'She Follows The Flowers' di elena_pads

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Titolo: She Follows The Flowers

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Titolo: She Follows The Flowers

Autore: elena_pads

Beta: no grazie, ho un'amica che si occupa già dei miei capitoli

Genere: Romanzo Rosa

Stato: Completo

Classificazione dei contenuti: G

Consenso Social: Sì

Trama:

Età rinascimentale in Olanda.

Quella primavera tutto il regno splendeva, dalle praterie in fiore agli affari economici. Sophia d'Orange non era la classica principessa che ci si aspetta di conoscere e lo capirà bene Thomas, secondogenito del sovrano di Francia, costretto a fare visita alla corte per correggere la sua cattiva condotta.

I due si erano già conosciuti, ma un incidente li aveva fatti dividere. Si ricorderanno?

E i loro cuori? Sophie capirà di chi deve essere veramente innamorata?

Amori, chiacchiere e balli a corte vi attendono.

*Questa storia non è basata su fatti realmente accaduti*

Copyright © elena_pads, tutti i diritti riservati

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Cos'è per me il femminismo?

Il femminismo per me non è il classico motto: "potere alle donne", ma è un qualcosa di più profondo e per nulla generico, ben sì soggettivo.

Non sempre essere forti è sinonimo di coraggio e rabbia contro il mondo. A volte significa riuscire a riconoscere la sconfitta, avendo compreso i propri limiti e lasciarsi aiutare da chi può farlo. Per questo ho scelto un estratto del capitolo dodici, dove abbiamo il crollo di Bethany, dove riconosce di aver perso e rivela così il suo vero carattere.

Non è tutto come sembra e spesso la donna è quella che manda avanti questo motto, nel senso che ha una corazza forte fuori, ma un animo turbato dentro.

Quindi riuscire a farsi vedere come si è realmente è un vero atto di forza, riuscire a accettarsi e di conseguenza farsi accettare

I social media e tutto ciò che ci gira in torno rischiano di sminuirci sempre di più non dandoci la possibilità di essere noi stesse, ma, al contrario, facendoci credere che la vera donna sia quella da copertina o quella di un talento show.

Al posto di badare agli stereotipi, che ritengo stupidi e poco corretti, dovremmo fare delle pazzie e provare ad essere noi stesse. Per esempio si potrebbe cominciare ignorando certe mode stupide.

Come la mia storia contribuisce all'iniziativa?

Sophie è una testa calda, una principessa che sa il fatto suo, a cui non piace sempre ricevere ordini. I suoi istinti la mettono a dura prova contro la sua morale, ma cercherà lo stesso di trovare la via che sia coerente con la vera Sophie.

Non importa degli altri finché siamo in pace con il nostro vero io e molte volte la donna non riesce a comprenderlo, perché soppressa da ordini e cattiverie altrui, perché definita "sesso debole". Come fa ad essere chiamato "debole" quella persona che è in grado di provare compassione e amore?.

Questo capirà la mia protagonista: essere forti non vuol dire avere un'arma in mano, essere forti significa anche saper amare.

 Un estratto dal capitolo uno:

In questi diciassette anni Sophie aveva imparato a combattere, ora poteva colpire un bersaglio con una freccia ad occhi chiusi, si poteva difendere dai malfattori usando la spada, tutte cose che richiedevano forza di volontà e coraggio.

Lei però era solo una ragazza, l'unica a maneggiare un'arma con la gonna. La madre era contraria a questo suo lato, quindi Sophie imparò anche a cucire, a seguire l'etichetta ed a distinguere i vari tipi di fiori.

Nessuno in realtà sapeva cosa piacesse veramente fare alla principessa: fuggire.

Fuggire dal castello per qualche ora insieme al suo cavallo.

Adorava come il vento le scompigliasse i capelli e facesse svolazzare il mantello, ma soprattutto adorava il paesaggio che l'accompagnava, facendola sentire, libera, protetta, a casa.

[...]Si piegò in avanti per tagliare il vento in modo che Achille, il suo grosso cavallo, potesse aumentare la velocità. La ghiaia della strada in poco tempo sparì, Sophie si lasciò alle spalle il castello mentre le vaste praterie verdi la chiamavano.

Il respiro di Achille si fece più corto, i movimenti più veloci e per quanto possente fosse, alla terra non sembrava pesare in quanto corresse leggero senza buttare tutto il peso sull'erba verde.

Sophie capiva il cavallo e lui capiva lei, si era creato un certo rapporto fra loro, di simpatia ed empatia, entrambi erano assetati di velocità e di libertà.

Le vaste coltivazioni di tulipani si mostrarono davanti alla principessa la quale decise di tornare sulla strada per non rovinare il lavoro dei contadini. Adorava i fiori, i loro colori sgargianti le mettevano allegria e se capitava, durante le sue fughe, di imbattersi in un cespuglio di margherite non perdeva l'occasione di crearsi una deliziosa coroncina, o a decorare la criniera di Achille. Proprio per questi motivi la sua stagione preferita era la Primavera.

All'orizzonte Sophie vide con piacere il mare, era arrivata alla scogliera, segno che il castello era lontano. Rallentò il galoppo del cavallo fino a farlo diventare un trotto, un passo e infine si fermò a qualche metro dal bordo scivoloso. Entrambi avevano il fiato pesante, Achille respirava forte riempiendo bene i polmoni e buttando fuori rumorosamente l'aria dalle narici.

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