Joseph

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-Lukas è appena uscito da qui e tu, proprio come lui, sei ferito. Cosa è accaduto a quella festa, Joseph? Sembra che siano affiorati dei dissapori già persistenti tra te e Jake.
Lo hai minacciato, che intenzione hai?-

-Nessuna. Io minaccio in modo assolutamente velleitario chiunque si comporti diversamente dal mio volere.

Quello era uno dei veglioni che io e Loren eravamo abituati a organizzare prima dell'avvento del messia del crimine, il signor Oliver Saccenza Webster. Lo conosce già abbastanza bene, mi sa.-

-Mi sembra che Jake non sia l'unico con cui hai un conto in sospeso.-

-Oliver, da quando è arrivato in città, ha reso irriconoscibile la mia migliore amica: sembra essere stata inghiottita da una delle sue bugie prefabbricate e, mi creda, in genere sono un grande fan delle sue trame colme di cliffhanger e colpi di scena, ma questa poteva davvero risparmiarsela.

Sono passato da casa sua prima che potesse farlo lui, Lisa mi ha fatto entrare smagliante e ho fatto irruzione in camera di Loren, senza bussare e avvisando "Se sei nuda dimmelo!". Perché la privacy è importante.

Si stava truccando. Dall'ingresso era possibile vedere il mio riflesso allo specchio, lei si è voltata e mi ha salutato "Ciao Jo, non sapevo che un sintomo del disturbo borderline fosse la mancanza di educazione."

Si era spaventata; la mimica facciale impassibile avrebbe suggerito il contrario, tuttavia l'eyeliner sbavato la tradiva. Prenda nota per i prossimi interrogatori, Kyla.

Mentre lei si affrettava a correggere l'aletta storta con un cotton fioc, io mi sono steso supino sul suo letto, le braccia dietro la nuca.

"Ti stai facendo bella per diventare la nuova sposa cadavere?"

"Senti, capisco che sia difficile per te condividermi con un'altra persona ma, se solo ti sforzassi, tu ed Oliver potreste andare molto d'accordo. Insomma, ad entrambi piace quel mentecatto di Oscar Wilde, avete avuto uno scambio culturale così interessante l'altro giorno!"

Mi sono sollevato e ho messo le braccia conserte. Doveva prendermi in giro, continuava a sogghignare in modo ebete con il suo riflesso.

"Io odio Oscar Wilde" ho appuntato secco.

"Ma per favore, tu ami Oscar Wilde: è per questo che mi fai i compiti di letteratura, e io ti risolvo quegli stupidi logaritmi su cui non ti vuoi applicare."

Si è alzata, quasi intenerita, si è seduta accanto a me e mi ha appoggiato le mani sulla spalla. Evitavo il contatto visivo e lei tentava di persuadermi tirandomi dei ciuffi di capelli.

"Da quando in qua la diretta discendente di Pinocchio si è trasformata nella bocca della verità?" ho sputato velenoso. Lei mi ha preso il viso in una mano e mi ha raddrizzato la postura.

"Giammai. Nel mio paese dei balocchi è tutto a posto, ma la tua giostra sembra guasta. Perché non vai con Lukas e Jake alla festa?"

Sicuramente l'ha sperimentata sulla sua pelle, agente: l'irritazione sottocutanea ai voli pindarici di Loren, intendo.

Io non ho opposto resistenza, forse avevo bisogno di parlare con la mia migliore amica più di quanto avessi bisogno di farla sentire in colpa. Perciò le ho raccontato tutto, che Jake in fondo mi vede come un terzo incomodo e che Lukas vuole palesemente sostituirmi con Drew. Forse questo ultimo dettaglio l'ho inventato, perché Lukas è cotto di me.

Loren ascoltava e aveva cominciato a decorare il mio sguardo con lo stesso eyeliner che stava usando fino a poco prima.

Un illuminante dorato dalla pigmentazione a dir poco sfolgorante mi impreziosiva gli zigomi, un gloss incolore lasciava sulle mie labbra un delicato profumo alla lavanda.

Loren si è spostata dalla mia visuale e mi ammirava soddisfatta. Ero sfavillante. Mi sentivo sfavillante e a disagio al tempo stesso.

"Drew mi avrebbe picchiato a sangue, e Jake riderà fino a domattina."

Ero rivolto quasi più allo specchio che a Loren.

"Sei patetico Joseph" ha sentenziato lei richiudendo il lucidalabbra.

"Ti darò un consiglio: non farla tragica. Non interessa a nessuno. La carta del tentato suicidio te la sei giocata e la prevedibilità non è una tua caratteristica. Invece, sorridi e fingi di essere felice come non lo sei mai stato: li farà impazzire."

Mi ha mollato due schiaffetti sulla guancia, poi ha proseguito "Quell'illuminante l'ho comprato con i soldi del risarcimento di Drew, quindi guai a te se lo rovini."

Ci siamo guardati. Eravamo di nuovo complici.

"Adesso aiutami a scegliere un vestito che mi risalti il punto vita. Oliver deve macchiare le mutande ancor prima di mettere piede alla festa."

Nel momento in cui Lukas ha suonato il campanello, le ho consigliato il vestito che la faceva più goffa, ma questo lei non lo sa.

Una cosa però è certa: Loren ce l'ho ancora in pugno.-

Profilo Instagram:
@josephhhtaylor

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