'Il secondo errore di Dio' di Donna_Rebecca

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Titolo: Il Secondo Errore di DioAutore: Donna_RebeccaBeta: nessunoGenere: PoesiaStato: In corsoClassificazione dei contenuti: Pubblico Generico (G)Tematiche forti/Contenuti per adulti: NessunaConsenso social: SìDisclaimer: NessunoTrama: 《La donna ...

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Titolo: Il Secondo Errore di Dio

Autore: Donna_Rebecca

Beta: nessuno

Genere: Poesia

Stato: In corso

Classificazione dei contenuti: Pubblico Generico (G)

Tematiche forti/Contenuti per adulti: Nessuna

Consenso social:

Disclaimer: Nessuno

Trama: 《La donna è stato il secondo errore di Dio》F. Nietzsche
Poesie e riflessioni di impronta femminista sul ruolo della donna, sulla sua indipendenza, sui suoi diritti troppo spesso ignorati e trafitti da una violenza, che ancora oggi sembra non avere fine.

 NietzschePoesie e riflessioni di impronta femminista sul ruolo della donna, sulla sua indipendenza, sui suoi diritti troppo spesso ignorati e trafitti da una violenza, che ancora oggi sembra non avere fine

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Cos'è per me il femminismo?

Non è facile sviscerare quelle che è la vera anima della parola "femminismo", specialmente oggi che il suo significato si è mutato ed estremizzato. C'è sempre stato qualcosa di necessario e contingente; un istinto connaturato nell'animo delle donne e legato alla reciproca assistenza, al senso di appartenenza ad uno stesso genere. Il femminismo, inteso come movimento e lotta serrata per la riconoscenza di pari diritti e libertà, ha avuto il suo debutto politico e sociale solo dopo la rivoluzione francese. Da allora, esso non è più solo una forma di pensiero, ma un gruppo e una fede concreti, testimoni della rinata consapevolezza del ruolo emancipato delle donne. Ma nonostante le conquiste e le vittorie, la discriminazione sessuale e gli stereotipi sono ancora oggi ben saldati nella cultura occidentale e per quella italiana, si sprecherebbero gli esempi. Io sono una femminista, ma non nel senso di quella convinzione malata, fanatica e irragionevole che trova il proprio corrispettivo nel maschilismo (le donne sono superiori e il resto é da bruciare come Savonarola?Accidenti, all'eguaglianza contemporanea!) Lo spirito che animava le grandi Olympe de Gouges, Emmaline Pankhurst, Mary Wollstonecraft, Virginia Woolf, Simone Beauvoir, che viveva nelle grandi italiane come Anna Maria Mozzoni, Anna Kuliscioff, che parlava nelle grandi scrittrici come la Morante, come Sibilla Aleramo.. che gridava in mille e mille altre ancora... dov'é?! Dov'é lo spirito che animava la prima e la seconda ondata femminista di questi ultimi due secoli? La terza generazione oggi si affloscia su se stessa. Cade nell'idiozia, nel banale, o perché ritiene che i fondamentali diritti siano già stati raggiunti (e non lo sono affatto) o perché si fa chiaro manifesto di un odio ingiustificato per l'uomo in quanto genere, l'eterno oppressore. E se fosse stato il contrario? Uomini sottoposti a donne, quote blu invece che rosa? Davvero "le femministe" si sarebbero astenute da simili violenze? Tanti sono gli uomini e i ragazzi, che sbandierano ai quattro venti l'eterna sete di giustizia. Perché questo si parla: eguaglianza, rispetto e libertà. Ecco cosa é il femminismo. La spada con cui decapitare il mostro dell'ignoranza e del sopruso, la nave con cui raggiungere le sponde della parità. Quanti uomini sono staati etichettati, stigmatizzati, umiliati perché poco virili? Per il semplice fatto di piangere, indugiare, giocare a roba da femmine. É intrinseca, doppia, infida violenza.
Basta pensare alle donne come all'unico sesso debole, più esposto alla discriminazione! Perché lo siamo tutti, tutti quanti, ogni giorno, ogni attimo in ogni luogo!
Oggi siamo catalogati e omologati tra la massa con ruoli e compiti forse diversi dai secoli passati, ma pur sempre imposti. Il femminismo é una sfaccettatura della forza dell'io che arde in ognuno di noi e che reclama la libertà. Niente di più, niente di meno. La nostra quotidiniatà é permeata dei recessi limitanti della tradizione, barriere che dobbiamo abbattere. Lottare, ribellarsi e gridare! Alle violenze verbali, culturali e fisiche! Ci sono aspetti che per natura o per indole possono caratterizzare solo certi generi: la maternità intuitiva e l'emotività delle donne, l'istinto maschile di proteggere e di ragionare in modo spesso più concreto... ancestrali doni portati dall'evoluzione, ma che destinano all'equilibrio e all'unione vitale, creatrice di entrambi. Dicono che i sessi si sono snaturati, che i maschi sono ormai effeminati e privi di carisma, le femmine prive d'ogni gentilezza e bellezza tipica del loro carattere. Io credo, invece, che i concetti di donna e uomo più che naturali o sessuali, siano culturali e storici; come diceva la de Beauvoir "Non si nasce donne, ma si diventa". Sono solo un apparato riproduttivo e precise caratteristiche fisiche che ci distinguono, perché poi alla fine siamo tutti ineluttabilmente esseri umani.

Perché la mia storia incarna i valori di Writher?

La mia raccolta di poesie celebra quella che è l'umana libertà femminile, l'animo della donna, la sua emancipata condizione "naturale". È l'essenza stessa da cui scaturiscono questi versi. Credo che parli da sé.  

Estratto

Non è strano e ilare

che una femmina

osi il ripudiare

d'un uomo?


(Lilith)  

La libreria di WritHerWhere stories live. Discover now