Stile

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"Tu non dovresti essere qui" commentò Astaroth, raggiungendo Lucifero sulla spiaggia deserta dell'Avgerinós.

In inverno quell'hotel era chiuso e il re era in spiaggia da solo, fissando il mare e le stelle che si riflettevano in esso.

"E dove dovrei essere?" rispose il sovrano, fumando la solita sigaretta.

Era piuttosto stanco dopo la visita in Paradiso e avrebbe preferito un po' di tranquillità.

"Beh... ci sono tante cose da organizzare per un evento del genere".

"Di che evento parli?".

"Suvvia. Non sono un coglione. Poco fa Lailah si è presentata all'atelier chiedendo di parlare con Zika. Voleva farsi confezionare un abito da sposa, senza limiti di spesa. Ho notato l'anello che porta al dito e, cosa più importante, aveva con sé un accessorio che di certo non è da tutti".

"Dove vuoi andare a parare, Astaroth?".

"Si è presentata al nostro atelier con una tiara il cui valore di una sola gemma superava quella dell'intero negozio".

"Sei geloso? Ne vuoi una anche tu?".

"Diciamo che una tiara così non si vede tutti i giorni...".

"Zika sta iniziando a lavorare al suo abito?".

"Sì. Direi ovviamente. L'abito da sposa è la parte più importante di un matrimonio...".

"Ottimo...".

Astaroth rimase in silenzio qualche istante, con sguardo dubbioso. Era agitato, aprì la bocca e la richiuse. Pensando alle parole giuste, iniziò a flettere le dita con le lunghe unghie smaltate di porpora.

"Come avete potuto non chiedere a me per il vostro abito?" riuscì finalmente a dire.

"È questo il tuo problema?! Guarda che non ho ancora nemmeno pensato al mio abito! Tanto guardano solo la sposa. E poi non ne ho parlato con nessuno, nemmeno con Lilith...".

"Ma è una follia! L'abito di uno sposo deve essere perfetto, specie se lo sposo è un re!".

"A questo proposito, credo troveresti molto più soddisfacente pensare a un abito per la cerimonia d'incoronazione. Diventando mia moglie, voglio anche che sia la mia regina".

"Un abito simile... è veramente un sogno per me! Posso davvero occuparmene?".

"Certamente. Per il mio... ovviamente te ne occuperai tu, ma lasciami qualche tempo per elaborare la cosa. Pensavo mi avresti fatto ben altre domande...".

"Tipo perché vi sposate? Sono cazzi vostri".

"Oh! Era esattamente quello che volevo sentire!".

Astaroth sedette a sua volta sulla sabbia, facendosi offrire una sigaretta.

"Però maestà, con tutto il rispetto, non potete farvi vedere in giro in tuta e scarpe da ginnastica! Ci vuole stile, siete comunque un re!".

"E con cosa dovrei andare a correre? Con i tacchi alti?".

"Non ne sareste capace...".

"Ti ricordo che era una moda maschile, secoli fa. Li ho indossati per decenni e ne sarei ancora capace. Magari anche di correrci".

"Con tutto il rispetto, con quel piedone che vi ritrovate dovreste indossare almeno trenta centimetri di tacco per sbilanciarvi!".

"La tua è solo invidia perché ho un culo più bello del tuo. Tacchi o non tacchi".

Astaroth sospirò, con un mezzo sorriso, e poi entrambi ridacchiarono stupidamente.

"Non cambierà niente" lo rassicurò il sovrano "Io sono sempre io. Essere sposato non mi renderà diverso".

Satan's Speech 2 -L'Angelo della Notte- ☆completa☆Where stories live. Discover now