31 - Me lo dirai, stasera

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"Ragazze, buonasera" esordì Diego con un cenno del capo

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"Ragazze, buonasera" esordì Diego con un cenno del capo. 

La ragazza in piedi, fasciata in un abito aderente dalle spalle cadenti, si voltò incantata. "Buo-Buonasera."

"Ciao" disse brusca l'amica, che scorreva lo schermo del cellulare.

"Cercate qualcuno?" domandò Diego gonfiando il petto.

"No" rispose subito la ragazza seduta.

"Sì" la corresse l'altra. "Scusala, è che si è lasciata da poco col suo ragazzo ed è a terra."

"Capisco." Diego mise un braccio attorno al collo di Corrado. "Anche lui è appena uscito da una relazione."

"Ci siamo trovati" commentò la ragazza loquace. Si passò una mano sul collo e sfiorò delle ciocche di capelli castano mogano. Il taglio era corto davanti e sui lati, lungo dietro fino alle scapole.

"Che fortuna" intervenne Corrado con un sorriso mellifluo. Bene, ora che abbiamo parlato possiamo andarcene.

La ragazza di prima puntò un dito su Diego. "In realtà cercavo il bar... Voi lo vedete?"

"Il bar, certo" ripeté lui guardando Corrado. "Possiamo accompagnarvi, se volete."

"Non prendo nulla" disse in un sospiro la giovane laconica, rigida nel vestito composto da un corpetto di pizzo grigio topo e una gonna lunga scura.

"Almeno mi accompagni" la invitò l'amica, toccandole la schiena. "Non ci siamo ancora presentate... Io sono Nanà e lei è Elisa."

"Piacere. Io Diego e lui Corrado" replicò con un inchino. Poi indicò una porta lontana e i quattro si avviarono: Nanà e Diego davanti, Corrado ed Elisa dietro.

Quest'ultima continuava a fissare lo schermo e il ragazzo dagli occhiali arancioni osservò: "Attenta a non sbattere."

Lei alzò gli occhi castani incappucciati. "Me la cavo da sola" e abbassò la testa.

Corrado rimase stupito dalla capacità di destreggiarsi in quel dedalo di tavolini e divanetti concentrata sul display. "Volevo aiutarti..."

Diego stava spiegando alla ragazza al suo fianco come funzionavano le ordinazioni. "Il bar è fuori dal tendone, ve l'hanno detto all'ingresso?"

"Forse sì, ma non capivo quel tizio e sembrava fumantino. Per fortuna ho incontrato te."

Diego arrossì. "Toglimi una curiosità: ti chiami davvero Nanà?"

Lei si sistemò la piccola scollatura. "Solo i miei amici mi chiamano così."

Passarono vicino a una pianta ornamentale.

"Ah... Come ti chiami?"

Sulle morbide labbra della giovane spuntò un sorriso malizioso. "Di solito lo dico al terzo appuntamento."

I Segreti dell'AlbaWhere stories live. Discover now