Ed✔️

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-Tento di stare al fianco di Zoe, ma lei è troppo fragile e ho paura di spezzarla. Ammetto che salvare le persone è un grande vizio nato dal mio romantico idealismo. Però, anche io sono stato salvato e voglio rendere onore al mio privilegio.-

-Da chi sei stato salvato?-

-Dalle circostanze? Dalla distruzione? Sai, io amo il fuoco perché è utile, nasconde i tuoi segreti ed è un alleato fedele. Il fuoco non tradisce mai. La prima volta che assistetti al suo potere fu sbalorditivo. Un'intera casa bruciata, una casa che conoscevo bene.-

-E perché la conoscevi, Ed?-

-Il proprietario abitava nel mio paese da meno di un anno. Era un uomo ricco che, a quarant'anni, aveva deciso di cambiare vita. Aveva raccontato che era il direttore della banca centrale della sua città, ma che non ne poteva più della formalità e degli obblighi. Non ambiva al successo e alla fama, ma alla tranquillità e alla riservatezza. Si ambientò piuttosto bene, divenne l'amico di tutti, era invitato ad ogni festa del paese e presenziava alle ricorrenze liturgiche.

Mitchell era molto gentile con me. Io avevo sei anni e lui mi comprava scarpe e grembiuli nuovi. Qualche volta guardavo la televisione nel suo salone, perché era grande e occupava un'intera parete. Mi cucinava le patatine fritte e mi lasciava libero accesso ai videogiochi. Per me era il paese dei balocchi, ma Mitchell mi aveva chiesto di non dire a nessuno delle mie visite. Era un segreto, sarebbe stato più emozionante così. Rivelarlo agli adulti avrebbe diminuito metà del divertimento.

"Ma tu sei un adulto!" sgranocchiavo le patatine.

"Un adulto speciale" rispose, pulendomi la bocca dalle briciole. Mi sventolò la mano sulle labbra, più e più volte, pressandoci sopra le dita. Mi massaggiò gli angoli con i pollici, poi mi scoprì i denti e le gengive "gli adulti speciali fanno cose con i bambini speciali che gli altri non devono sapere."

"Io sono un bambino speciale?" sputacchiavo e balbettavo a causa delle dita sulla mia lingua.

Mitchell mi ha morso la striscia di cartilagine tra i due denti davanti.

Tornai spesso per giocare con lui, fin quando non scoppiò l'incendio e lui non vi morì.-

-Non me ne avevi mai parlato.-

-Ho sentito il bisogno di farlo. Ho sentito il bisogno di far sapere a qualcuno... a qualcuno- Ed punta gli occhi sulla videocamera. Si ricorda solo adesso della ripresa. Sta zitto, ma poi ride -Il passato è passato, pensiamo al mio tragico presente diviso tra due donzelle. Ho incontrato Loren varie volte dopo quella sera, abbiamo trascorso molto tempo insieme. Lei scappa da sua madre, ma mi ride in faccia ogni volta che provo ad aiutarla. Non vuole che risolva i suoi problemi, non pensa sia possibile. Non ho mai visto una bugiarda tanto attaccata alla realtà. Mi attrae perché è pragmatica e furba, guarda le cose in modo disincantato e riesce ad essere superficiale. La superficialità non è per forza un male, a volte non immergersi nei propri guai aiuta a vivere. Quando ha scoperto che mi sarei battuto con Drew, è scoppiata a ridere.

"Due maschioni che si prendono a botte mezzi nudi? Non devo mancare."

Nessuna notazione moralista, nessun tentativo di farmi lasciare i combattimenti. In lei vedo qualcosa di selvaggio e indomabile, una voglia di eccesso di divertimento, senza alcun limite.

"I ragazzi interessanti che conosco sono impegnati, è una vera sfortuna" ha aperto questo discorso quando eravamo in un negozio di attrezzi sportivi, cercavamo dei guantoni nuovi per me.

"Io non sono impegnato."

"E Zoe? Non state insieme?"

"Ti confesso una cosa: io non mi sono mai fidanzato. Mi piace Zoe, tantissimo, ma non penso che potrebbe mai esserci qualcosa di ufficiale."

"Sì, effettivamente lei ha una relazione stabile con i suoi problemi esistenziali. Quindi, questo vuol dire che sei libero come l'aria?"

Eravamo alla cassa e stavamo pagando. Siamo usciti e solo allora le ho risposto "Non è proprio così."

"E allora com'è?" si è messa davanti a me e mi ha preso la maglia in una mano, avvicinandomi a lei. La sfacciataggine, quella scintilla di sfida... ho pensato che, se avessi ceduto, non avrei tenuto di meno a Zoe, che lei non avrebbe dovuto necessariamente saperlo.

L'ho baciata senza nessuna remora. Lei sa cos'è la detonazione? È una reazione caratterizzata dalla velocità dell'onda esplosiva superiore a quella del suono. Il carburante si auto-accende prematuramente per via dell'esposizione all'alta temperatura. Ecco come mi sono sentito, non sapevo se avessi voluto spegnere l'incendio nella mia testa o alimentarlo. Se non ci fossimo fermati avrei incenerito ogni speranza.

Siamo saliti a casa mia, Jake ci ha visti entrare e io gli ho chiesto di andare a fare la spesa.

"Non devo comprare nulla, e poi perché dovresti rimanere solo proprio con lei?" l'ha indicata con tono accusatorio. Sentivo che l'odiava, che gli aveva fatto qualcosa di cui non ero a conoscenza, ma non mi importava del suo parere.

"Ti sbagli, manca il latte" l'ho corretto.

Lui ha aperto il frigo e mi ha mostrato la bottiglia piena "È qui."

Io gliel'ho strappata dalle mani, ho aperto la porta di casa e l'ho lanciata per le scale "Ora non più."

È uscito senza aggiungere altro, intanto Loren guardava la scena seduta sul divano, con due dita premute sulla tempia e un sorriso soddisfatto. Mi stava facendo sbagliare ed era proprio orgogliosa. Le ho preso il polso e l'ho sollevata di scatto, poi siamo andati in camera mia.

Mentre la spogliavo ho pensato che aveva incastrato Drew e poteva fare lo stesso con me.

Non dovevo farlo, ed è stato quello il motivo per cui non mi sono fermato.-

Profilo Instagram:
@edwarddjohnson

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