Notte Bianca

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Lucifero riaprì gli occhi pigramente, con la mente confusa. Non ricordava di essersi addormentato! E aveva fatto un sogno stranissimo con lui con una freccia che gli trapassava il cuore e un grande fulmine in cielo. Prese un profondo respiro e poi realizzò dove si trovava. Non era nella sua stanza! Era steso sul divanetto della hall! Lo sguardo del nuovo quadro lo fissava, ammiccante. Era la donna dipinta che aveva acquistato dall'Arcivescovo e che ora osservava tutti gli ospiti che entravano all'Avgerinòs, già tentandoli al primo sguardo.
Il demone si alzò di scatto a sedere, spalancando gli occhi.

"Azazel!" tuonò "Come hai potuto permettermi di dormire qui?!".

"Non pensavo fosse un problema".

"Ma stai scherzando?! Ma dai!".

"Mi sembravate abbastanza tranquillo".

Lucifero tentò di sistemarsi i capelli, spettinati e scomposti.

"Comunque oggi sono tutti impegnati per la notte bianca" continuò Azazel "Nessuno ha notato la vostra presenza da bello addormentato".

"La notte bianca...".

Il Diavolo riflettè qualche istante, ricordando quel che voleva dire. Si era addormentato con il cellulare sul ventre ed era pieno di notifiche e messaggi senza risposta. Che noia...

La notte bianca era un evento organizzato dalla città e molti locali partecipavano, tra cui ovviamente l'Avgerinòs. Sulla spiaggia era già pronto il palco per il concerto dopo il tramonto, con bar sempre aperto e intrattenimento vario. Un invasione di umani vari ubriachi e chiassiosi!

"Lasciatevi stare i capelli. State bene come sempre" scosse la testa Azazel, già vestito interamente di bianco come prevedeva la serata.

Lucifero guardò il suo orologio e decise di andare a cambiarsi, notando che ormai quasi tutto il personale era in bianco. Arrivò in camera piuttosto pigramente, svogliatamente, e si buttò a letto. Qualcuno aveva aperto il suo armadio e intravedeva un pezzo di stoffa bianca. Evidentemente qualcuno gli aveva lasciato l'abito per la serata, probabilmente Lilith dato che era l'unica con una copia delle chiavi.

"Si è svegliato?" chiese Lilith, raggiungendo la reception "Dov'è?".

"Credo a cambiarsi. Ma non mi sembrava molto convinto".

"Lo immaginavo. Ed è sempre colpa di quella stronza e delle Sue idee. Non capisco perché proprio lui debba riportarla a casa dal paparino. Non potrebbe arrangiarsi da solo? O mandare qualcuno dei suoi angioletti fedeli?".

"Possiamo non pensarci? Oggi è la notte bianca, di solito porta molte anime! E, a proposito, il bianco ti dona molto".

"Non lo amo molto ma grazie".

"Con te fra la folla, le tentazioni saranno assicurate!".

"Non credo che guarderanno solo me..." sorrise lei, vedendo avvicinarsi Lucifero.

Indossava un abito molto particolare, di seta bianca con ricami in oro. La giacca aveva due code e un colletto molto alto, con spalle rigide e dorate. Era uno strano incrocio fra un abito militare e un vestito da sera. Aveva sciolto i capelli, che gli ricadevano sulle spalle e gli incorniciavano come un'ombra il viso con gli occhi truccati.

"Bello" commentò Lilith "Da dove è saltato fuori quel che hai addosso?".

"Pensavo me lo avessi portato tu".

"Mai visto prima".

Azazel lo osservava e rifletteva. Qualcosa nella sua mente gli suggeriva di averlo già visto ma non ricordava dove!
In spiaggia era già iniziato il concerto di Helel e la folla si stava riunendo. Le porte dell'hotel erano spalancato ed era un continuo viavai di ospiti e curiosi. Il potere di Helel tentava i mortali presenti, che rimanevano incantati a guardarlo.

Satan's Speech 2 -L'Angelo della Notte- ☆completa☆Where stories live. Discover now