62 - Gianduiotto rosso sangue

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Corrado non poteva crederci

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Corrado non poteva crederci. Stava camminando fianco a fianco con Diego e a causa del numero di persone che affollava le stradine del Borgo Medievale ogni tanto si sfioravano le dita. Certo, l'amico ritraeva la mano fingendo di sistemarsi i capelli ricci e scuri, ma Corrado adorava quel contatto e gli faceva tornare in mente il periodo antecedente il litigio. Si accontentava di poco, anche se da quando erano rimasti soli non avevano ancora spiccicato parola. Il loro silenzio cozzava con l'entusiasmo dei bambini che correvano a perdifiato sbattendo contro le persone e i genitori che li inseguivano.

Dopo essersi voltato di nuovo nella sua direzione, Corrado accennò un timido approccio. "Non stiamo girando a vuoto?"

Diego alzò le spalle. "Perché? Il Borgo è piccolo, presto troveremo il QR Code."

"Se lo dici tu..." commentò Corrado poco convinto, voltandosi verso un affresco di un mercato dell'epoca. "Da adesso per parlare dell'impossibilità di scovare una cosa piccola in un posto enorme non dirò ago in un pagliaio, ma QR Code in un Borgo Medievale." Diego rise e Corrado sospirò soddisfatto. Quanto gli era mancato il suono della sua voce quando si lasciava andare a un'espressione di gioia. Forse aveva trovato il modo di sciogliere il muro di ghiaccio che li divideva. "E poi non è che queste filastrocche siano chiarissime... Secondo me, per scriverle, gli organizzatori si fanno qualche birretta." Si girò per godersi la sua reazione, ma notò che Diego aveva abbassato la testa sul cellulare. "C'è qualcosa che non va?" domandò dopo aver visto la sua mascella in tensione.

Il ragazzo scosse la testa e mise il telefonino nella tasca della giacca. "Seccatori." Indicò la piazza al fondo della strada. "Ci manca solo quella parte, vicino alla Rocca. E se fosse lì, visto che il QR Code dovrebbe trovarsi in una zona che fa da guardiana?"

Corrado annuì, pensieroso per la sua reazione alla domanda. "Ottima intuizione." Mentre si avvicinavano alla piazza, su un lato della strada videro una serie di botteghe in muratura le cui porte erano sostituite da semplici tende e degli sportelli di legno al posto delle vetrine. Gli ingressi ad arco degli edifici erano sormontati da intrecci a spirale che parevano serpenti attorcigliati. Corrado si ricordò di aver visto un'immagine simile in un saggio che in quel periodo stava studiando per la sessione invernale. Pensare all'università gli fece tornare in mente un modo per parlare con Diego di ciò che era successo senza affrontare di petto la situazione. Sospirò dalle narici e cercò di modulare la voce per evitare di tremare. "Ah, ne approfitto per ringraziarti." Voleva tenersi sul vago, per il momento, per sondare la sua reazione.

Diego, come previsto, corrugò la fronte. "Per cosa?"

"Per gli appunti del corso di Letteratura greca C. Sono accurati... almeno fino alla vita degli autori."

Con il passare delle settimane avevano mantenuto la tradizione di scambiarsi gli appunti dei due corsi che avevano nello stesso orario, come stabilito durante uno dei loro primi incontri. La collaborazione si era interrotta dopo la litigata in piazza San Carlo d'inizio novembre, anche se Corrado aveva continuato a inviargli gli appunti.

I Segreti dell'AlbaWhere stories live. Discover now