UN PEZZO ALLA VOLTA

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"Per favore non spezzarmi il cuore."
Dissi in preda all'agitazione.
"L'ho già fatto tempo fa."
Risponde.
"Fai così solo per tenermi alla larga, solo perché non vuoi mettermi in pericolo, come sempre, giusto?"
Chiesi.
"No, sono sincero Summer, se vuoi continuare a lavorare su questo caso, continua pure, con o senza di me, non è per questo che ti dico queste cose, non voglio allontanarti come faccio sempre solo per proteggerti, ti dico queste cose perché è ciò che penso e spero tu possa accettarlo."
Sentii il l'anima frantumarsi.
Lo avevo perso, l'unica persona che abbia davvero amato, aveva deciso di piantarmi in asso.
Lo meritavo, dopo quello che ho detto...
"Va bene, ho capito. Continuerò comunque a lavorare al caso, voglio riprendere il mio lavoro e dopo la lunga assenza, forse così mi riprenderanno."
Dissi trattenendo le lacrime.
"Va bene Summer, come preferisci."
Lo salutai di fretta e riagganciai.
Scoppiai in lacrime, mentre Evan mi abbracciava coprendo con le sue lunghe braccia, tutto il mio dolore.

[...]

Dopo dieci giorni, sentii di poter guardare ancora Marco negli occhi.
Stavo male, davvero tanto ma, ero anche brava a nasconderlo.
Il mio vecchio superiore mi aveva detto di risolvere il caso, che sarebbe stato uno scandalo, ovviamente dopo avermi rimproverata per aver ignorato le sue email.
'Hai un futuro radioso che ti aspetta.'
Aveva detto.
Forse era il momento di iniziare a crederci.
Marco era riuscito a prelevare il campione di quella sostanza, al telefono mi aveva detto alcuni nomi di componenti ma, non ne ricordo nemmeno uno, forse non lo stavo nemmeno ascoltando.
Ci vuole circa un mese per analizzarlo, ricrearlo e studiarlo, quindi 'porta pazienza' mi dissi.
Nel frattempo uscivo con Evan e il suo ragazzo, e ogni tanto facevo videochiamate con mia madre.
Le prime notti era un'impresa riuscire a dormire, insomma... Lui mi manca davvero molto, ma, il mio pensiero fisso era sempre Samanta.
Il buio mi terrorizza perché mi riporta a quella notte.
Ci vorrà un po' per superare tutto questo casino, ma sono sempre stata forte e lo sono anche adesso.
Se riuscissimo a studiarlo, ricrearlo, quel siero sarebbe la soluzione a tutto, grazie al DNA che contiene sono risaliti a Charlie, c'è anche il suo sangue a comporre quella droga. Potremmo arrestarlo, ucciderlo nel caso tentasse di aggredirci.
Non ho ancora visto l'organizzazione di Marco e non ho idea di dove si trovi.
Lui è davvero ovunque, apro un social qualsiasi, e compaiono post e foto dedicate a lui e alla sua scomparsa dal palcoscenico.
Ma si parla ancora di quella sera, al concerto.
Purtroppo le forze dell'ordine sanno con chi hanno a che fare e alcuni di loro sanno anche di cosa si occupa Marco.
Mentre guardavo la TV mi arriva un messaggio, sapevo era Lui, avevo modificato il suono di notifica, per riconoscerlo.
MM:
Oggi ci alleniamo con l'autodifesa, fatti trovare pronta alle 15.

IO:
D'accordo, ti aspetto

MARCO:
😊👍🏻

(Wow, davvero triste, un pollice, fa sul serio?)

IO:
👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻👍🏻

Non finirà mai questa guerra.
Oggi lo rivedrò, sono passati solo 10 giorni, ma sicuramente mi farà uno strano effetto.
Vedere i suoi occhi privi di emozioni nei miei confronti.

SARÒ IL TUO GUERRIERO. || MARCO MENGONI. Where stories live. Discover now