Jake

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-Va alla grande. La relazione con Elsa procede perfettamente, sono il leader del mio gruppo di amici, a scuola riesco a prendere la sufficienza in tutte le materie e sono il campione della squadra di basket.-

-Ma?-

-Ma sto vivendo la vita di un'altra persona.

Il passato è come un'aula giudiziaria affollata da mostri. Io sono l'imputato e il giudice freme per condannarmi. I ricordi mi perseguitano come fantasmi, cerco di spiegarmi razionalmente che non esistono, ma sono l'unica cosa con cui ho un rapporto reale.

Solo sentirmi desiderato mi lascia l'illusione della felicità. È questo il motivo per cui ieri sono stato con una donna, a pagamento. Dovrei esserne pentito, ma sono al settimo cielo perché lei scalpita per vedermi e mi riempie di messaggi. È pronta a darmi anche il sangue pur di stare con me per una notte. Su internet si trovano grandi occasioni.

Ha circa quarant'anni, è timida e molto gentile. Quando eravamo in macchina mi ha riempito di domande e di complimenti. Siamo andati in un hotel a ore e ci siamo chiusi in camera. La mattina successiva mi sono alzato, ho fatto una doccia e sono andato a scuola come se nulla fosse. Ho giustificato la mia assenza a Ed dicendogli che stavo con Elsa.-

-Ora sei energico e pieno di vita, ma a breve queste azioni si trasformeranno in motivo di biasimo verso te stesso. Un altro fantasma, un altro mostro che si aggiungerà all'aula di tribunale.-

-Posso sopportare l'ennesimo morso della coscienza.-

-E quali sarebbero gli altri?-

-Penso che lei abbia capito come funziona la relazione con Lukas. Siamo andati a letto insieme e non sono stato gentile, mi ha chiesto di fare piano e non l'ho ascoltato. A scuola gli metto le mani addosso e ora ha un livido sulla guancia, per lo schiaffo che gli ho dato poco tempo fa. A volte sembra che mi ignori e questo mi fa imbestialire ancora di più.

Capita che sono diverso, più dolce. Cerco di sapere sempre cose nuove sul suo conto, mi interessa ogni aspetto della sua vita. Mi ha raccontato del suo problema scherzando.

"Tieni gli occhi aperti, potrei rubarti qualsiasi cosa senza farmi vedere."

Non sono nelle condizioni per giudicare qualcuno; ci ho riso su.

"Perché lo fai?" gli ho chiesto.

"Non c'è un motivo particolare. È come se un motore invisibile, dentro di me, mi spingesse al di là della mia volontà. In quel momento mi lascio trasportare dalla soddisfazione. Amo quando una persona pensa di avermi in pugno, ma non riesce ad aprire gli occhi. Per esempio, tu quando mi picchi credi di aver vinto, ma non noti che ti sto rubando il cuore. Quella sera Joseph era troppo impegnato a urlarmi contro per accorgersi che gli avevo preso il telefono. Io sono insospettabile e questo mi consente di essere la versione peggiore di me."

Il Lukas che mi ha parlato in questo tono è lo stesso che il giorno seguente si aggrappava alle mie spalle e mi supplicava di essere gentile. Gli ho fatto quanto più male possibile mentre gli portavo via la sua prima volta. Ho l'ansia di possederlo, sono pieno di gelosia, voglio farlo innamorare di me e renderlo incapace di guardare gli altri. Mi voglio stampare a fuoco nel suo corpo, non riesco a concepire il nostro rapporto se non come una sequela orribile di abusi.

Al contempo, lui è il solo che riesce a riempire lo spazio vuoto delle mie mani-

Profilo Instagram:
@jakeeeallen

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