Fratellastri

25 4 2
                                    


Nota: questo capitolo è un piccolo extra che mi è venuto in mente mentre attendevo invano che mio figlio dormisse. Potrebbe urtare la sensibilità di qualcuno per via di come un certo personaggio viene presentato. Domando perdono ma, sinceramente, se leggete le mie storie dubito possiate esserne turbati XD

Capitolo dedicato a tammarosoprano3 e penso sappia anche il perché  ;)

Di base fra fratelli, angeli e demoni, ci si divideva solitamente fra buoni e cattivi. Non considerando tutte le eventuali sfaccettature e sfumature nel mezzo, se eri in Paradiso dovevi per forza essere buono e se stavi all'Inferno eri per forza uno stronzo. Questo prima che Sophia, considerata il lato femminile di Dio e una delle più sante dei Cieli, complicasse le cose con Lucifero e altre sue questioni amorose e sessuali. Questo aveva un po' sconquassato il pensiero dualista di molte creature sovrannaturali, che in alcuni casi si chiedevano perché mai alcuni di loro vivessero in Cielo o agli Inferi.

Lucifero non si faceva certi problemi, consapevole di quale fosse il suo regno e il suo mondo e fregandosene altamente di dove altri volessero stare. Le uniche creature che in qualche modo gli davano qualche pensiero erano i suoi figli, che però sembravano già navigare indipendentemente verso la loro strada.
Najira ed Ahriman erano distanti, impegnati nell'addestramento agli inferi, mentre Espero era quasi sempre con la madre. Ultimamente però quest'ultimo si presentava piuttosto spesso in hotel...

Quella mattina, Espero era seduto ad uno dei tavoli esterni dell'Avgerinós, godendosi la brezza estiva. Aveva davanti un quaderno che si divertiva a compilare con un certo entusiasmo. Il padre non faceva troppo caso a quel che stava facendo, impegnato a controllare sul cellulare quel che combinava Semeyaza ai piani inferiori.

"Papà, ho fatto giusto?" domandò Espero, con un sorriso.

"Fammi vedere" rispose il demone, senza staccare gli occhi dallo schermo ed allungando la mano.

Appena sfiorò il quaderno, fu colpito da una specie di scossa e ritrasse la mano con una mezza bestemmia. Fissò poi i segni tracciati dal figlio e si accigliò.

"Per Giove pluvio e Diana cacciatrice, cosa sarebbero questi?!" sbottò, portandosi alla bocca una delle dita coinvolte nella scossa e ferita.

"Sono...".

"Lo so cosa sono, Espero! Chi ti insegna simili cose?!".

Si trattava di complessi disegni usati per gli esorcismi, talismani per scacciare spiriti maligni e demoniaci. Ovviamente il contatto con la mano del Diavolo non poteva non provocare una reazione.

"Lo zio Michael" rispose Espero "E lo zio Cris".

"Lo zio... Cris?".

Lucifero fece per indagare ulteriormente ma preferì concentrarsi su altre faccende.

"A che cosa ti hanno detto che servono questi disegni, Espero?".

"A scacciare le cose cattive e pericolose".

"A cacciare i demoni".

"Quelli cattivi".

"Espero... tu cosa credi che io sia?".

Il bambino riflettè qualche istante.

"Sei mio padre" rispose, convinto.

"Su questo non ci sono dubbi. Ma che altro?".

"In che senso?".

"Pensi per caso che io sia come lo zio Michael? O come la mamma?".

"Una volta. Una volta eri così".

Satan's Speech 2 -L'Angelo della Notte- ☆completa☆Where stories live. Discover now