72. Tre | Shadow and Bone

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Dovevo postare tutti i giorni ma lo sto facendo un po' saltuariamente, vabbè non badateci lol
Enjoy

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Categoria: What If (Alina non avesse scelto un partner)
Fandom: Shadow and Bone (libro)
Personaggio: Alina e Genya
Spoiler: Sì, dell'intera saga, leggetelo solo se l'avete letta tutta (probabilmente anche di King of Scars ma non l'ho letto)
Parola del writober: Tre

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Era una giornata di sole quando a Keranzim giunse l'inaspettata visita.

«Genya!» esclamò Alina quando andò ad aprire alla porta e se la trovò davanti, bellissima  come la ricordava nonostante il volto sfregiato.

«Alina! Quasi mi aspettavo di non trovarti, visto quanto spesso sparivi in giro prima!» esclamò la Grisha entrando nell'orfanotrofio e stringendo l'amica con entusiasmo.

«No dai, ora basta avventure, ne ho avute abbastanza per una vita intera.» rise lei, felice come non si sentiva da mesi.

Si staccò e chiese subito: «Vuoi del tè?»

«Volentieri, grazie.»

Si spostarono quindi in un piccolo soggiorno e si accomodarono in due poltrone verde scuro non molto belle ma abbastanza comode.

«Cosa ti porta da queste parti?» chiese Alina sorseggiando da una delle due tazzine un po' di tè caldo. L'inverno se ne stava andando, ma in casa era ancora abbastanza freddo.

«Affari della corona.» disse Genya con un lieve sorriso, segno che non poteva dire molto più di quello.

Chissà che stava combinando Nikolai di tanto importante da aver mandato in missione nientemeno che Genya.

Per un po' rimasero in silenzio, sentendo voci di bambini un po' ovunque. A Genya davano un po’ il mal di testa. «Ci sono più urla di bambini di prima o sbaglio?»

«Ci sono più bambini di prima, più che altro.» convenne Alina.

«E li stai gestendo tutti da sola. Sai, vista la tua popolarità credevo saresti stata almeno con Mal.»

La frase prese Alina in contropiede. Guardò Genya con le sopracciglia inarcate mentre lei continuava: «Avevi ben tre spasimanti. Il Grisha più longevo di tutti i tempi, con un potere complementare al tuo…»

«…Che mi ha manipolato, ti ha torturato, e ha cercato di farci fuori tutti…» la interruppe Alina.

«… Un principe, ora re, con cui andavi decisamente d’accordo…»

«Voglio davvero bene a Nikolai, ma sarebbe stato un po’ troppo per me.»

«… E un normale umano che avrebbe dato un braccio per te e che ti considerava il suo sole ancora prima che scoprissi che sei una grisha. Eppure, sei da sola.»

«Voglio molto bene anche a Mal, ma non credo di essere davvero mai stata innamorata di lui. C’era qualcosa di sbagliato anche nel pensarmi con lui in una relazione. In fin dei conti, non ho scelto nessuno e sto molto bene anche così, con amici che vengono a farmi visita e un sacco di bambini a farmi impazzire.»

Genya soffocò una risata e bevve altro tè, finendo la tazzina. «Se sei contenta tu, allora sono contenta anche io. Ora credo di dover andare…»

«È quasi notte. Sicura di non volerti fermare a dormire?»

Genya la osservò con un mezzo sorriso. «Se mi offri ospitalità, potrei anche accettare.»

Alina sorrise di rimando, finendo a sua volta la tazza. «Allora, fa’ come fossi a casa tua.»

Si alzarono dalle poltrone, dandosi un altro abbraccio.

«Sono felice tu sia qui, Genya.» mormorò Alina al suo orecchio.

«Anche io sono felice di vederti.» disse la donna con un sorriso.

Poi Alina la prese per mano e la condusse con sé per la casa, diretta alla camera.

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