Stima

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Quella mattina c'era un gran vociare di bambini per tutto l'hotel. Essendo Pasqua, la reception aveva fatto recapitare a tutti gli ospiti un uovo e i piccoli figli dei clienti paganti li stavano aprendo tutti assieme.
L'attività di animazione di Lailah si era rilevata un gran successo. Molti genitori lasciavano i loro figli in mano alla creatura angelica, che faceva loro da animatrice e spesso anche da baby sitter. Nel frattempo Lilith e gli altri tentatori trascinavano i parenti adulti in situazioni peccaminose da perderci l'anima. Tutti contenti, compresa Lailah che amava quel lavoro.
Una volta aperte le uova offerte dall'hotel, il gruppetto di bambini partì gironzolando per l'albergo, con dei cestini colmi di uova colorate. La loro meta era ogni singolo dipendente dell'Avgerinós, sovrannaturale o mortale che fosse, per consegnare un uovo decorato dai piccoli nei giorni precedenti.

"Quale vuoi?" chiedeva Lailah ad Azazel, che la fissava perplesso.

"Noi non festeggiamo la Pasqua" sussurrò il demone "E tu non dovresti essere qui. Tutti gli angeli sono in Paradiso a fare festa oggi".

"A me non andava di farlo. E queste uova le hanno fatte i bambini. Vedile come un dono per Ostara, la primavera o la fertilità. Non pensare troppo a quel che ci hanno sovrapposto dopo i fan di papà".

"In questo caso... mi piace quella verde con i pallini".

"L'ho fatta io!" alzò la mano una delle bambine, tutta orgogliosa.

Azazel ringraziò, mettendo il piccolo uovo sul bancone della reception, e il gruppetto si apprestò ad andare altrove.

Le avevano quasi consegnate tutte, Lilith si era divertita a tenerne una porpora in bilico tra i seni, quando videro entrare Lucifero dalla porta principale. Il Diavolo tolse i grandi occhiali scuri che indossava, un vano tentativo di coprire l'occhio nero lasciatogli da Metatron giorni prima, e si fermò alla reception aggiornando alcune date per meeting e nuovi ospiti. Lailah tentò di consegnare l'uovo al padrone dell'hotel ma lui scosse la testa sovrappensiero.

"Sono in ritardo, perdonami" la interruppe "Ne riparliamo più tardi".

Lei annuì e lui in quel momento notò la schiera di bambini che la seguivano. Erano circa una quarantina, di età compresa tra i pochi anni e la preadolescenza. Spingeva anche una carrozzina, con un neonato di pochi mesi.

"Stai badando tu a tutti loro?" chiese il re.

"Sì" sorrise Lailah.

"Hai tutta la mia stima" furono le parole del demone, prima di allontanarsi di nuovo verso non si sa quale impegno improrogabile fuori dall'hotel.

Le ore trascorsero, le uova vennero consegnate tutte. Solo una era rimasta nel cestino di Lailah, che col calar della sera era finalmente da sola, con i bambini di nuovo assieme ai propri genitori. Raggiunse Azazel, informandolo su richieste di servizi da parte dei parenti dei piccoli, quasi sempre massaggi o trattamenti rilassanti che poi i demoni sapevano bene a cosa portavano.

"Bella idea quella dell'animazione bambini" commentò Azazel "Ottimo contributo per ottenere anime".

"Io bado solo ai bambini. Non ottengo anime" rispose lei.

"Giusto. Hai ragione...".

"Senti ma... Lucifero quando torna? Ho il suo uovo da consegnare. Quando stacca?".

"A dir la verità, non stacca mai. Da quando si è azzuffato con Metatron, non fa che occuparsi le giornate per intero, senza fermarsi mai. Io personalmente impazzirei, ma è il suo metodo...".

"Ha sempre e comunque un lavoro a tempo pieno".

"Certo. L'Inferno. Ma la situazione si è fatta molto più complessa da quando si sono aggiunti figli e... complicanze amorose!".

Satan's Speech 2 -L'Angelo della Notte- ☆completa☆Where stories live. Discover now