52 - Possiamo provarci

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Perla tolse dalla tavola i bicchieri e li mise sul piano della cucina

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Perla tolse dalla tavola i bicchieri e li mise sul piano della cucina. Accanto a lei Elettra lavava i piatti, in sottofondo le urla entusiastiche di Mirko.

"Basta gridare, altrimenti niente partita!" lo rimproverò la madre dal piano inferiore.

Perla rise. "Dai, mamma, è normale che sia emozionato: la partita di oggi pomeriggio è importante per la squadra e Mirko sarà in campo."

Elettra sospirò, il getto d'acqua del rubinetto sui piatti sporchi. "Appunto, non voglio che gli si scarichino le pile. Scommettiamo che finirà come la scorsa volta, che non vedeva l'ora di entrare in campo e poi non ha tenuto la palla per mezzo minuto?"

"L'importante è che gli piaccia giocare, non deve diventare Maradona" commentò Perla mentre toglieva le briciole dalla tavola con l'apposita paletta in acciaio.

Elettra sbuffò, la fronte a contatto con il mobile sopra il lavandino. "Ho l'impressione che vada a calcio solo perché ci sono i suoi amici. Forse deve sperimentare altre passioni, oltre ai videogiochi."

Perla alzò un sopracciglio. "Potresti insegnargli a cucinare, così a casa nostra verrebbero i vigili del fuoco un giorno sì e l'altro pure."

Elettra si voltò verso di lei, pensierosa. "Non male come idea. Alla sua età sapevo cucinare qualcosina, anche se Oscar mi superava..." e infilò i piatti e i bicchieri nella lavastoviglie. Mentre la programmava, disse in un filo di voce: "A proposito di mio fratello, devo dirti una cosa."

Perla, con le posate in mano, si sedette per reggere il colpo di un'eventuale brutta notizia. "Hai scoperto se..."

Elettra chiuse la lavastoviglie. "No, ma tra due settimane andrò in Sardegna." Abbassò lo sguardo verso i rombi del pavimento. Si sentiva in colpa nel lasciare per qualche giorno i figli, anche se non sarebbero stati soli.

Perla diede un'occhiata al calendario sulla parete. "Mamma, sarà la settimana di Natale!"

"Natale sarà venerdì e io partirò lunedì. Spero di tornare per festeggiare con voi... e, chissà, magari riuscirò a mettermi l'anima in pace."

Perla tirò le labbra in un malinconico sorriso e si avvicinò per abbracciarla. "Non ti devi rimproverare di nulla, lo sai."

Elettra strinse la figlia a sé, la voce roca. "Lo so, Perlina mia, ma se solo fossi stata meno dura..."

"Ma, ma, ma" la interruppe. "La Storia non si fa coi ma, nemmeno la nostra vita." Le accarezzò i capelli. "È inutile che ti rimproveri perché non vi sentivate nemmeno alle feste comandate."

"Non è solo quello" specificò Elettra dopo essersi seduta al tavolo. "Ripenso a quella sera, quando Mirko mi ha avvertito di Oscar alla porta. Possibile che fosse uno scherzo? Possibile che se lo sia inventato? Possibile che quell'uomo con cui ha parlato sia stato inghiottito dalla terra? È tutto assurdo: ho bisogno di risposte, solo andare in Sardegna e parlare con Viviana può aiutarmi."

I Segreti dell'AlbaWhere stories live. Discover now