28 - Qui bacon e lì carne

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"Vuoi rispondermi?" insistette Perla con una mano sul fianco

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"Vuoi rispondermi?" insistette Perla con una mano sul fianco.

Elettra tornò a sedersi sul letto. "Avevo solo il numero di cellulare di Oscar, così appena ho deciso di voler parlare con lui l'ho chiamato. Ma non ha risposto, era irraggiungibile." Passò le mani sulle ginocchia. "Così ho chiesto a Francesco di rintracciarlo. Anche in maniera illegale, ma doveva trovarlo."

"Ci è riuscito?" domandò la figlia incrociando le braccia sotto al seno.

Le labbra di Elettra tremarono. "No, ma avevamo anche un'altra pista."

"Quale pista?" Appoggiatasi alla scrivania in legno, ritentò: "Mamma, quest'attesa mi uccide!"

Elettra accavallò le gambe. "Non è facile parlare."

"Pensi che per me sia facile ascoltare?" rispose acida. Si accomodò e le passò una mano sulla schiena. "Scusami... non voglio metterti fretta... Se non vuoi parlarne, lo capirò."

Elettra scosse il capo. "No, devi... saperlo. Ormai sei grande e puoi comprendere certe cose." Si umettò le labbra tonde e proseguì: "La pista di cui ti parlavo era... una donna."

Perla aggrottò la fronte. Tentò di ricordare una presenza femminile accanto allo zio, invano. "Quindi hai chiesto a Francesco di rintracciarla?"

La madre annuì. "Sì, gli ho detto nome e cognome. Speravo sapesse dove fosse Oscar, magari lui l'aveva ricontattata dopo essere partito..."

"Come si chiama questa donna? Potrei ricordarmela..."

Elettra abbassò lo sguardo. "Non vi siete mai incontrate. Forse di sfuggita... Ma sono stata attenta a non farvi conoscere."

Perla indietreggiò col capo. "Perché non avresti dovuto farci conoscere? Come si chiama?"

"Ci sono altre domande?" ironizzò Elettra per alleggerire la tensione.

Perla inarcò la schiena. "Se facessi un discorso lineare con un senso compiuto, forse non ti tormenterei di domande..." Si toccò le tempie, esausta. Aveva già troppi problemi per la testa e adesso spuntava una persona a lei sconosciuta alla quale in qualche modo era legata.

Elettra risospirò. "Si chiama Viviana, non ho voluto farvi conoscere perché non era una brava persona... Eri una bambina e lei... non stava bene. Forse vi siete incrociate qualche volta, ma nulla di significativo."

"Viviana... Viviana..." ripeté Perla sottovoce. "Non la ricordo."

"Meglio" rispose Elettra dopo essersi alzata issandosi sulle ginocchia. "Sospettavo che lei e Oscar si fossero rivisti dopo la sua partenza e infatti così è stato. Francesco l'ha contattata e Viviana gli ha detto che tuo zio è piombato a casa sua per chiederle di andare con lui in Sardegna." Perla si alzò per seguire meglio il filo del discorso ed Elettra prese il lenzuolo bianco. "Lei ha accettato, non aveva nulla da perdere, e in Sardegna hanno ricominciato una nuova vita. È durata qualche anno, poi lui l'ha lasciata per un'altra donna." Tolse alcuni pelucchi dal lenzuolo. "Poi è tornato da lei e c'è stato un tira e molla, fino a prima dell'estate di quest'anno."

I Segreti dell'AlbaWhere stories live. Discover now