. La pioggia continuava a cadere, la tensione nell'aria era palpabile ma sembrava che nessuno di loro avrebbe interrotto il silenzio, come se qualcosa che poteva rovinare la quiete potesse rovinare anche loro.

Quando anche loro volevano essere rovinati.

Respiravano affannosamente, agitati, si guardavano l'un l'altro e si guardavano riflessi l'uno nell'altro.

Le persone non sono poi così diverse quando condividono lo stesso sentimento.

Taehyung lo guardò negli occhi e poi il suo sguardo si abbassò, direttamente sulle sue labbra.

Fu allora che bastò un solo movimento per separare il suo corpo dall'ingresso, due passi per chiudere la distanza tra le loro labbra. Taehyung avvolse le braccia intorno al collo di Jeongguk e lo tirò più vicino, le loro bocche si scontrarono violentemente e goffamente prima di connettersi correttamente.

La sua mente continuava a gridare incessantemente cercando di creare confusione, di instillare il minimo lampo di ragionamento nella sua mente scomparsa. E' sbagliato, è pericoloso, non è corretto. Un allarme che continuava a cercare di perforargli i timpani ma, come poteva sentire quando un bacio sulle labbra riusciva a silenziare il mondo intorno?

A volte le azioni parlano più delle parole.

A volte le emozioni condannano le decisioni.

Quando il cuore si confronta con la logica, è difficile scegliere un giusto vincitore.

Taehyung lo baciò sulle labbra. Lo baciò con le lacrime agli occhi e per un momento Jeongguk non rispose al forte desiderio del suo bacio. Gli ci volle un momento per capire cosa stava succedendo, a causa di tutti i possibili scenari a cui aveva pensato, quello era il meno probabile.

𝒯𝒽𝑒 𝐵𝑜𝓀𝑒𝒽 𝐸𝒻𝒻𝑒𝒸𝓉 | VKOOK (Traduzione Italiana)Where stories live. Discover now