39 - Dev'essere il nostro segreto

100 18 63
                                    

Perla alzò la testa per prendere una boccata d'aria

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Perla alzò la testa per prendere una boccata d'aria. "Mi hai rinchiusa qui per dirmi questo? C'è qualcosa di strano in lei, lo scoprirò da sola se non vuoi dirmi niente."

Mise una mano sulla maniglia, ma lui continuò: "Lasciami finire." Guglielmo continuò a guardare in basso. "Ci sono cose di Fiammetta che non devi sapere, ma io..."

"Tu mi devi guardare in faccia" gli suggerì alzandogli il mento.

Lui obbedì e le iridi, nere come le ombre che avvolgevano la figura di Fiammetta, s'inumidirono. "Non dovrei dirtelo..." Il petto si alzava e abbassava, con velocità maggiore. "Ma non ce la faccio più..."

La sua voce incrinata portò la ragazza ad abbracciarlo. Sentiva che in quel momento Guglielmo aveva bisogno di lei. "Voglio sapere la verità, ma Fiammetta s'insospettirà se non ci vede... Dovremmo andare." 

Lui si asciugò le lacrime nella manica della felpa rossa. "No, le ho detto che sarei andato a salutare un amico... E poi non riesco a mantenere questo segreto anche con te. Amo la sincerità e questa situazione mi distrugge."

Perla incrociò le braccia sotto al seno. "Ah, ti distrugge anche quando baci Fiammetta davanti a me? Non credo. Sembra che tu abbia dimenticato tutto quello che di bello abbiamo vissuto." Indicò la porta del bagno. "Prima, quando elencavi i locali in cui hai lavorato, collegavo ognuno a un bel momento della nostra relazione."

"Anch'io" replicò a bassa voce. "Perciò sto così male. Quando Fiammetta mi ha detto che saremmo venuti a prenderti, avrei voluto evitarlo, ma poi ho capito..." Le prese le mani. "Questa è la chance che Dio mi sta dando per essere sincero con te e voglio sfruttarla."

Perla si trattenne dal ridergli in faccia. "Mi sa che Dio è troppo indaffarato per occuparsi anche di noi, altrimenti non saremmo in questa situazione." Pensava anche alla gravidanza, ma a lui non poteva dirlo. Più guardava i suoi occhi sinceri e più sentiva il bisogno di raccontargli la verità, ma qualcosa la frenava. Prima di aprirsi con lui voleva ascoltare ciò che Fiammetta nascondeva. Si tolse la giacca similpelle, sentendo caldo. "Avanti, ti ascolto. Ma fai in fretta."

Guglielmo si grattò le meningi. "Da dove posso iniziare?"

"Per esempio potresti smettere di dondolare, mi fai venire il mal di mare."

Lui obbedì e si schiarì la voce. "Lo sai già, ma la famiglia di Fiammetta è molto conosciuta a Milano. Il mercato immobiliare di lusso è nelle loro mani e..."

"Fermo" lo bloccò con la fronte aggrottata. "Fiammetta viene da Pont Canavese..."

Guglielmo sorrise. "No, lei è Fiammetta Ripabianca. La sua famiglia è milanese da generazioni."

"Mai sentiti nominare... il suo cognome dovrebbe essere Esposito."

"È il suo secondo cognome. Forse usa quello per dare meno nell'occhio." 

I Segreti dell'AlbaWhere stories live. Discover now