Ringraziamenti

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Come giusto che sia, ci tengo a concludere il mio primo libro con una pagina dedicata ai ringraziamenti, sperando di non apparire eccessivamente prolissa o ripetitiva.

Ho iniziato a scrivere "In mezzo al sospiro del vento" ormai all'incirca due anni fa, dopo aver ottenuto l'ispirazione che mi serviva in occasione del mio viaggio a Cracovia.

Ero in una fase artistica ancora sterile, in cui mi ero lasciata alle spalle un contorto libro thriller e una storia d'amore basata sulle canzoni di Ligabue.

Quella stessa estate, dopo aver precedentemente visitato il memoriale di Berlino, la visita del ghetto di Cracovia e dei campi di concentramento mi ha dato la giusta ispirazione per scrivere un libro tanto delicato.

La visita di Auschwitz, oramai il campo più fedele all'originale del mondo, caratterizzato da esempi vividi di baracche, luoghi di punizione e camere a gas, è stata molto più esaustiva di quella di Birkenau e di Monowitz, dove i tedeschi avevano provveduto a distruggere gli esempi del genocidio.

All'entrata, la scritta "Albrecht macht frei" ti entra nella pelle, scava nelle tue ossa, e le centinaia di metri di passeggio per le baracche più lontane e per i binari rendono il tutto più vivido e realistico.

Vedi le poche foto, senti gli spiriti che ancora popolano Auschwitz, e hai sempre più fame di informazioni.

Ad oggi, 2020, la senatrice Liliana Segre riceve una media di duecento messaggi offensivi per giorno, gli attentati contro le comunità ebraiche ritornano ad occupare le prime pagine, si inneggia all'antisemitismo con superficialità, e disegnare svastiche è all'ordine del giorno.

Quando ho iniziato a scrivere il mio libro, il mio unico obiettivo era quello di coinvolgere emotivamente gli utenti della piattaforma, perché Internet, prima di tutto, è uno strumento di informazione, e in quanto tale bisogna usufruirne con coscienza e parsimonia.

Ma alla luce dei fatti, il desiderio di informare anche i più giovani sulle stragi della Seconda Guerra Mondiale si fa impellente, perché siamo i futuri cittadini di questo mondo, e in quanto tali si dimostra necessario non solo favorire il progresso, ma anche far sì che una delle pagine di storia più dolorose dia i suoi frutti e si dimostri un caso isolato.

L'interesse mostrato da tutti voi verso questa mia piccola impresa mi ha sempre dato la spinta giusta a proseguire la scrittura.

Abbiamo affrontato questo percorso insieme, piangendo per le sventure dei personaggi, ridendo per le marachelle di Uri, provando angoscia e tenerezza.

Uri Almeda, il mio alter ego maschile, non è solo un ragazzo alle prime prese con l'amore, intraprendente ma dotato di una giusta dose di previdenza, ma è anche un personaggio che si fa portavoce delle sofferenze più grandi che tutt'oggi contraddistinguono il genere umano.

Attraverso la sua maturazione, anche io sono riuscita a raccogliere più determinazione, e spero vivamente che gli stessi sentimenti siano arrivati a tutti.

La tristezza di aver concluso un capitolo così importante della mia vita ora è lievemente compensata dall'orgoglio, perché i miei impegni hanno dato i loro frutti, e sono stati generosamente ripagati dai vostri stupendi commenti.

Dunque, un grazie sentito a chi ha lasciato delle stelline, a chi ha fatto sentire la propria partecipazione nei commenti e a chi mi ha aiutato a correggere gli errori di battitura.

Grazie a chi ha dato uno sguardo ai capitoli, a chi ha salvato il romanzo in biblioteca e a chi ha generosamente partecipato con me a scambi di letture.

Grazie a chi non ha mai tolto il follow, a chi ha pazientemente letto i capitoli nei concorsi e a chi ha simpaticamente scambiato messaggi con me in privato e nella bacheca.

Nella speranza che il mio libro riesca a raggiungere traguardi sempre più grandi e ambiziosi, invito caldamente tutti voi ad alzare la testa dai cellulari per guardare il mondo intorno.

"In mezzo al sospiro del vento" vuole stimolare la curiosità di tutti, indipendentemente dai temi e dagli argomenti.

Uscite, viaggiate, leggete.

Non c'è nulla di più bello di uscire di casa e di godere di tutte le bellezze che il mondo ci offre.

E non sarà un virus a impedirci di farlo.

Ludovica

In mezzo al sospiro del ventoDonde viven las historias. Descúbrelo ahora