'Le cronache di Gioselith' di Barbara. P. Baumgarten

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Titolo: Gioselith: la prima Cacciatrice

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Titolo: Gioselith: la prima Cacciatrice

Autore: Barbara. P. Baumgarten

Genere: Fantasy

Stato: Romanzo, primo di una serie - In corso

Classificazione dei contenuti: G

Consenso Social:

Trama:

Quando il Bene (Mitrial) e il Male (Mitrund) fecero la loro comparsa nel mondo crearono i propri eserciti. I Miriba, figli di Mitrial, furono i Cacciatori; l'Immondo, figlio di Mitrund, fu il comandante delle forze dell'ombra. Secoli di guerre si sono susseguiti con alterne vittorie. Ma erano tutti in attesa della Profezia.

Gioselith, dopo aver perso la propria famiglia per mano di una strega, viene allevata da Pheor per diventare Cacciatrice. Ma non è facile essere l'unica donna in un'organizzazione da secoli retta da uomini. Gioselith dovrà lottare contro il pregiudizio e contro l'Immondo, fino alla scoperta del proprio destino. Una "femmina" non può combattere come un uomo; una donna non può avere il carisma e il coraggio necessario... Ma Gioselith dimostrerà a tutti non solo di possedere doti uguali ma di poter prendere fra le proprie mani il destino del mondo.

È una storia di coraggio e di scelte, d'amore e di sacrificio. È la leggenda della Cacciatrice, colei che affiancata da Noem, un giovane mago, riuscirà a portare a termine la lunga battaglia del Bene contro il Male, per portare finalmente la pace.

Copyrght 2015 - 2016 Barbara P. Baumgarte, tutti i diritti riservati.

 Baumgarte, tutti i diritti riservati

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Cos'è per te il femminismo?

Parlare di femminismo è possibile solo nel momento in cui ci rendiamo conto che esiste il maschilismo. La donna non è sempre stata considerata al pari di uomo, anzi tutt'ora la gente fatica a vederne l'uguaglianza. Essere femminista significa credere che donne e uomini abbiano gli stessi diritti e gli stessi doveri; significa sapere che non esistono differenze intellettive. Donne e uomini apportano lo stesso contributo al genere umano, solo in forme diverse.

Il grande errore che, dal mio punto di vista, ha commesso la donna è stato quello di scambiare i diritti con la mercificazione di sé. Non si può pretendere di essere considerate uguali se poi siamo le prime a fare differenze, se siamo noi le prime carnefici della nostra dignità. La nudità, la libertà sessuale, l'oggettivazione della nostra persona fino a renderla merce da ammirare sono state portate all'eccesso scaraventando la donna ancora più in basso. Una donna non è un paio di tette né una "Velina". Una donna è un essere umano che va rispettato in quanto tale. Se noi per prime non comprendiamo questo nostro valore sarà una lotta persa in partenza.

Abbiate dignità.

Abbiate il coraggio dei "NO".

Abbiate l'orgoglio per non essere viste solo come un buco con paio di tette.

Siate Donne, con la "D" maiuscola.

Qual è il contributo di questa storia alla causa?

Gioselith combatte per essere riconosciuta, per poter portare avanti la sua missione. La storia vuole essere un messaggio di forza e coraggio, due doti di cui le donne possono andare orgogliose. Vorrei che tutte noi riconoscessimo in Gioselith ciò che ci rende grandi, perché quando parlo con lei mi infonde sicurezza.

Estratto:

"Lith, c'è una cosa che non ti ho detto. So che avrei dovuto e spero mi perdonerai". Gioselith lo guarda stranita: spesso il Maestro si dimenticava di dirle qualcosa, ma non si era mai scusato prima.

"Ascoltami piccola, i Cacciatori esistono da molte ere, tuttavia poche donne hanno fatto parte dell'ordine". Vi era quasi imbarazzo in quelle parole.

"Poche? Quante?"

"In effetti, solo una donna ha mostrato di avere il murl e quella donna sei tu Lith".

Gioselith ricordava ancora lo shock che aveva provato nell'ascoltare quella rivelazione. Lei era la prima donna, la prima Cacciatrice nella storia. In effetti, seppur onorata, si rese fin da subito conto che la sua, più che un onore, era una condanna. Nessuno l'avrebbe presa sul serio e avrebbe dovuto lasciare che a parlare fossero le proprie gesta piuttosto che l'aspetto. Chiunque la guardasse vedeva solo una giovane ragazza esile dai neri capelli corvini. Chiunque la sfidasse imparava a vedere la Cacciatrice.

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