Silenzio

16 3 0
                                    


L'atmosfera in hotel era irreale. Nonostante angeli e demoni riempissero il salone principale, non si udiva un solo suono. Lucifero non era abituato a un simile silenzio e le sue orecchie a punta fremevano percependo il forte vento esterno. Seduto al bancone del bar, sorseggiando qualcosa di indefinito, riusciva a vedere la forte mareggiata che si abbatteva sulla zona esterna dell'Avgerinós. Il mondo era in collera. Il Cielo era in collera. Ma in quella stanza tutto era ovattato, distante, e chiuse gli occhi per assaporare quell'istante così diverso dal solito.
Il silenzio non durò molto. Si udì bussare con insistenza alla porta principale, con sempre maggior foga. Il re si accigliò, chiedendosi chi mai bussasse alla porta di un hotel ufficialmente chiuso. Tutte le finestre che si affacciavano sul lato della strada, da cui qualche umano avrebbe potuto guardare, le aveva oscurate e quasi tutti i presenti mostravano il vero aspetto. Non poteva certo permettere a qualche mortale di ritrovarsi in mezzo a penne e corna, questo era certo! Capendo che chi bussava non se ne sarebbe andato, si alzò svogliatamente. Chiuse la porta del salone dietro di sé, celando ad occhi indiscreti il resto della famiglia, e cercò la chiave che apriva l'ingresso tra le varie che portava sempre in tasca. Nel frattempo aveva celato l'aspetto demoniaco, sbuffando per la seccatura.

"Chi c'è?" sbottò, infastidito.

"Capo?" udì dall'altro lato "Sono qui con i coniugi dell'hotel Pet Family del centro".

Asmodeo? Lucifero ne aveva riconosciuto la voce. Ma che ci faceva lì? E che volevano la coppia di umani con cui aveva stretto un patto assieme a Lailah? Aprì la porta, anch'essa oscurata, e subito venne travolto dall'abbraccio indesiderato della mortale. Asmodeo riuscì solo a fare una smorfia, notando come il suo re si fosse irrigidito per il fastidio.

"Ho saputo!" spiegò la donna "Siamo qui per porgere le nostre più sentite condoglianze. Vero, caro?".

Il marito annuì.

"Siamo passati spesso per qua in questi giorni" parlò il mortale "Vedevamo delle luci ma era tutto chiuso. Poi oggi abbiamo notato vostro fratello e...".

"Capisco" si limitò a dire il sovrano, fissando Asmodeo con aria accusatoria.

"Siamo tremendamente dispiaciuti" piagniucolò la mortale "Se c'è qualcosa che possiamo fare... Anche per i bambini, poverini...".

"Non si preoccupi" provò a divincolarsi Lucifero.

"Si sono già tenuti i funerali? Vorremmo partecipare".

"Si sono appena conclusi, erano in forma strettamente privata".

"Capisco. E dove è stata... deposta come l'ultima dimora? Le porterei almeno dei fiori".

"Lei non voleva questo genere di cose. Fate piuttosto una donazione a chi volete in suo ricordo".

Il demone si stupì delle sue stesse parole e la donna si passò un fazzoletto sugli occhi, tentando di nuovo poi di abbracciarlo.

"Dovete farvi coraggio" mormorò tra i singhiozzi "Era una così brava donna! Posso sapere come è successo, così giovane?".

"Ma cara, fatti gli affari tuoi!" la rimproverò velatamente il marito.

"Non volevo essere sgarbata...".

"Certo che no" interruppe di nuovo Lucifero "Vi ringrazio per la premura. Però ora vorremmo restare soli con... il nostro lutto, se non vi spiace".

"Oh, ma certo. Capisco...".

La donna allungò la mani verso quelle del demone, tentando di stringerle. Notando una certa riluttanza, lo abbracciò di nuovo e ad Asmodeo quasi scappò da ridere notando lo sguardo lievemente irato del re.

Satan's Speech 2 -L'Angelo della Notte- ☆completa☆Where stories live. Discover now