Loren✔️

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-Io non dico bugie, rendo la realtà migliore di quello che è. A volte non me ne accorgo, è più forte di me. Se mi chiedono cosa ho mangiato a pranzo rispondo la pizza, e magari mia madre aveva preparato l'arrosto. Non c'è un perché: in quel momento mi va di dire la pizza.

Cosa c'è di male nel volersi creare un mondo personale, dove succede ciò che voglio? Il confine tra verità e finzione è labile.-

Una costellazione di lentiggini puntella il viso della ragazza dai lunghi capelli ramati, che siede compostamente difronte allo psicologo. Porta un delizioso vestitino dai colori pastello: sembra una bambola. Attraverso la registrazione della videocamera appare ancora più carina.

-Qual è il problema con la vita? Non soddisfa le tue aspettative? Perché invece di mentire non la rendi degna dei tuoi sogni?-

-Perché io sogno troppo in grande e poi non tutti hanno voglia di realizzarsi. Invidio i vincenti, quelli che ce la fanno nonostante tutto. Io non sono fatta così, non mi va di sbattere la testa per cercare di raggiungere una vetta che gli altri non riuscirebbero nemmeno a sognare. Quello che mi resta è immaginare.-

-Anche se con la tua immaginazione rischi di ferire chi ti sta intorno?-

-È normale. Mi scusi, ma cosa dovrebbe importarmi di chi mi sta intorno? La protagonista sono io: finché le cose vanno come voglio, allora va bene. Inoltre non penso di far male a nessuno.

Le persone sono così assetate di verità e di sincerità, ma a che pro? Nessuno dice veramente ciò che pensa.

Sono qui perché i miei genitori, di comune accordo con gli insegnanti, pensano che ci sia qualcosa che non va in me. Ho inventato che mia nonna si fosse suicidata lasciando acceso il gas, ho allarmato tutta la famiglia e lei in realtà si era addormentata in salotto: dato che non aveva l'apparecchio acustico ha fatto un po' di difficoltà a sentire le sirene dei pompieri. C'è stata un'altra volta in cui ho detto a mia madre, in via del tutto confidenziale, che mio padre le metteva le corna con la segretaria, che in realtà era la fidanzata del capo. Risultato? Mio padre licenziato, una denuncia per diffamazione e la rottura del matrimonio dei miei. Peccato che non l'abbiano superata: tanto non erano fatti per stare insieme e si sono sposati solo perché hanno dimenticato di usare il preservativo. Questi sono gli episodi più eclatanti che mi vengono in mente.

Mento anche per proteggere le persone a cui voglio bene. A Joseph mica ho detto che Drew mi ha portata a letto e l'ha deriso per la notte intera. Lo ha chiamato patetico, me lo ricordo ancora. Ora, quale sarebbe stato il comportamento di una vera amica? Svegliarlo dalle sue illusioni e dirgli che la persona che stima di più al mondo lo ritiene un insetto? Se lui è contento così, chi sono io per rovinargli tutto?-

-Per come la vedo io, lo indirizzeresti verso un percorso di autorealizzazione e sì, questo farebbe di te una vera amica.-

-Non ci provi neanche. L'autorealizzazione porta meno benefici di quanto lei creda e se Joseph si rendesse conto del fatto che sta mandando la sua vita a rotoli, beh, a quel punto la invito ad usare la fantasia. Nel reale si rischia di soffocare.-

-E nell'irreale di perdersi, Loren. Dici di tenere a Joseph, ma vuoi farlo smarrire assieme a te?-

-Joseph si è perso quando ha scelto di idealizzare individui come Drew, che gli ha rimescolato il cervello. Perché è questo che fa Drew: casino. E ci riesce soprattutto con quelli come Joseph, che brancolano nel buio alla ricerca di un posto nel mondo.

Mi sono resa conto dell'influenza di Drew un pomeriggio, quando io e Joseph uscivamo da scuola. Avevamo in programma di trascorrere la giornata in centro, finché...

"Coglioncello!"

... un richiamo di una veemenza che avrebbe indispettito persino un insegnante di meditazione ci ha interrotti. Già, Drew è essenzialmente insopportabile, però Joseph gli dà ascolto, quindi si è fermato aspettando che ci raggiungesse.

"Che fata, Joseph, hai delle amiche strafighe e non me le presenti?"

Si è posto a un centimetro da me. Quel maiale mi scannerizzava quasi a volermi togliere i vestiti con la forza del pensiero.

"Magari oggi avrebbe voglia di farsi qualche striscia di coca insieme a noi" ha osato. L'ho squadrato inespressiva.

"Coca?"

Ecco, Joseph non è bravo come me, a volte si dimentica del personaggio che sta cercando di interpretare, e qui stava per cadere di fronte al suo più grande idolo, che non ha potuto fare a meno di rimarcarlo.

"Non dirmi che non ti sei mai fatto una striscia di coca, porca puttana, sei un finocchio o un ritardato?"

"Certo che sì, io e Loren lo facciamo spesso" per un attimo io e Joseph ci siamo guardati. Mi supplicava in silenzio, lo avvertivo dalla pesantezza del suo sguardo, dal sudore gelido e invisibile che gli inebetiva i sensi.

"Sì, è vero. Anzi, ti dirò di più: è stato lui a farmela scoprire."

Secondo lei avrò sicuramente sbagliato, ma io so cosa ho visto. E ho visto che Joseph era felice. Era felice quando quel cretino di Drew gli ha dato una pacca sulla spalla gridandogli che era un grande.

La gente è cattiva e noiosa e io posso sembrare insensibile solo perché passo sopra a molte cose con leggerezza.

Invece credo di essere oltremodo sensibile, innamorata della speranza di un futuro migliore. Sono una bugiarda altruista.

Alla mia rabbia ho anteposto la felicità di Joseph e così sarà per sempre.-

Profilo Instagram:
@lorennnmason

N.A.
La presentazione dei personaggi è finita. Il prossimo capitolo si intitolerà nuovamente "Elsa" e seguiranno gli altri nell'ordine stabilito (Drew, Ed, Zoe, Jake, Lukas, Joseph, Loren).

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