Nella notte

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L'addio al nubilato si era protratto più del previsto e ora l'hotel era un disastro. Stavano tutti cercando di riordinare prima che gli ospiti arrivassero. C'erano brillantini, paiette, bottiglie rotte e qualche piuma colorata praticamente ovunque.

"Che casino..." borbottò Lucifero, lasciando la camera dove i bambini dormivano e raggiungendo la spiaggia nel buio.

Trovò una bottiglia vuota e la raccolse.

"Mettila qui" gli disse Lailah, che stava raccogliendo vetri rotti buttandoli in un sacco.

"Non è il tuo lavoro fare le pulizie" commentò il demone, modificando la bottiglia e facendola diventare un posacenere che lasciò sotto un ombrellone.

"Voglio dare una mano" rispose lei, continuando a pulire "Se no per l'alba è ancora un casino".

"Dev'essere stato un vero caos".

"Mi sono tenuta a distanza. Lilith continuava a cercare di convincermi ma son rimasta qui".

"Lilith? Le stai simpatica, perché anche tu non ami particolarmente Sophia".

"È un po' preoccupata per te. Si chiedeva perché non fossi lì a fare sesso con lei o con Sophia. Ha strane teorie sul fatto che se tu e la Sapienza copulate poi lei cambia idea sul matrimonio".

"Lilith è una gran donna, ma è stata creata per congiungersi carnalmente in qualsiasi situazione. Lei risolve i problemi così e a volte ammetto che è molto valido come metodo. Ma in questo caso con me non attacca...".

"Posso capirlo. Però dovresti trovare un modo per distrarti".

"Tra pochi giorni lei si sposerà. E tutto questo finirà, in un modo o in un altro".

Lui tornò in silenzio, con l'ennesima sigaretta in bocca. Lei raccolse ancora un po' di spazzatura e poi ghignò.

"Hei!" disse, allungando un braccio "Fatti sotto!".

"Eh?".

"Ti aiuto a scaricare la tensione!".

"Ma per favore!".

Lucifero respinse quella specie di "attacco" con un dito. Lei rise di nuovo.

"Sei sbronza?".

"No! Perché dovrei?!".

"Che ne so. Dai i numeri...".

"Fatti sotto!".

Lei tentò un nuovo "assalto" che lui non prese molto seriamente, finendo col prendersi un calcio sul fianco.

"Ma sei impazzita?".

Lailah rimase ferma e seria qualche istante e poi rise di nuovo. Lucifero alzò un sopracciglio ma poi quella risata finì col contagiarlo.

"Ti sotterro nella sabbia se ti prendo!" la minacciò per finta, iniziando una finta lotta senza alcuno scopo.

"Ma li vedete quei due?" commentò Lilith, raggiungendo Camael e Gabriel che osservavano la spiaggia dalla terrazza esterna.

"Oh sì" annuì Camael "Io li vedo da un sacco di tempo".

"Ed è una cosa buona?".

"E chi lo sa...".

Lilith era perplessa. Si poggiò alla balaustra in legno assieme ai due abitanti del Paradiso.

"Stai tentando di farli innamorare?" chiese Gabriel "Non sembrano mal assortiti assieme, dopotutto".

"Io non ho il potere di far innamorare. Nessuno lo ha, nemmeno Dio. I sentimenti sono complicati e nascono di loro spontanea volontà. Mio è il compito di farli crescere".

Satan's Speech 2 -L'Angelo della Notte- ☆completa☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora