5 - Sorpresa

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"Sorpresa!" esclamò la donna, guardando le tre

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"Sorpresa!" esclamò la donna, guardando le tre. Vedendo la loro confusione, schioccò le labbra di un rosso acceso. "Che comitato di benvenuto. Sembra di essere al funerale di Margherita di Savoia."

Elettra le sorrise. "Germana, ciao. Entra pure. Posso offrirti qualcosa?"

"Il solito whisky con ghiaccio" rispose lei sistemandosi gli occhiali da sole.

La madre di Perla sparì in cucina e la nuova arrivata rimase a parlare con le ragazze.

"Amore, ti vedo in forma" constatò la donna riferendosi alla studentessa. "Anche se..." Si tolse per un secondo gli occhiali da sole. "Sembri ingrassata. Hai il seno più prosperoso o è una mia impressione?"

Perla distolse lo sguardo dal generoso décolleté della donna. Fasciata in quell'abito nero di due misure più piccolo, le tette rifatte somigliavano a due bombe nucleari.

"Anch'io sono contenta di vederti" replicò Perla con la stessa falsa gentilezza con cui la donna le si era rivolta.

Germana le si avvicinò. "Alla cerimonia non ti sei messa il profumo che ti ho regalato. L'hai finito?"

"Me ne sono dimenticata. È impossibile stare senza, visto che mi regali sempre la stessa marca."

"Sei la figlia della mia migliore amica, è normale che ti regali il meglio."

"Già, ma potresti cambiare" protestò Perla. Solo pensare a quella fragranza le dava il voltastomaco.

"Non ti piace?"

"Con quel profumo sembro una pu..."

"Una puledra!" azzardò Ingrid, evitando l'ennesimo litigio che non avrebbe fatto bene a Mirko. "Una puledra... un profumo selvaggio, delle praterie."

Perla guardò le guance di Germana ed ebbe l'impressione che stesse ridendo. Era difficile capirlo, a causa degli zigomi gonfi.

La donna le lanciò un'occhiata glaciale e si ravviò i capelli biondi. Poi, in cucina, spalancò le braccia. "Tua figlia si è ripresa bene."

Elettra versò il whisky in un bicchiere e prese i cubetti di ghiaccio dal freezer. "Sì, sono contenta."

"Tu sembri un po' sciatta, senza offesa" evidenziò Germana appoggiando la borsa nera Chanel sul tavolo. "Ho visto Riccardo andarsene con la stessa rabbia che avevo io quando i colleghi mi hanno regalato una pochette di Saint Laurent per i miei quarant'anni e ho scoperto che era tarocca."

"Che smacco!" la canzonò Elettra, mettendo i cubetti di ghiaccio in un altro bicchiere. "Comunque, io e Riccardo abbiamo litigato. E..."

"Non continuare. Casa mia è aperta per te. Gli uomini sono tutti uguali: vogliono solo una cosa e, quando la ottengono, ti trattano come se fossi l'ultima ruota del carro." Poi batté le mani. "Dai, oggi andiamo a fare shopping. I centri commerciali guariscono ogni ferita."

I Segreti dell'AlbaWhere stories live. Discover now