'Gladiatrix' di Melianta

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Titolo: Gladiatrix

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Titolo: Gladiatrix

Autore: Melianta

Beta: No

Genere: Narrativa storica/storia d'amore

Stato: completa/storia breve

Classificazione dei contenuti: G

Tematiche Forti/Contenuti per adulti: No

Consenso Social:

Trama:

Una volta il suo nome era Cleia ed era figlia di un Senatore.

Ma nell'Arena diventò Olimpia per divertire il popolo romano e scegliere lei la propria vita, senza che nessuno la scegliesse al posto suo.

Poi nel64 d.c. Roma andò in Fiamme. E mentre tutti cercavano di fuggire, Cleia cercòdi rimediare a un vuoto

 E mentre tutti cercavano di fuggire, Cleia cercòdi rimediare a un vuoto

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Cos'è per me il femminismo:

Il femminismo per me parte da noi stesse e dalla consapevolezza che noi dobbiamo vederci per quello che siamo e lottare per essere quello che vogliamo essere. Se questo non avviene non possiamo pretendere diritti di nessun tipo.

Il femminismo, in base a questo, è ricordarsi di essere donne e come tali sentire tutto il potere che questo comporta ed essere consapevoli che per noi nulla è semplice, ma non per questo bisogna abbattersi, mai. Femminismo è lottare per avere riconosciuta il nostro posto nel mondo e amare in primis noi stesse.

Come la mia storia contribuisce alla causa:

Delle Gladiatrici non si sa molto e mi piaceva far notare una professione che molto spesso si ritiene solo maschile e non femminile. Le donne gladiatrici esistevano e combattevano. E più spesso di quello che si riteneva, la scelta della protagonista non era così inusuale soprattutto nelle famiglie di un certo livello sociale (il padre è un senatore). Perché nonostante si pensi il contrario, le donne potevano scegliere anche una vita del genere, pagando sempre dei prezzi molto alti. Nonostante tutto mai Cleia avrebbe rinunciato alla possibilità di essere quello che era con tutti i sacrifici che avrebbe comportato una tale decisione.

È interessante a livello storico mostrare figure femminili che combattono con i loro mezzi per qualcosa che ritengono giusto senza dimenticarsi di essere donne e agendo come tali. In questo caso il mondo patriarcale non è benevolo, ma questo non ferma Cleia/Olimpia.

Le mie eroine, in generale, pagano il prezzo per il 'potere' che si riconoscono. A volte va bene, a volte no, ma in nessun modo si tirerebbero mai indietro.

Estratti:

Tutta la storia si poggia sulla scelta di Cleia. La sua vita è fatta di scelte, anche seguire Temitope è una scelta. Mi sono basata sui pochi ritrovamenti riguardo le Gladiatrici che sceglievano proprio quella strada, donne anche di alta elevazione sociale.

Alcuni estratti potrebbero essere:

"Qualcuno tra i suoi compagni se n'era fregato di un incendio scoppiato nella capitale; non era di certo la prima volta. Qualcuno esultava: l'Urbe si meritava una fine anche peggiore. Altri tremavano, per paura di perdere il lauto guadagno dovuto ai ludi. Gli schiavi, costretti invece a combattere, erano quelli più attenti agli sviluppi. Lei, l'unica che quella vita se l'era scelta consapevolmente, a dispetto del suo essere donna e pagandone le conseguenze, voleva solo cercare la sua famiglia, sicuramente in pericolo."

"Nella notte del 20 agosto, sfinita, riuscì a raggiungere la domus di suo padre. Scoprì ben presto che la sua famiglia era già scappata via e niente avevano lasciato per lei. Né un ricordo, né una parola gentile. Nulla. Sbatté le mani callose e piene di cicatrici contro la porta urlando dal dolore che quell'ulteriore distacco le aveva arrecato e piangendo dalla rabbia di essere stata nuovamente dimenticata. Nessuno le aveva aperto. Neanche uno schiavo era rimasto ad aspettarla, se mai ci fosse stata una sola speranza a riguardo."

"«Hai scelto la tua vita, Olimpia, consapevole di quello a cui andavi incontro e devi continuare su questa strada» non c'era dolcezza nella voce; era rude e diretto."

La libreria di WritHerWhere stories live. Discover now