Tentare il tentatore

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Sophia era bellissima. Era sempre stata bellissima e il suo corpo perfetto, nudo davanti a Lucifero, non poteva che essere ammirato. La Sapienza era ipnotica e sorrideva, mentre si avvicinava al demone e iniziava a baciarlo. Lui chiuse gli occhi mentre lei lo spogliava. Era seduto sul divano di quella casa ormai in disuso e con le gambe larghe permetteva a Sophia di avvicinarsi a sufficienza da sentirne i seni e il profumo della pelle. La baciò ancora, la strinse a sé e la sentì gemere, mentre la stendeva sul divano. Lei lo circondò con le gambe, pronta a sentirlo dentro di sé. Lucifero si mosse lungo i fianchi ma si fermò, scostandosi di colpo e scuotendo la testa.

"No" riuscì a dire "Ma che sto facendo?".

"Stiamo per fare l'amore" mormorò lei, allungando la mano per richiamarlo a sé "Sei il padre dei miei figli. Non c'è niente di male".

"Io e te ci odiamo. Tu hai tentato di uccidermi!".

"Ancora con questa storia?! Sei più noioso di papà con la mela! È solo sesso!".

"Non voglio farlo con te!".

"Beh, fingi che io sia qualcun'altro. Chiudi gli occhi e via! Giuro che non mi offendo se mi chiami Lailah quando stai venendo".

"Piantala! Questo è... sbagliato! E stupido! Tu non vuoi me, stai solo cercando di farmi impazzire di nuovo!".

"È solo sesso. Mi hai insegnato tu che sesso e amore sono cose diverse. E tu hai sempre fatto sesso con più donne. Quando eravamo innamorati, aprivi le gambe a Lilith periodicamente. E a me stava bene. La differenza qui dove sta? È perché lei non vuole dartela? Aspetti di avere lei per tornare ad essere il solito che salta da un letto a un altro? E se lei non vorrà mai giacere con te che succede? Ti fai prete?".

"Questi sono solo ed esclusivamente affari miei! E ora rivestiti, per favore".

"No".

Sophia si avvicinò di nuovo, allungando le mani in modo fin troppo audace.

"Sei eccitato" mormorò, baciandolo sul collo "Perché fermarti? Vuoi che ci pensi io? Ho fatto molta pratica con i miei amanti angelici...".

"Smettila" supplicò lui, ma la sua voce era poco convinta mentre lei lo toccava.

"Ti faccio venire in un attimo" assicurò Sophia, con un sorrisetto "Ormai so cosa ti piace!".

Lucifero gemette, socchiudendo gli occhi, ma poi riuscì a reagire di nuovo e si alzò in piedi di scatto, allontanandosi di qualche passo.

"Te ne devi andare" le disse "Subito!".

"Questa è anche casa mia".

"Benissimo. Allora me ne vado io! Questa è... pura follia!".

Tentò di rivestirsi, mentre lei continuava a sorridere divertita.

"Lucy! Tu sei il Diavolo! Il Diavolo fa sesso!".

"Il Diavolo fa quel che vuole con il suo corpo, se permetti. E ora...".

"Sei quasi tenero. Stai cercando di fare tutto per bene nella speranza che questa papà te la lasci? Non so se funziona proprio così, sai...".

"Io... lei si fida di me! Nessuno si fida di me come fa lei. Come potrei tradire la sua fiducia scopando te? Che sei la causa di ogni casino che mi è successo nell'ultimo decennio?!".

"Un decennio non è poi molto per noi, Lucy...".

"Fa lo stesso! Lei si fida e tu sei una stronza!".

"Lei è ingenua. Come ci si può fidare del Diavolo? Bisogna essere davvero stupidi per fidarsi ciecamente di te. Nessuno lo fa, nemmeno i tuoi sottoposti. Una ragione ci sarà...".

Satan's Speech 2 -L'Angelo della Notte- ☆completa☆Where stories live. Discover now