Se mi sopporterai...

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L'idea che aveva Lucifero era semplice, Lilith la definiva stupida. Era fermamente convinto che Lailah vivesse una momentanea infatuazione e l'unico modo per fargliela passare era mostrarle la realtà. Dopotutto, lui pensava, aveva vissuto sempre in Paradiso ed era normale che si sentisse tentata o attratta da qualcosa di diametricalmente diverso. Doveva solo rendersi conto che le cose non stavano come la sua mente aveva idealizzato e si sarebbe poi potuta concentrare su altri soggetti, magari poi facendo avverare il suo sogno matrimoniale e materno.

Per Lilith era un'idea stramba. Per lei Lailah andava tentata e tramutata in demone, convinta che stesse molto meglio con i demoni rispetto al Paradiso.

"E se alla fine di tutto questo a lei dovessi piacere ancora?" aveva chiesto una sera, lasciando il letto del re ancora svestita.

Lui si era limitato a muovere la coda, senza rispondere.

Aveva tramutato Lailah in una sorta di assistente personale, che lo seguiva in ogni compito possibile. Non aveva mai avuto bisogno di un'assistente, se la cavava meglio da solo, ma così facendo Lailah era già stata più volte all'Inferno e fra gli umani. Di certo avrebbe impararo qualcosa...
Astaroth le aveva confezionato un completo giacca e pantaloni che le dava un aspetto decisamente professionale fra i mortali e fin ora tutto procedeva come previsto.

"Questa mattina avete appuntamento con quel mortale..." ricordò Lailah, parlando a Lucifero che giocava col telefono seduto a un tavolo dell'hotel.

"Sì. Che rottura di palle. Tu sei pronta?".

"Certo".

"Vorrei che ti portassi dietro un blocco per gli appunti e che scrivessi attentamente ogni cifra e richiesta che udirai".

"Ok...".

"Quest'uomo è proprietario di una famosa catena di ristoranti ed è da anni che vorrebbe capire come facciamo noi ad avere cuochi migliori dei suoi. Ora vorrebbe acquistare un hotel e, pur di non averci fra la concorrenza, ha chiesto la mia consulenza. Inoltre la moglie è nostra frequente ospite, è la rompicoglioni con il cane che non tace mai. Cercherà di appiopparmi chissà quale strana idea, tipo far lavorare i nostri cuochi per lui, e non so che altro. Qualsiasi richiesta va accuratamente scritta perché così non hanno modo in futuro di arrampicarsi su eventuali specchi dicendo che avevano chiesto altro. Chiaro? Devi solo scrivere, nient'altro. Non sei una tentatrice, non è tuo compito fare altro".

"Ma che si potrebbe ottenere da uno così? Volete la sua anima?".

"Potrei ottenere tante cose. Ma vedremo cosa uscirà da questo primo incontro".

In macchina, si recarono assieme in un bar del centro città. Ad accogliergli, un uomo di mezza età panciuto e spelacchiato, assieme alla moglie e all'immancabile cane fastidioso.

"Chiedo perdono se non sono riuscito ad anticipare questo incontro" parlò Lucifero "Ho avuto qualche problema".

"Mi è stato detto che avete divorziato. Brutta cosa. Ma consolatevi! Anche io sono un uomo divorziato e, credetemi, le seconde mogli vanno molto meglio! Con la prima ti fai trattare come una pezza da culo ma poi impari. La mia prima moglie era una vera arpia ma ora sono felicemente sposato con la mia tortina alla crema! Siete giovane, avete tempo per trovare la numero due!".

Lailah fissò perplessa la "tortina alla crema" e il cane, che abbaiava al lampadario. Si accomodarono a un tavolino esterno e il mortale indicò l'edificio di fronte.

"Quello è l'hotel che intendo comprare" spiegò, accendendosi un sigaro "Che ne pensate?".

"Da quanti anni è chiuso?" rispose Lucifero, declinando il sigaro che gli veniva offerto e ordinando un doppio scotch senza ghiaccio.

Satan's Speech 2 -L'Angelo della Notte- ☆completa☆Where stories live. Discover now