17. Durante la fuga | Avatar

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Bonjour.
Ci sono tante fanart che mi hanno ispirato a questa oneshot. È piccolina e niente di ché, ma spero comunque vi piaccia.

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Categoria: Missing moment
Fandom: Avatar: The Last Airbender
Protagonisti: Sokka, Zuko e Suki
Spoiler: Sì, della S3

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Nei cieli sopra la nazione del fuoco quella notte si poteva vedere qualcosa muoversi. Non un bisonte volante, come molti avrebbero voluto, bensì un dirigibile solitario, che si muoveva verso una destinazione a tutti ignota.

Nessuno poteva immaginare che a bordo ci fossero dei fuggitivi.

«Continuando a questo ritmo, per l'alba dovremmo raggiungere Aang e gli altri.» stabilì Sokka, osservando il dirigibile e le terre sottostanti.

«Non pensi qualcuno si insospettirà a vedere un dirigibile solitario come il nostro?» chiese il loro nuovo compagno di viaggio, di cui Sokka aveva già scordato il nome.

«Siamo nella Nazione del Fuoco, non attaccherebbero un loro simile a caso.» intervenne Hakoda. «Possiamo stare tranquilli.»

Per un momento nessuno tra i cinque fuggitivi disse nulla. Alla fine Sokka mormorò: «Qualcuno deve stare sveglio a far procedere il dirigibile, anche se è notte.»

Ciò che quella domanda implicava era abbastanza evidente: Sokka era stanco morto. Anche Zuko lo era, sebbene avesse continuato ad alimentare il dirigibile dalla loro fuga senza essersi mai lamentato.

Erano svegli da forse anche un paio di giorni, del resto.

«Starò io sveglio a controllare la rotta.» si offrì Hakoda.

«Io posso sostituire il principe. Ha l'aria di poter svenire.» aggiunse l'uomo.

«Posso aiutare anche io, se serve.» disse Suki.

«No, voi ragazzi dormite pure. Siamo usciti grazie a voi, meritate un po' di riposo.» ribatté Hakoda con convinzione. Dall'espressione che Sokka gli vide in volto poco dopo, pareva aver realizzato solo in quel momento che erano fuggiti di lì grazie a tre ragazzi davvero troppo giovani per aver fatto una cosa del genere.

Zuko lasciò il posto all'altro dominatore senza fare storie e si sedette in fondo al piccolo dirigibile. Sokka si sedette accanto a lui e presto vennero raggiunti da Suki.

«Siamo sopra la Nazione del Fuoco, ma devo dire che l'aria è gelida.» fece la ragazza. In risposta Sokka si levò la maglia a maniche lunghe della tenuta da guardia che ancora indossava e gliela passò.

«Grazie, Sokka.»

Zuko si era quasi addormentato quando la voce di Suki lo ridestò: «Zuko, ma tu sei bollente!»

Il ragazzo aprì gli occhi e la osservò. «Sono un dominatore del fuoco, posso controllare anche la mia temperatura corporea. Visto che non dormo da un po', probabilmente sono anche febbricitante, ma non sono così caldo per quello.»

La ragazza lo fissò e Zuko poté sentire nitidamente Sokka fare lo stesso. Alla fine, con un sospiro rassegnato, disse: «Va bene, venite qui.»

«Sdraiamoci, almeno.» consigliò Suki.

Pochi secondi dopo Zuko si ritrovò steso a terra con sia Sokka che Suki addosso, a godere del suo calore corporeo contro il gelo dell'aria. Si sentì un po' a disagio, poco abituato com'era al contatto fisico, ma cercò di non darlo a vedere.

«Grazie di essere venuti a prendermi, ragazzi.» disse Suki.

«Non avremmo mai potuto rifiutarci. Sei una del gruppo, no?» rispose Sokka stringendole una mano sopra al petto di Zuko.

«Grazie. Anche Zuko è del gruppo, ora?»

Fu Sokka a rispondere al suo posto: «Sì, lo è. Dopo oggi, di sicuro lo è.»

«Allora sei ufficialmente perdonato anche per aver dato fuoco al mio villaggio.» disse Suki allegra, lasciando Zuko senza parole.

«Grazie...» mormorò infine, sentendosi più tranquillo.

Sokka fu il primo ad addormentarsi, la testa sul braccio di Zuko e il resto del corpo rannicchiato contro il dominatore. Suki fu la seconda, usando l'avambraccio e la mano sinistra di Zuko come sorta di coperta.

Infine anche Zuko si addormentò, sentendosi stranamente sereno.

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