Una spiacevole sorpresa

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Aspettai impaziente, fin che vidi spuntare una linea rossa, sentii un sollievo al petto, ma su una sensazione che durò ben poco.
Sono due.
'Cazzo, non è possibile.'
"Sum tutto bene?"
Chiede Tay fuori dalla porta.
Non risposi.
Andava tutto bene?
Insomma, sono incinta, dopo aver scoperto dell'Order e dell'Onda, capisco quanto sia pericoloso questo Mondo.
Non voglio che mio figlio debba passata la sua vita con la paura di uscire di casa.
Come farò a proteggerlo?
Sentivo l'aria mancarmi, ma ormai era fatta, non posso tornare indietro.
"Sono incinta."
Dissi a Tay, la mia unica amica.
"Summer, te la caverai, io sarò sempre al tuo fianco, lo sai."
Sentii le lacrime spingere per uscire, ma dovevo essere forte.
Uscii dal bagno e lei strinse le braccia attorno al mio corpo.
È la seconda volta che riesce a farmi stare meglio con un abbraccio.
"Vedrai che sarai una mamma fantastica."
Disse lei.
"Non so se voglio tenerlo..."
Risposi.
"Summer, forse prima di decidere dovresti parlarne con Marco."
Disse.
Annuii lentamente. Aveva ragione.
Misi il test in tasca e presi un appuntamento con Marco il giorno stesso.

[...]

Rimasi tutto il giorno chiusa in cella, ormai era diventato il mio posto sicuro.
"Signorina, mi segui."
Dice la guardia entrando.
Così feci, percorremmo tutto il corridoio e il cortile dove i detenuti stavano facendo i loro lavori o svolgendo hobby.
Appena entrai nella stanza piena di tavoli e sedie, vidi subito Marco ad aspettarmi.
"Summer, la guardia ha detto che era urgente."
Disse facendomi sedere.
Era da qualche giorno che non lo vedevo, non avevamo piu parlato di noi, mi ama ancora?
"Tu, vuoi stare con me?"
Chiedo un po' intimorita.
"Certo Summer, non ti lascerò qui."
Rispose lui.
"No, intendevo dire, tu mi ami?"
Strinsi i pugni, avevo così paura della sua risposta.
Lui mi guardava negli occhi, ma non rispose subito.
"Dobbiamo parlarne proprio adesso?"
Chiese.
"Si, adesso."
Ribatto io.
Lui appoggia le braccia sul tavolo e avvicina il volto al mio.
"Certo che ti amo Sum."
Sentii il cuore fare una capriola.
Mi spuntò un sorriso spontaneo, uno di quelli che non sentivo da tanto.
"E tu mi ami?"
Chiese.
Già, era quello il punto.
"Si, certo che ti amo."
Risposi io.
Ed era così davvero.
"E qual'e il punto?"
"Sono incinta."
Esordisco, prima di dargli il tempo di realizzare.
"D-da quanto lo sai?"
"Qualche ora fa ho fatto il test."
Lui rimase pietrificato.
Non capisco, che emozione è questa?
È contento?
"Non permetterò che tu rimanga un giorno di più qua dentro."
Disse senza commentare niente.
"Marco ma..."
"No."
Risponde lui senza lasciarmi finire la frase.
"Sei la madre di mio figlio, non posso accettare questa situazione."
Disse alzandosi in piedi.
Quando sentii quelle parole percepii un brivido.
Sono la mamma di suo figlio...
D'istinto mi guardai la pancia.
'Ti difenderò come una guerriera, nessuno ti farà mai del male'
Pensai, come se lui potesse percepirlo.
Mi alzai e mi avvicinai a Marco.
Mi prese il volto con le mani per poi appoggiare le labbra sulle mie.
Avrei voluto piangere, ero così felice pur essendo qui. Dopo tanto tempo, sono felice.

[...]

Raccontai tutto a Tay, passai con lei l'intero pomeriggio, non avevo voglia di vedere altre persone.
Ma proprio mentre stavamo avendo una conversazione, una guardia mi ordina di uscire e di prendere i miei vecchi abiti prima di andarmene.
Spalancai gli occhi.
Guardai Tay.
"Non voglio che..."
Dissi, ma mi fermai subito quando sentii le lacrime uscire.
"Io me la caverò, fra qualche anno ci vedremo di nuovo, mi verrai a trovare?"
Chiese.
Non le risposi. Certo che sarei venuta.
La abbracciai forte.
"Grazie Tay, non ce l'avrei fatta senza di te."
Lei mi asciugò una lacrima e io sorrisi.
Le volevo davvero bene.

Seguii la guardia e presi le mie cose.
Fuori mi aspettavano Marco, Leo ed Evan.
Corsi fra le braccia del cantante e mi sentii finalmente al sicuro.
"Te l'ho detto che non ti avrei lasciata un giorno in più."
Mi disse.
"Ma come hai fatto?"
"Ha confessato."
Disse Leo rispondendo al posto suo.
"Confessato?"
Chiesi confusa.
"Ha parlato dell'organizzazione, di entrambe, lo terranno sotto controllo per un po', per proteggerlo, intanto andranno ad arrestare Charlie, ma uscirà presto di prigione, dato il suo numero di soldi."
Dice Leo.
Lo aveva detto con un tono così futile. Per me era la notizia più bella del mondo.
"Marco, hai fatto tutto questo per noi?"
Chiesi.
"Si, per noi tre."
Rispose lui.
Lo abbracciai più forte che potessi.
"Perché non confessare prima?"
Chiede Evan.
"Era l'ultima carta da usare, insomma le cose non diventano più facili così, probabilmente la prenderà come una sfida, ma noi, non saremo qui quando ci cercherà."
Disse Marco.
Sgranai gli occhi.
"E dove andremo?"
Chiesi.
"Ho trovato un appartamento vicino casa di tua mamma, sarà felice di aiutarci con il bambino."
Sorrisi, era quasi perfetto.
Mi voltai a guardare la prigione.
Tay, ci incontreremo di nuovo, te lo prometto.

SARÒ IL TUO GUERRIERO. || MARCO MENGONI. Where stories live. Discover now