KLAUS.

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Quando non sai se riuscirai ad arrivare il giorno prima, inizi a sentire della rabbia dentro di te, che si trasforma in grinta, nel voler vincere.
"Come hai conosciuto Marco?"
Chiese il gemello che mi aveva 'accolta', li distinguevo grazie alla cicatrice che quest'ultimo aveva sul volto.
"In prigione."
Dissi decisa.
"Perché hai deciso di tirarlo fuori?"
Chiese.
Non lo sapevo, inizialmente era per avere la promozione, per passare al grado successivo, ma, il motivo era ben diverso, ma non so bene quale.
"Non lo so..."
Il gemello alle mie spalle prese i miei capelli lunghi, tutti in una mano, e con la forbice fece un taglio netto, fino a farli arrivare a filo con le mie spalle.
Non dissi niente, potevo sopportarlo.
"Perché mi serviva scagionarlo per passare di grado, niente di personale."
Dissi io, con la voce tremante.
"È stato lui a parlarti delle cerchie?"
Si riferiva all'Order e all'Onda.
"No."
Risposi secca.
"Chi allora?"
"Charlie!"
Esclamai.
"Come sapevi di Charlie, Summer?"
Derek...
"Intuito..."
Il gemello dietro di me, e iniziò a scavare con la punta di un coltello, sul mio braccio.
Chiusi gli occhi, più che per il dolore, per la vista del sangue.
"Lo giuro!"
Urlai.
"Sappiamo chi è stato, infatti, è morto."
Disse il gemello con la cicatrice.
Avrei voluto sentirmi triste, per Derek, ma in quel momento ero troppo concentrata sul dolore che stavo provando.
"Fermo."
Disse, e la lama uscí dal mio braccio.
"Ti serviranno dei punti, tranquilla, ci vuole un anno per morire dissanguati così, mi preoccuperei più per le infezioni."
Disse ridendo, mentre indicava il marciume di quel posto.
"Non vuoi collaborare nonostante ti abbia abbandonata qui."
Disse.
"Non mi ha abbandonata, e poi, io lavoro per la legge."
Lui fece un ghigno.
"Cara Summer, tutti se ne sbattono di te, non ti sta cercando nessuno, smettila di pensare di avere una speranza di uscire illesa da questo posto."
Strinsi pugni.
"Bastardo!"
Gli ringhiai.
Lui si avvicinò a me, naso a naso e io gli sputai in faccia.
Avevo raccolto quella che è l'ultima forza prima della fine.
Lui prese la rincorsa con il braccio, e mi assesto un pugno sul naso.
Non persi i sensi, anche se avrei voluto.
All'impattò non sentii niente, poi un calore estremo si concentrò tutto dove avevo la botta, pulsava e sembrava dovesse esplodermi il naso.
Sentivo del liquido appiccicoso arrivarmi fino alla bocca, sapeva di ferro.
Era il mio sangue.
"Chiama Klaus!"
Ordinò a suo fratello.
Quest'ultimo uscì correndo.
"Cederai, uccideremo Marco e ti lasceremo vivere con il dolore di averci aiutati a farlo!"
Significava che sarei sopravvissuta? Io non voglio più, sentire dolore.
Mi voltò le spalle e uscì, ma prima che si richiudesse la porta, ecco Klaus.
Si passo la mano nel ciuffo moro, e si tirò su le maniche della felpa, scoprendo i tatuaggi.
Io guardai in basso, la canottiera bianca era tutta sporca di sangue.
"Lasciatemi andare!"
Gli urlai.
Ormai la speranza di vedere Marco entrare da quella porta, si stava spegnendo.
Lui non disse niente, mi sganciò da quella sedia infernale, ma quando provai a rialzarmi, caddi di nuovo.
Iniziai a piangere, senza curarmi di Klaus, non volevo mostrarmi debole, ma ero stanca.
Lui si mise in ginocchio davanti a me e mi appoggiò la felpa sulle spalle.
Poi prese una benda dalla tasca e me la strinse al braccio.
"Non è molto, ma almeno rimarrà isolata dai batteri e fermerà l'emorragia".
Io alzai lo sguardo, e lo fissai.
"Non sei qui per torturarmi?"
Chiesi.
"Direi che per oggi è abbastanza."
Prese uno straccio umido e mi tamponò il naso, io strizzavo gli occhi per il dolore.
Aveva pulito via il sangue, ma era rimasto il livido e il gonfiore.
"Non è rotto, tranquilla..."
Mi aiutò a mettermi in piedi, ma quando capì che non sarei riuscita a camminare, mi prese in braccio.
"Vorrei dirti chi sono ma, ho paura che cedi, ti porterò via da qui; stai tranquilla. Resisti."
Avrei voluto sorridere a quelle parole, ma non so, se sarei mai riuscita a resistere ancora.
Ero stanca.
Chiusi gli occhi prima di potergli rispondere.

SARÒ IL TUO GUERRIERO. || MARCO MENGONI. Where stories live. Discover now