79. Biglietto | Shadow and Bone

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Ultimo capitolo rimasto!
Questo è trash e... Oh, mi sono divertita a sostenere che siano un po' dei fattoni :')
Enjoy. Poi non so quando posterò perché di pronto non ho nulla 😀

-♣️-

Categoria: Alternative Universe
Fandom: Shadow and Bone
Protagonista: Alina e Genya (feat Il darkling e Nikolai)
Spoiler: Il vero nome del Darkling che si vede nel terzo libro. E basta.
Parola del writober: Biglietto

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Era finalmente finito il lockdown. Nell’appartamento tutti furono felici di poter uscire, salire sui mezzi nonostante l’ingombrante presenza delle mascherine, andare a lezione, in generale di poter tornare a vivere.

Quel giorno Alina e Genya tornarono insieme dalle lezioni universitarie in autobus; non frequentavano lo stesso corso, ma avevano incastrato gli orari così da poter fare la strada del ritorno insieme.

Zoya avrebbe dovuto essere con loro, ma a quanto pare si era fermata a parlare di chissà cosa con Mal. Considerando quanto Zoya era snob persino in casa loro, Alina più che gelosa si era sentita incredula.

Scesero dal bus e si avviarono a piedi verso il loro appartamento, in cima a una palazzina di sette piani. Continuarono a chiacchierare mentre imboccavano il vialetto, mentre entravano nell’edificio e mentre facevano i sette piani di scale.

Entrarono finalmente in appartamento, salutando chiunque fosse in casa.

Ricevettero risposta dal tavolo della sala. Aleksander e Nikolai erano seduti al tavolino, sgomberato per lasciar spazio ad un’ampia collezione di cartine, filtri, sigarette, tabacco e palline avvolte nella pellicola che Alina non era certa di cosa fossero.

«Che state facendo?» chiese Alina mentre si toglieva il cappotto e lo appendeva all’appendiabiti all’ingresso.

«L’inventario di ciò che abbiamo per vedere cosa comprare.» rispose Nikolai.

Alina osservò Genya, che come lei pareva trovare quel mucchio di roba sufficiente per un mese o anche due. Decise di non indagare e frugò quindi nelle tasche del cappotto, tirando fuori due biglietti in cartoncino per l’autobus.

«Ah, ho i nostri biglietti. Ti servono per qualcosa?» chiese a Genya.

«Per cosa dovrebbero servirmi dei biglietti usati?» chiese l’amica perplessa.

«Non lo so. Butto quindi?»

«Sì, sì, butta.»

Alina si diresse verso il cestino della carta, sistemato in cucina, ma Aleksander urlò: «Ferma! Non buttarli!»

Si bloccò come se tenesse in mano una bomba, lasciando che il coinquilino prendesse i due biglietti dalle sue mani.

«A che ti servono i nostri biglietti?» chiese Genya al suo posto.

«Avete idea di quanto costano i filtri? I biglietti sono pure più comodi! Basta arrotolarli e voilà! Hai un filtro per sigarette.»

Annuirono entrambe, fissandosi come se avesse appena detto un’assurdità. Comunque fosse, loro non fumavano e non avevano interesse in quelle cose.

«Okay, tutti tuoi.» disse infine Alina. Aleksander sorrise e tornò trionfante da Nikolai.

Alina lanciò un'altra occhiata a Genya, poi insieme andarono nella loro camera, senza disturbarli più.

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