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Solitamente nessuno bussava alla porta degli alloggi di Lucifero. Se aveva deciso di restare fra quelle mura, doveva essere lasciato in pace. Principalmente perché o non voleva essere disturbato per suoi problemi o perché in buona compagnia. In entrambi i casi avere gente tra i piedi non rientrava fra i suoi progetti! Gabriel non conosceva molto bene quelle regole basilari e bussò con insistenza fino a farsi aprire.
Il demone stava fumando e indossava solamente i pantaloni.

"Sta per caso prendendo fuoco qualcosa?" sibilò il Diavolo, mentre Gabriel sorrideva imbarazzato.

"No. Mi dispiace disturbarti, ma è piuttosto urgente. Ho interrotto qualcosa?".

"Niente di particolare...".

L'Arcangelo entrò e si guardò attorno.

"Ti tratti bene" commentò "Che bell'appartamentino!".

"Non eri mai stato quassù?".

"Forse di sfuggita. Bel posto. E bella vista".

Dalle grandi vetrate si vedeva i mare che brillava. Che pace trasmetteva a Gabriel!

"Cosa ti serve, Gabry?" incalzò Lucifero, passando per il salottino e raccogliendo alcune cartacce di patatine.

"Sei da solo?".

"Sì. Che vuoi?".

"Strano. Giusto?".

"Può darsi. Ma vuoi dirmi che ti serve?".

Gabriel prese un profondo respiro, mentre il demone indossava distrattamente una camicia, e gli porse una lettera.

"E da parte di chi penso?" storse il naso Lucifero, limitandosi a fissarla.

"Ho avuto il compito di consegnare una lettera a te, a Sophia, a Metatron e a Sandalphon. Quel che c'è scritto, è confidenziale. Ad ogni modo sì, sono di nostro Padre".

"Di TUO padre. Che due coglioni...".

"Sophia mi ha riso in faccia dopo averla letta. Io non so bene cosa ci sia scritto, anche se lo immagino...".

Il Diavolo usò due dita e aprì la busta, leggendo lentamente. Gabriel sobbalzò quando vide agitare la coda.

"Perché ti spaventi? Dovresti averla vista parecchie volte la mia coda...".

"Sì è che di solito avevi le corna quando c'era la coda...".

"Mi mancano, lo ammetto. Donavano un tocco di stile".

Una volta finita la lettura, il demone gonfiò le guance e l'Arcangelo non sapeva come interpretare quel gesto.

"Sophia ha riso? Buono a sapersi. E i due suoi amanti?".

"Non hanno aperto in mia presenza. Non saprei dire".

"Hai per caso ricevuto alcune alcune disposizioni? O solo consegnata la lettera e vai?".

"Buona la seconda. Solo la solita raccomandazione di non leggere ed essere discreti. Normale prassi".

"Bene. Cioè... il vecchio mi scrive per farmi sapere che non approva la faccenda del matrimonio e che io devo trovare una soluzione. Ma che si aspetta che faccia?! Mi piazzo davanti alla sposa e la trascino via? Molto cinematografico ma poco fattibile. Avrà perfino la scorta celeste!".

"Ma magari possiamo fare gruppo e...".

"Vi ho già spiegato che non vi dovete immischiare. Però non so. Che dovrei inventarmi? Se lei ride davanti a una Sua lettera, come vuoi che creda a me?!".

La lettera finì sul tavolino e il demone si buttò sul divano.

"Potresti sabotare il matrimonio. L'albergo è tuo, un modo dovresti trovarlo! E di certo la creatività non ti manca".

Satan's Speech 2 -L'Angelo della Notte- ☆completa☆Where stories live. Discover now