Imbarazzo

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Quando i gemelli erano via con la madre, Lucifero occupava l'intera giornata in hotel fra ospiti e piccole problematiche di varia natura. All'Avgerinòs la reception era occupato quel giorno da Azazel, che aveva chiesto di poter passare un po' di tempo al sole e in riva al mare. Si stava abbronzando, spaparanzando sulla spiaggia quando non era di turno, cosa molto strana per lui.

"Domani passo anche per l'Amartìa" gli disse Lucifero "Tanto per controllare come procede".

"Tutto alla perfezione, come sempre" assicurò Azazel "I clienti non mancano, le tentazioni nemmeno. Tutto procede a meraviglia, direi".

"Ottimo. Almeno qualcosa...".

"I gemelli sono con Sophia?".

"Esatto. E Ahriman è uscito a pesca con Gabriel e il suo nuovo amichetto".

"Amichetto? Dici Sushi?".

"Sì. Tra loro si nota una certa... sintonia. Ma certo non sono affari miei. Sei tu quello che bada sempre a certe cose".

"Oh, sì. Ci passo le giornate. Magari potrebbe far bene anche a te, ogni tanto".

"Come no! Ma com'è che ultimamente la formalità è svanita?".

"Scusi, maestà".

"Scherzavo".

I due stavano controllando il computer quando uno degli ospiti camminò dalla spiaggia alla sala da pranzo con solo il costume da bagno.

"Signore!" lo chiamò Lucifero "Non è permesso girare per l'albergo solo in costume. La pregherei di rivestirsi".

"Mi sto allenando per un'importante gara di surf" si giustificò l'uomo.

"Ne sono lieto. Ma sta bagnando tutto. Poi agli altri ospiti non credo interessi vedervi in perizoma".

"Siamo sulla spiaggia!".

"E sulla spiaggia può stare in costume. Ma non all'interno dell'hotel".

"Io sto come mi pare e dove mi pare".

"Bene. In tal caso dirò alle cameriere di non servirle il pranzo".

"Che palle!".

Il mortale sbuffò e tornò in stanza a indossare una maglietta striminzita.

"Signore, la prego! Anche i pantaloni..." sospirò Lucifero, vedendolo ricomparire.

"Ma così sto tanto a svestirmi! Perdo minuti d'allenamento!".

"E allora resti in spiaggia. Vedrò cosa posso farle portare da mangiare".

"Non mangio sulla sabbia!".

Lucifero prese un profondo respiro. Non aprì bocca, si limitò a fissare l'uomo che d'un tratto divenne docile e andò a vestirsi in modo appropriato.

"Perché non avete chiamato la sicurezza?" domandò Azazel, cercando di mantenere un tono formale.

"Lailah alle prese con una scimmia in perizoma? Poveretta. Le evito certe cose".

Azazel rise, immaginandosi la scena.


Ahriman tornò dal giro in barca con un grosso pesce tra le mani.

"L'ho preso io! Papà, l'ho pescato io!" esclamò, raggiante.

"Bravissimo! Portalo in cucina, se vuoi lo mangiamo stasera" gli sorrise Lucifero.

"Sì!".

Il bambino, orgoglioso, camminò fino alle cucine. Molti degli ospiti lo osservarono con tenerezza, ripetendo "che bravo!", "che bel pesce!". Quella scena spinse alcuni dei presenti di chiedere di poter far svolgere la stessa attività ai loro figli. Gabriel e il tritone accettarono volentieri e Lucifero approvò, capendo che con i bambini in barca si poteva più agevolmente tentare i genitori.

Satan's Speech 2 -L'Angelo della Notte- ☆completa☆Onde histórias criam vida. Descubra agora