Sol Invictus -parte seconda-

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L'Avgerinòs era un campo di battaglia. Dove prima si festeggiava pacificamente e si conversava con allegria, ora ci si azzuffava e insultava. In un tutti contro tutti, il caos era ovunque. Lucifero vi mise piede dopo aver attraversato il portale e rimase sull'ingresso del salone qualche istante, sconcertato. Alzò gli occhi al cielo, commentando con un "Ma li vedi cosa fanno?!" che ovviamente non ricevette risposta.
Si guardò attorno. Tutti avevano completamente perso il controllo, anche coloro che solitamente erano più pacifici come Raphael o Camael. Cercò tra la folla Michael, l'unico con un briciolo di autorità tra gli angeli, e vide che stava ruotando agilmente la spada contro avversari demoniaci.

"Ma che ci faccio qui?" si chiese il re, piuttosto avvilito. Che senso aveva tutto questo? Tanta fatica per lavorare tutti assieme, e non per sua iniziativa, e quelli erano i risultati?

"Ok" sospirò, alzando la voce "Adesso basta".

Nessuno si fermò.

"Ho detto basta!" alzò ulteriormente i toni il Diavolo, cominciando a scocciarsi.

Non ottenendo l'effetto sperato, spalancò di colpo le ali e accompagnò quel gesto con un grido minaccioso. Le ali, aprendosi, produssero un boato e un notevole spostamento d'aria. Su di esse comparvero molti occhi rossastri che iniziarono a fissare uno per uno i presenti, obbligandoli a smettere di lottare.
Gli unici che si ostinavano a continuare a bisticciare erano Najira ed Espero, al centro della sala. Lucifero li raggiunse con passo pesante e pugni chiusi: non aveva tempo da perdere per simili sciocchezze! Li divise con la forza, sbattendoli a terra su lati opposti. Entrambi protestarono ferocemente e Lucifero emise un altro grido minaccioso. Più di qualcuno rabbrividì, i gemelli mantennero il loro sguardo di sfida.

"È così che sprecate le vostre energie?" tuonò il sovrano infernale, rivolto a tutta la sala "È così che sperperate risorse preziose che saranno fondamentali per la nostra missione? Non si era deciso che dovevamo collaborare tutti assieme?".

"Ha iniziato lei!" si affrettò a dire Espero, ricevendo un "Taci, spione!" dalla sorella.

"Non mi interessa!" rispose il padre, sempre con tono minaccioso "Non mi interessa chi ha iniziato, io vedo solo come è andata a finire. Gente più che adulta che si fa trascinare in un litigio tra bambini!".

"Non siamo bambini!" protestò Najira.

"Dimostratemelo! Non basta avere un corpo da adulto per essere tale e se mi guardo attorno non posso che confermarlo. Abbiamo una missione importante da compiere, missione che voi tutti avete votato! Non vi è stata imposta, l'avete votata! Una missione in cui dobbiamo per forza lavorare tutti insieme! E sprecate energia picchiandovi?! Siete incommentabili!".

Nessuno osò ribattere.

"Io non voglio essere qui" continuò Lucifero, questa volta con più calma "Lo sapete che vorrei essere ovunque tranne che qui a salvare il mondo e gli umani. Eppure ci sono. E tra di voi c'è gente che mi sta davvero sul cazzo!" girò gli occhi verso Metatron e Sandalphon "Oh, se mi sta sul cazzo! Eppure ci provo. Faccio del mio meglio. Mi giro un attimo e questo è il risultato?! Siamo forse all'asilo?!".

"Hai perfettamente ragione" mormorò Uriel, alzandosi e ripulendosi la veste da polvere e pezzi di mobilio.

"Grazie. È bello sentirselo dire..." incrociò le braccia il re, notando come il salone fosse stato fatto a pezzi.

I due gemelli erano ancora furiosi e fissavano il padre con fastidio. Najira in particolare sembrava la più incollerita.

"Non è questo né il tempo né il luogo per simili cose" li rimproverò ancora il genitore "Conservate le energie per quel che ci aspetta. E se poi avrete ancora voglia di alzare le mani, spero lo facciate in un luogo più adatto. Questo ovviamente vale per tutti".

Satan's Speech 2 -L'Angelo della Notte- ☆completa☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora