Grandi aspettative

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Astaroth era un demone particolare. Si diceva che un tempo fosse stato una donna e che ancora a volte volesse farsi chiamare Astarde. Usava sempre tacchi alti e un trucco curato, su un viso androgino che lo rendeva un perfetto tentatore. Per lui l'estetica degli eventi dell'hotel era fondamentale e quindi si recò personalmente dalla fioraia di fiducia per accordarsi.

"Per quale evento speciale all'hotel posso aiutarti quest'oggi?" chiese la donna, vedendolo entrare.

"Un matrimonio" rispose Astaroth e la mortale sorrise.

"Sarò lieta di aiutarti. Dimmi di più...".

"La sposa ha chiesto espressamente rose bianche e rosse, sia per le decorazioni che per il bouquet. La cerimonia si terrà in spiaggia perciò voglio che quei fiori splendano al sole".

"Userò il mio spray con i brillanti. Saranno uno spettacolo!".

"Le dimensioni dell'hotel e il numero di fiori necessari mediamente li sai. Aggiungine altri, fai le cose in grande".

"Oltre alle rose, aggiungiamo qualche altro fiore? E che tonalità di rosso?".

Astaroth pensò qualche istante.

"Rosse come il sangue. E solamente rose. La sposa si fida di me...".

"Una parente?".

"Mia sorella maggiore".

"Oh, congratulazioni! Per quanto serve?".

"Prossima luna nuova".

La donna non aveva idea di quando cadesse e diede un occhio al calendario, poi annuendo.

"L'anticipo" allungò una busta Astaroth, fra dita smaltate di nero "E come sempre vi occuperete voi di addobbare il tutto personalmente".

"Verrò in hotel qualche ora prima, come sempre".

"Ottimo!".

Il demone annusò una delle rose e sorrise, soddisfatto.

"Sono appena arrivate" assicurò lei "Ne ho altre sul retro ancora da sistemare. Magari volete vedere anche quelle...".

Astaroth ghignò, percependo il desiderio della donna. Quell'anima era ormai sua da tempo!


Allo stesso tavolo quel pomeriggio in hotel stavano discutendo Michael, Raphael e Gabriel. Lucifero li notò e si chiese che avessero di importante da dirsi. Sul viso avevano espressioni molto serie!

"Ma chi abbiamo qui?" chiese, avvicinandosi al tavolo "I tre moschettieri riuniti".

"In questo caso tu saresti D'Artagnan!" ribatté Michael.

"Mi sta sul cazzo D'Artagnan! E poi io mica era un arcangelo".

"Conta poco, non trovi?".

"Perché queste facce imbronciate? Qualcosa non va?".

"Siamo un po' preoccupati per come sta evolvendo la cosa" ammise Gabriel.

"Evolvendo. Che parola poco Paradisiaca. In che senso?".

"Ho dovuto riferire in Cielo di quanto successo ieri sera" spiegò Michael "Parlo dell'aggressione subita da Lailah, ovviamente".

"E fammi indovinare: hanno dato la colpa a me".

"Come lo sai?".

"Normale amministrazione, Miky".

"Hanno detto che sei stato tu ad aggredirla, che Sophia l'ha salvata".

"E tu?".

"Io ho risposto che avevo visto i video della sicurezza. E poi mi fido di Lailah e non vedo perché dovrebbe inventarsi una cosa del genere!".

Satan's Speech 2 -L'Angelo della Notte- ☆completa☆Where stories live. Discover now