#ESERCITO.

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Tornai a Milano, piena di domande, ma anche con tante risposte.
Non so se Charlie manterrà la promessa, ma è quello che spero.
Non ho uno straccio di prova per far uscire Marco, ma il mio bluff ha funzionato, anche se, alla fine sono io quella che ci rimette, non di certo l'Onda.
Considero Charlie un ragazzo intelligente e furbo, probabilmente era quello che voleva appena ha incrociato il suo sguardo col mio.

Chiamai mia madre, per dirle che ero tornata, ringraziai la mia vicina di casa per essersi presa cura del mio gatto, anche se per solo un giorno.

Fra qualche mese avrò l'esame, e ormai sono indietro con le lezioni online, ma a che serve?! Tanto non riuscirò mai ad avere due lavori, soprattutto, uno opposto all altro.
Non inizierò mai quell 'addestramento.
Resterò un investigatrice di primo grado, e commetterò azioni illegali per una organizzazione segreta.
Ma almeno, un'innocente sarà libero.
Probabilmente non rivedrò più nemmeno la guardia.
Anche se è quello che spero, per quanto le sia debitrice per essermi stato d'aiuto.

"Due firme qui Summer."
Dice il signore dietro al vetro.
Ormai sono di casa qui.
"La cella la conosci."
Sorrido.
Speravo potesse uscire prima, ma ci vogliono almeno due settimana prima di scagionarlo.
Così andai a trovarlo il giorno stesso che tornai a Milano.

"Marco."
Aveva la testa chinata, mentre stava seduto sul lettino.
"Non mi hai più chiamato."
Dice senza guardarmi.
"Non potevo insospettire nessuno, sono venuta qui apposta, consapevole del fatto che ci sarebbe stato Mason a fare la guardia."
Lui si alza in piedi e si avvicina alle sbarre.
Dovetti alzare lo sguardo di un po', per poter osservare i suoi occhi cupi.
"Pensavo..."
Lo fermai, perché già sapevo cosa stesse per dire.
'Pensavo ti fosse successo qualcosa, ti avevo detto di starne fuori.'
"Sei fuori, tra due settimane, forse meno."
I suoi occhi divennero subito lucidi.
"Come?"
Non dissi nulla.
"Sono riuscita a trovare le prove che cercavo, e ti lasceranno in pace, ma tu devi smetterla di dare fastidio all'Onda."
Non sembrava lo avessi convinto.
"Ci penserà l'Order, non posso decidere per loro, ma ne starò fuori, promesso."
Sorrisi.
"Come hai fatto ad incastrarli?"
Chiese.
"Ho solo parlato con uno di loro, e, ho registrato tutto, dopo aver trovato altri indizi, ci sono riuscita."
I suoi occhi divennero subito bui.
"Summer, chi era, lui?"
Non potevo dirgli di Charlie, non potevo dirgli niente.
"Non lo so, era la prima volta che lo vedevo."
Non smetteva di fissarmi, il suo sguardo era così pesante che mi sentivo schiacciare al suolo.
Mi sentivo così piccola.
"Non hanno ancora chiamato, per dirmi che sono libero."
Sorrisi.
"Quello è il mio dovere, ora lo sai. Meglio che vada, ci vediamo in tribunale fra qualche giorno."
Dissi.
"Non verrai?"
Me lo chiese di nuovo, nel sentire il mio silenzio come risposta.
"Non verrai a trovarmi prima di quel giorno?"
'Si. Si, Marco, non ti lascerei mai così, solo, fino a quel giorno decisivo. Certo che verrò...'
Dissi nella mia testa.
"Non so se avrò tempo, devo ancora dare l'esame, e ho risolto il caso, quindi, sarò promossa e avrò altre cose a cui pensare."
Dissi.
"Hai risolto il caso? Chi è il colpevole allora?"
Merda.
Io e Charlie ancora non ci eravamo chiariti sull'omicidio, su cosa raccontare.
"Forse lo saprai in tribunale, ma non posso parlare di queste cose."
Che stupida.
"Hai parlato dell'Onda, della mia organizzazione, e non puoi parlare dell'omicidio?"
Chiede confuso.
"No non posso. Insomma Marco, mi lasci andare a casa?"
Dico infastidita.
Ero alle strette.
"Mi nascondi qualcosa?"
Chiese.
Io alzo la mano, senza parlare, per salutarlo.
"Addio Mason, è stato un piacere."
L'uomo mi sorride e mi stringe la mano.
Con un'occhiata fugace verso Marco, lo vedo ancora lì, con le mani strette a quei pezzi gelidi in metallo, alle sbarre.

Purtroppo i miei problemi non erano finiti.
Sarei stata promossa di grado, vero, ma sarei rimasta bloccata, non riuscirò mai a fare l'addestramento, l'esame teorico non riuscirò mai a darlo, mi butteranno fuori a calci.
Ma perché ?!
Non dovevo cacciarmi in questo guaio.
Dannazione, come posso abbandonare Marco in quella cella?
Devo farcela, riuscirò a passare l'esame teorico finale, e sarò un'investigatrice a tutti gli effetti.
Non posso arrendermi, col tempo troverò una soluzione riguardo l'Onda.

"Charlie?"
Posso vederlo sorridere anche attraverso il telefono.
"Aspettavo questa chiamata."
Quanto lo odio.
"Quindi, chi è il colpevole ? Devi dirmi come vuoi procedere, tra poco Marco andrà in tribunale."
Dico agitandomi.
"Ora ti darò tutti i dettagli, collega."
Rabbrividii.

SARÒ IL TUO GUERRIERO. || MARCO MENGONI. Where stories live. Discover now