Giocare col buio

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C'erano delle cose che i sottoposti del re degli Inferi ormai avevano imparato in millenni di regno. Una di queste era di riuscire a cogliere quando era il caso di girargli al largo, specie se portatori di notizie non gradite, perché aveva già altro per la testa. Avevano imparato che era meglio evitare di infastidirlo quando già non era di buon umore. Lo avevano imparato i suoi sottoposti, qualcuno anche a suon di botte, ma fra di loro non rientravano gli angeli dell'hotel. Loro non coglievano quei segnali, o semplicemente li ignoravano, e tentavano comunque di interagire con colui che non aveva alcuna voglia di interagire ormai da settimane.

Il primo a oltrepassare il limite concesso fu Gabriel. Prima aveva intercettato Lucifero all'esterno, mentre come sempre fumava e sbuffava fra le colonne d'ingresso, chiedendo il favore che aveva in mente come premio.

"Tu puoi modificare la materia, giusto?" aveva iniziato l'Arcangelo.

"In linea di massima..." si era sentito rispondere da Lucifero, che non lo guardava.

"Anche i corpi? Intendo dire: sei in grado di modificare un corpo fisico? Vivo?".

"Vuoi che ti faccia il cazzo più grosso?" ghignò il demone.

"Ma no! Vorrei visitare il mondo di Trena".

"E chi è?!".

"Sushi".

"Ah, il mezzo pesce. Cioè mi stai chiedendo di farti la coda in modo da andare a giocare sott'acqua con il tuo amante? È questo che vuoi?".

"Sì. Puoi farlo?".

"Ammetto di non aver mai sperimentato la cosa. Ma se ti fidi...".

"Ultimamente ho molta più fiducia in te, Lucy".

"Ne sono lieto...".

"Quindi lo farai?".

"Certo. Tu e Sushi decidete una data e fatemi sapere".

Gabriel ringraziò, raggiante. Non vedeva l'ora di dirlo al suo amato e iniziare a preparare tutto! Stava per rientrare quando si voltò di nuovo verso Lucifero.

"Suona strano..." parlò, timidamente "Ma penso che tutto non potesse finire in modo mogliore. Lei ora è felice, è tornata a casa e sta bene ed è grazie a te. L'hai salvata. L'ho vista qualche giorno fa ed era rinata!".

"Ok...".

"Dovrebbe farti piacere. Suppongo. Non so. Io...".

"Perché me ne parli, Gabriel?" sbottò Lucifero, girando lo sguardo di scatto verso l'Arcangelo che rabbrividì.

"Cerco di... non so... tirarti su?".

"Non ho bisogno di essere tirato su. Sono incazzato, non depresso".

"Il che è abbastanza normale, giusto? Incazzato per...?".

"Perché io rispetto i patti e Lui no".

"Lui chi?".

"Lui. Lui e basta".

"Ah. Perché? Tra voi c'è sempre qualche problema!".

"Mi aveva detto che, se avessi riportato Sophia in Cielo e avessi rinunciato a lei, sarei stato libero. Il mio cuore e la mia mente sarebbero stati di nuovo liberi. Non volevo più pensarci, non volevo più provare amore o odio nei confronti di Sophia. Ma non è cambiato niente!".

"Forse è una tua volontà. Non sono esperto, ovviamente. Però, visto che sei abbastanza potente da poterlo fare, perché non crei una donna tutta per te? Una come vuoi tu? Non lo puoi fare?".

"Non ho bisogno di una marionetta creata a mia immagine. Lo trovo triste".

"Magari hai solo bisogno di tempo".

Satan's Speech 2 -L'Angelo della Notte- ☆completa☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora