Torri d'argento

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Che strano, si trovò a pensare Michael mentre si prepara davanti allo specchio. Che strano che Sophia volesse parlargli e lo avesse convocato in Cielo. Non aveva molta voglia di andarci ma non poteva disertare o fingere di non aver ricevuto la comunicazione: era comunque la Sapienza!
Lasciò la piccola casa nel regno umano e comparve in Paradiso, dove fu accolto con inchini e rispetto da parte di tutti i suoi soldati. L'Arcangelo a capo degli eserciti fece segno di disperdersi e si recò subito alla torre d'argento dove dimorava Sophia.
La porta si aprì e trovò lei che versava il tè in due tazze e lo invitò a sedersi.

"Benvenuto, Michael" lo salutò la Sapienza con un sorriso "Accomodati".

"Grazie, Lady Sophia".

Lui sedette, con la fedele spada che sbattè con un lieve clangore sul tavolo.

"Hai avuto un maschietto" sorrise ancora lei, sedendosi a sua volta "Congratulazioni".

"Grazie. Mi ero ripromesso di portarlo in Cielo a mostrarlo ma non ho ancora trovato il momento adatto".

"Ha pochi mesi. Non ti preoccupare. Avrà l'eternità per conoscere la famiglia. L'importante è che stia bene e che tu e Carmilla siate felici".

"Non potremmo esserlo di più".

"Ne sono veramente lieta".

"Lady Sophia... perché mi avete convocato? Cosa posso fare per voi?".

"Nulla di grave. Rilassati".

Fuori si udirono delle risate e i gemelli, Espero e Najira, iniziarono a salire e scendere in volo lungo la torre.

"Ali? Non sapevo le avessero" ammise l'Arcangelo.

"A quanto pare il loro papà permette loro di buttarsi dalle torri e sperimentare la teoria del volo. E io non posso fare la mamma cattiva, giusto? Dopotutto in qualche modo devono imparare e almeno in Cielo non possono farsi male".

"Sono bellissimi".

Sfoggiavano entrambi ali piumate ma quelle di Najira erano di un intenso rosso cupo mentre quelle di Espero sfumavano d'azzurro.

"Sono i miei tesori più preziosi. Non sai che paura quando li ho visti lanciarsi dalla finestra! Ero già pronta a strozzare il loro padre. Ma dopotutto aveva ragione: bisogna dare fiducia ai bambini, o non cresceranno mai. Dico bene?".

"Merito di Lailah, non certo dell'ipocondriaco Lucy".

"Di questo volevo parlarti. Dato che tu lo sorvegli, è ancora il tuo compito, magari ci capisci più di me che me ne sto qua".

Dalla finestra si intravedevano le torri dove erano rinchiusi Metatron e Sandalphon, impossibilitati ad uscire.

"Che volete sapere, Lady Sophia?".

"Che succede. Povera Lailah. Cadrà? So che non vuole più tornare in Paradiso".

"A me sembra piuttosto contenta della situazione attuale. Cosa vi lascia perplessa?".

"La vicinanza con Lucifero è pericolosa, e tu dovresti saperlo meglio di chiunque altro, e sono preoccupata per lei".

"Devo ammettere che pure io all'inizio ero convinto che volesse solo un demone in più ma mia moglie mi ha fatto vedere le cose da una diversa prospettiva. E lei è ancora pura, perciò...".

"Come fai a saperlo?!".

"Sì percepisce la differenza di luce e Lailah è ancora vergine. Poi lei lo dice senza alcun problema e non vedo perché dovrebbe mentire".

"Ma che senso ha? Che ci vuole fare con quella femmina? È un demone, i demoni fanno sesso!".

"Lady Sophia...".

Satan's Speech 2 -L'Angelo della Notte- ☆completa☆Where stories live. Discover now