Quanto era bello quel punto verde al centro della mattonella: sembrava un piccolo cerchio tracciato con un compasso. Quella chiazza spiccava sul bianco della superficie e con il suo fascino ipnotico attirava a sé Perla come se fosse un cadetto al ballo delle debuttanti. La ragazza immaginava cosa potesse essere quel tondo per evitare di pensare a ciò che stava per succedere.
"Mi scappa la pipì."
Sentì una voce lontana, ma continuò estasiata a fissare la piastrella.
"Mi hai sentito?"
All'improvviso udì qualcuno batterle sul braccio e si ridestò dai suoi pensieri, alzando gli occhi spaventata.
"Oh, bene. Andiamo in bagno?"
Perla aprì e chiuse le palpebre per riprendersi e la prima immagine che vide fu l'altare a pochi passi, con un vaso di rose bianche per lato. La musica che aveva sentito fino a poco prima fu sostituita da un concerto di voci che non aveva nulla da invidiare al mercato del pesce. D'altronde quel matrimonio destava molto scalpore e ogni invitato ci teneva a esprimere la propria opinione con il vicino.
"Ma sei sorda?"
Perla si sentì tirare a destra e si voltò verso la vocina.
"Ti ho detto che mi scappa la pipì!"
"Mirko" iniziò lei, alzando gli occhi verso il soffitto scuro della chiesa. "Sono le nove e hai già fatto pipì tre volte. Non hai il serbatoio vuoto?"
Lui abbassò la testa e strinse le gambe. "Devo andare. Non c'è un bagno qui?"
"Boh, so solo che a causa della tua pipì stavamo per fare tardi. Non potevi dirmelo prima di salire in macchina? Invece no, ci hai fatto tornare indietro." Lo sentì sbuffare e borbottare qualcosa, così sospirò e si voltò verso di lui. "Che succede? Sei agitato per mamma?"
Mirko annuì, passandosi una mano tra i capelli scuri pieni di gel.
"Ecco trovato il problema" commentò lei con un sorriso. "Anche a me scappa sempre la pipì prima di un esame o di un colloquio. Significa che a quella cosa ci tieni."
Lui alzò lo sguardo verso di lei e allargò gli occhi neri. "Mamma è felice?"
Il sorriso sul volto di Perla si spense. "Certo che è felice" si sforzò di dire, sistemandogli il papillon azzurro sul quale erano disegnate delle barchette. "E devi esserlo anche tu. Se sorridi, lei sorride. E sorridiamo tutti."
Lui increspò le labbra. "Tu non sei felice. Sembra che sei a scuola. Prima, in auto, stavi per andare contro un albero. E poco fa dormivi."
"Mirko, è il mio modo di essere agitata. C'è a chi scappa sempre la pipì e c'è chi rischia di sbattere contro un albero" spiegò a bassa voce mantenendo un certo contegno.
Doveva dare una bella immagine di sé e inveire contro il proprio fratellino non era nel decalogo della sorella perfetta.
"Vuoi ancora fare pipì?" domandò, così esausta da vedere ribaltate le immagini dei santi sulle pareti.
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I Segreti dell'Alba
General FictionFinalmente è arrivato il grande giorno per Elettra. Nonostante i fantasmi del passato, lei e il compagno Riccardo sono pronti a sposarsi. La chiesa è addobbata, i musicisti sono al loro posto e gli invitati non vedono l'ora che la cerimonia cominci...