In missione in nome di Dio -parte seconda-

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"Come mai non c'eri alle celebrazioni di Pasqua?" domandò Camael a Lailah.

"Non mi andava" rispose lei, senza staccare gli occhi dal gruppetto di bambini che sorvegliava.

"Ma... sei ancora dei nostri?".

"Mi chiedi se sono ancora un angelo? Certo! Solo che preferivo stare qui. Avevo già ricevuto la predica settimanale".

"Ah, ok. Perché girano delle voci...".

"Voci?".

"Sì, che tu e Lucifero vi siate allontanati assieme nel mondo nuovo".

"Sì. È vero. Mi sta aiutando a costruire la casa".

"E basta? Non avete...?".

"Cosa?! Ma che idee avete voialtri in testa?!".

"Non io! E poi sai, conoscendo Lucifero...".

"Non è un animale!".

"Cambiando argomento... ho sentito anche che si è massacrato di botte con Metatron. Lo hai visto?".

"Sì. E ha fatto bene. Se era per me, usavo una spranga di legno con dei chiodi piantati sopra!".

"Lailah!".

Lei arricciò il naso, infastidita al solo pensiero delle parole che le aveva rivolto Metatron quella sera.

"Lucifero è di certo... particolare! Ma resta comunque il re dei demoni, non scordarlo. Magari qui non fa paura perché sembra quasi umano, ma...".

"Ma io l'ho visto" sorrise Lailah "L'ho visto quando l'oscurità lo avvolgeva e i suoi sottoposti si prostravano per il terrore e l'Inferno stesso tremava".

"E...?".

"Ed era bellissimo!".





"Siediti, figliolo".

Lucifero scosse la testa. Non si sentiva molto a suo agio e non voleva di certo mettersi comodo!

"Sono qui per parlarti di Sophia, certo che tu non possa strapparmi il cuore e darlo in pasto alle bestie infernali".

Il demone ruotò gli occhi, incrociando le braccia.

"Sono molto felice che esista questo mondo" continuò il padre, con un mezzo sorriso "Qui posso comparire a mio piacimento senza rischi. La Terra ha creature troppo fragili per sopportare il mio potere fisico".

"La Terra ha creature troppo stupide, vorrai dire. Darebbero i numeri. E comunque no, qui non ci saranno mai simili scimmie bipedi dal cervello grande come un'arachide".

"Lo so che gli umani non ti piacciono, non serve ricordarmelo sempre! Siediti. Devo parlarti di una cosa molto importante".

"Preferisco stare in piedi. A distanza di sicurezza".

"Come vuoi. Vorrei discutere con te di quel che accade a Sophia. Come sai, sta intraprendendo una relazione non proprio angelicamente consona con Metatron e Sandalphon".

"E con ciò?".

"Diciamo che la cosa non mi garba molto. Non essendoci legame d'amore tra loro, dovrei punirli severamente tutti e tre. Dovrei tramutarli in demoni oppure ucciderli, ma entrambe le opzioni non mi soddisfano. Come demoni porterebbero a uno squilibrio fra Paradiso e Inferno e da morti non mi sono utili".

"Continuo a non capire che vuoi da me. Rinchiudili nella torre e lasciali lì! O minacciali in modo tale da terrorizzarli per l'eternità. Lo sai fare!".

"Con te ha funzionato? Perché ricordo di averti fatto rinchiudere per un periodo e anche di averti minacciato. Proseguivi per la tua strada, più testardo di prima. Sophia è come te, non cambierebbe niente. E con il suo potere continuerebbe a soggiogare i suoi due amanti. Questa storia deve finire e vorrei che tu mi aiutassi".

Satan's Speech 2 -L'Angelo della Notte- ☆completa☆Where stories live. Discover now