49. Favore | L'Impero del Vampiro

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Buonasssssssera
Con queste fanfiction cammino sul filo del rasoio perché sono. molto. smut.
Non che mi dispiaccia ma potrebbero dispiacere alle linee guida di wattpad ops
Questo è il prequel di "Pausa dalla narrazione" e "Termine della narrazione". Avete presente quando Jean-François accenna a cose che facevano Gabriel e Astrid? Ecco, vedrete ora che cose sono
Enjoy

-♥️-

Categoria: Missing Moment
Fandom: L'Impero del Vampiro
Ship: Gabriel x Astrid
Rating: Rosso fuoco (il che è strano visto che non ne avevo mai scritto su coppie etero)
Spoiler: Sì, fino alla sesta parte del libro, meglio se lo avete letto tutto

-♥️-

«Non se ne parla.»

«Non fare il noioso come il tuo solito.»

«E tu non essere insistente!»

Astrid assottigliò lo sguardo a quella risposta. «Sono le parole di chi ha paura, queste.»

«Non ho paura! Di che dovrei avere paura? Mi fido di te, sai che mi fido, ma non voglio!»

I due si fermarono dal loro litigio, svolto tutto con sibili e urla sussurrate, per girarsi verso Patience. Tacquero entrambi, temendo di averla svegliata, ma quando la bambina si girò semplicemente nel lettino continuando a dormire decisero di proseguire.

«Non vedo perché ti sei fissata con quest’idea di volermi scopare, Astrid.» disse piano Gabriel, lanciando ancora un’occhiata alla bambina.

«Perché vuoi provare almeno una volta nella vita.»

«Che sei, Fabien Voss, a sapere quel che penso?»

«Me lo hai detto tu stesso, idiota! Eri ubriaco! E come si suol dire, in vino veritas. C’è qualcosa di sbagliato nel voler soddisfare una tua voglia?»

«Sei delicata a definirla una voglia e non una perversione.» sbuffò lui.

«Gabriel, andavi a letto con me mentre ero nella sorellanza.»

«Non è comunque un buon motivo per accettare.»

«Cos’è, ti vergogni? Siamo solo noi due, che vuoi che succeda?»

«La risposta resta quella.»

Astrid soffocò la sua espressione irritata con la sua espressione più minacciosa: quella calcolatrice.

«Sai vero che mi devi un favore, Gabriel?»

«Anche più di uno.» rispose il Santo d’Argento senza quasi aspettare neanche che finisse di parlare.

«Bene. Puoi essere meno in debito con me se mi fai il favore di non fare il bambino e di lasciarmi soddisfare le tue voglie.»

I due rimasero a scrutarsi per un momento, poi Gabriel sbuffò. «Non vedo perché tu ci tenga così tanto, non sono sicuro nemmeno darebbe benefici a te

«Perché l’idea di vederti implorarmi perché vuoi di più basta ad eccitarmi.»

Era certa gli sarebbe piaciuto. Lui non era così convinto, a volerla dire tutta, ma suppose lo avrebbe scoperto presto.

Sospirò. «Va bene, Astrid.»

Anche se aveva negato, aveva effettivamente un po' di paura: non sapeva cosa aspettarsi. Era però vero che si fidava di Astrid e se glielo aveva proposto doveva aver fatto qualche ricerca per conto suo.

Al contrario di lui, lei non era così impulsiva.

«Bene. Stenditi sul letto, Gabe, e via i pantaloni.» istruì Astrid.

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