Joseph

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Roberto Ferri; Angelo caduto

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Roberto Ferri; Angelo caduto

-Ho rivisto i miei genitori per un quarto d'ora. Non abbiamo parlato. Ho riferito a un agente di polizia del mio rapporto con la professoressa Clarck, lui ha voluto leggere le nostre conversazioni sebbene avessi l'impressione che le conosceva a memoria. Mia madre e mio padre mi hanno accompagnato fuori la centrale e sono entrati in macchina da soli.-

-Ti mancano?-

-Non mi mancano. Sarò io a mancare a loro quando morirò. Il mio segno particolare è l'immortalità. Ho la strana certezza che me ne andrò giovane e non avrò molto tempo per fare ciò che voglio. La tragedia è morire presto e non trovare mai il momento giusto.

Sono diverso da Lukas, molto più di quanto lui è diverso da Jake. Siamo le curve di un buco nero, ci intrecciamo per ricucire lo strappo nell'universo. La nostra è una fantastica cosmologia del sentimento.

Dopo la cena siamo tornati in camera. Io ho aperto la finestra e mi sono arrampicato sul tetto.

"Che fai?!" ha ficcato fuori la testa. Era ancora rosso e un po' tremava.

"Vado a pesca. Secondo te che faccio?"

E siamo usciti a guardare le stelle.

"Sei incorreggibile" mi ha rimproverato "cosa significa quello che hai fatto in cucina?"

"Vuoi che ti faccia una mappa per esplicitarti il concetto o la tua è una domanda retorica?"

Ha arricciato il naso e mi ha colpito in testa con uno schiaffo. Mi sono messo a ridere "Non pensavo che mi sarei trovato così bene con te. Eri solo l'amico in comune che avevo con Drew, e ora sei diventato molto di più."

"Bene? Ma se non faccio altro che cercare di ignorarti?"

"I tuoi tentativi sono sempre inutili. Mi piaci, Lukas. Mi piaci così tanto che quando ti vedo buttare la vita mi incazzo da morire. So che sono ricambiato, ma so anche che pensi che, se stare con un ragazzo è peccato, con me non c'è alcuna possibilità di redenzione. Jake è il purgatorio, con un paio di preghiere ne uscirai. Io sono l'inferno, non ti pentirai di essere stato con me."

"Mi mancava un altro esaltato convinto di essere il nuovo Messia. Perché vi sentite protagonisti della mia vita? Drew si crede il mio modello di ispirazione, il fratello maggiore da cui mi farei indirizzare in ogni scelta; Jake per essere uomo ha bisogno di sottomettermi e tu mi fai monologhi di autocelebrazione. A nessuno interessa come sto, vi piace solo il modo in cui vi sentite quando siete con me."

"Ce la metterò tutta per dimostrarti il contrario, ti farò vedere che sono una persona responsabile. So essere abbastanza maturo da assumermi la responsabilità delle mie azioni e delle mie parole."

Il giorno dopo sono stato con Drew. Eravamo nel garage di casa sua e giocavamo a biliardo.

"Ultimamente vedo Lukas un po' strano" mi ha detto, mentre si andava a sedere sul vecchio divano accostato al muro.

"Problemi con il padre, come al solito."

"Non saprei, è più taciturno del normale. A volte mi fa ridere, è così remissivo. Gli voglio bene, ma insomma, perché non fa l'uomo? Quello che ci vorrebbe per lui è una sana scopata, stavo pensando di fargli un regalo, se ricordi domani è il suo compleanno."

Mi ha spiegato il suo progetto e sono rimasto ad ascoltarlo con una finta faccia divertita "Forse non è il caso di pagare una prostituta, Drew. Sai come la pensa Lukas su queste cose."

"Quello che pensa non ha importanza, so io cos'è meglio per lui. Deve levarsi Elsa dalla testa."

Era incredibile come non avesse capito proprio niente.

Ecco che la sera seguente alla mia promessa, stavo accompagnando Lukas in macchina con Drew verso un albergo a ore. Gli avevamo detto di avere in serbo una sorpresa grandiosa per lui. Ha iniziato a dubitare quando ha visto dove avevamo parcheggiato, ma Drew lo ha obbligato ad entrare in quella squallida bettola.

Ad aspettarlo, in una camera al primo piano, c'era una donna di circa trent'anni. Era vestita in modo succinto, aveva lunghe unghie rosse, capelli biondi e una pelliccia.

"Io non voglio..." ha sussurrato, più a me che a Drew. Mi ha preso per il polso e mi ha guardato implorante.

Drew l'ha spinto nella stanza e ha riso. Lo ha umiliato la sera del suo compleanno "Ma certo che vuoi. Trattamelo bene!" ha esclamato alla donna.

Lo abbiamo lasciato lì, solo e senza amore.-

Profilo Instagram:
@josephhhtaylor

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